Presentato il rapporto UniVerde sul solare in Italia

Il solare per gli italiani e’ al primo posto come energia del futuro. Lo pensa oggi il 92% degli italiani, in aumento rispetto al 79% dell’ultima rilevazione di ottobre 2010. Secondo posto per l’eolico con il 43% dei consensi (era il 28% a ottobre 2010), terzo per l’idroelettrico (17%). Il nucleare e’ al quarto posto con il 15% (percentuale scesa dal 19% del settembre 2009 e dal 18% del maggio 2010 e ottobre 2010). Questi sono solo alcuni dei dati contenuti nel 4° Rapporto sul solare in Italia”Gli italiani e il solare: percezioni e benefici del fotovoltaico presso i consumatori finali. Incentivi, costi e vantaggi” della Fondazione UniVerde.


“Risulta evidente – ha commentato l’On. Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde e già Ministro dell’Ambiente – che gli Italiani stimano e sostengono l’energia solare, che la fiducia è in crescita e che il 90% ritiene positivi gli incentivi per le rinnovabili. È assurdo paralizzare un settore che crea posti di lavoro e ci aiuta a raggiungere gli obiettivi europei ed internazionali. Invieremo al Presidente Berlusconi i risultati di questo sondaggio”.

Per Andrea Fontana, amministratore delegato di Fotowatio Italia, “il sondaggio di IPR Marketing – Fondazione UniVerde conferma ancora una volta, e in modo ancor più rilevante in un momento così critico per il settore del fotovoltaico italiano, l’alta considerazione che gli italiani hanno del solare non solo come un’opportunità potenziale per il Paese, ma ormai come un comparto concreto e ben avviato, che sta già portando grandi benefici all’ambiente, al territorio e all’occupazione, nonostante la disinformazione di questi ultimi tempi, come ad esempio le inesattezze sul costo in bolletta e gli effettivi costi delle rinnovabili. Non stupisce purtroppo il fatto che il sondaggio confermi che i cittadini dimostrano di avere gli stessi timori delle imprese del settore, sull’affidabilità del governo nel mantenere stabile il quadro normativo che regola gli incentive”.

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