PNIEC: Il Mise pubblica il nuovo Piano Energia-Clima 2030

Dopo un luno percorso il PNIEC, il Piano Nazionale Integrato Energia Clima vede il suo testo definitivo, con la pubblicazione da parte del Ministero dello sviluppo economico, del testo definitivo sul sito dello stesso MISE, dopo l’invio del documento a Bruxelles.

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Si tratta di una versione finale con diverse modifiche rispetto alla bozza redatta all’inizio del 2019, con l’integrazione nel Piano delle ultime novità normative italiane e di alcune delle indicazioni date dalla Commissione UE al nostro paese nell’estate scorsa.

Tra le modifiche più significative, si rileva un incremento, seppure modesto, degli obiettivi rinnovabili al 2030, con una previsione di un contributo del 30% al 2030 per le energie rinnovabili al soddisfacimento dei consumi finali lordi, con la quota rinnovabile che rimane al 55% nei consumi elettrici, con un incremento invece nei settori termico e dei trasporti. Più precisamente nel testo ufficiale del PNIEC del nostro paese viene riportato un 33,9 per cento di quota FER nel riscaldamento e raffrescamento, con un incremento dello 0,9% rispetto alla bozza ed un 22% nei consumi dei trasporti con un incremento dello 0,4 %.

Nel settore dei trasporti, viene fatta una previsione al rialzo relativamente ai full-electric e ibridi elettrici plug-in (PHEV), citando testualmente che “Ci si aspetta una particolare efficacia degli investimenti in questa tipologia di veicoli tra 5-7 anni, con una diffusione complessiva di quasi 6 milioni di veicoli ad alimentazione elettrica al 2030 di cui circa 4 milioni di veicoli elettrici puri“. Nel testo si fa riferimento anche ad uno specifico impegno per la introduzione di quote obbligatorie di veicoli elettrici per il trasporto pubblico.

Nulla cambia rispetto alla bozza invece relativamente al capitolo relativo agli obiettivi di efficienza energetica, con il PNIEC nazionale che prevede un obiettivo indicativo di riduzione dei consumi al 2030 pari al 43% dell’energia primaria e al 39,7 per cento dell’energia finale.

Anche nell’ambito della riduzione delle emissioni di gas serra climalteranti, nel documento viene confermato un target di riduzione del 33% 2030 per tutti i settori non rientranti nell’ETS (Emission Trading Scheme) comunitario, il mercato del carbonio europeo, corrispondenti ai trasporti (escluso il comparto aereo), residenziale, terziario, industria non energivora, agricoltura e rifiuti.

Nel nuovo PNIEC vengono approfonditi in particolare due capitoli specificamente indicati dalla UE come:

  • autoconsumo;
  • comunità energetiche.

Un riordino ed un potenziamento della legislazione a sostegno delle possibili configurazioni di autoconsumo è atteso la Legge di Delegazione Europea 2019, con particolare riferimento a quello “collettivo” e ad i casi si prediliga l’utilizzo delle reti pubbliche esistenti, con lo Stato che sta verificando la possibilità di introduzione di forme di sostegno diretto. Oltre a tutto ciò nel documento il Governo sottolinea come si adopererà per favorire il meccanismo dello scambio sul posto, riconoscendo un premio agli impianti sulla base della quota di energia autoconsumata.

Come si legge testualmente nel nuovo documento “Allo scopo di evitare inefficienze nello sviluppo della stessa rete, le comunità di energia rinnovabile saranno promosse prioritariamente valorizzando la rete elettrica esistente e costituiranno strumento, da un lato (anche) per sostenere le economie dei piccoli Comuni, sovente ricchi di risorse rinnovabili, dall’altro per fornire opportunità di produzione e consumo locale di energia rinnovabile anche in quei contesti nei quali l’autoconsumo è tecnicamente difficile”.

Testo nel PNIEC  Italia (Sito MISE)

La Redazione di Ecquologia

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