Pirodiserbo: l’eco-diserbo che rivoluziona la gestione delle erbe infestanti in campagna e in città

Si chiama pirodiserbo e rappresenta una tecnica ecologica di gestione delle erbe infestanti in agricoltura e in ambito urbano. La particolarità? L’uso della chimica è completamente abolito e sostituito dall’impiego di radiazioni termiche generate da bruciatori alimentati a gpl.


Le infestanti sottoposte ad alte temperature (1000-1400°C) per pochi decimi di secondo subiscono la “lessatura” dei tessuti vegetali, con il conseguente disseccamento degli organi colpiti. Una vera e propria rivoluzione nel gestire le erbe infestanti in campagna e in città, senza ricorrere all’uso della chimica dannosa alla salute e all’ambiente in cui viviamo. In Italia l’azienda Maito, grazie alla preziosa 
collaborazione con l’Università di Pisa, impegnata da oltre 20 anni nello studio della tecnica, ha sviluppato un’ampia gamma di attrezzature e macchine per il pirodiserbo, destinate alla gestione ecologica delle infestanti in ambito agricolo e urbano. Il cuore delle attrezzature prodotte risiede nei bruciatori, studiati e realizzati per garantire la massima efficienza dell’intervento e la drastica riduzione dei consumi di combustibile.

Un ottimo esempio di sinergia tra ente di ricerca e azienda privata, che dopo la prima fase di sperimentazione, ha permesso la progettazione, la realizzazione ed infine la commercializzazione di 
prodotti innovativi, completamente “made in Italy”. Le modalità di impiego sono davvero molteplici: in agricoltura il pirodiserbo trova applicazione nella tecnica della falsa semina, nei trattamenti di pre-emergenza e nell’intervento di post-emergenza/post-trapianto (sulla fila delle colture), ma anche nei trattamenti diretti, su specie caratterizzate da una tolleranza al calore, come piante con un fusto lignificato (alberi, arbusti etc.) e piante con strutture di accrescimento ben protette (aglio, porro, cipolla, etc.).

Nelle nostre città invece, il pirodiserbo è principalmente usato per gestire le infestanti che crescono lungo i bordi delle strade, nei marciapiedi e nei viali di parchi e giardini, lungo le mura cittadine e in zone ad interesse storico-artistico. 

I  vantaggi del pirodiserbo sono molti, primo tra tutti l’abolizione dei diserbanti chimici, i cui effetti sono ormai tristemente noti all’opinione pubblica grazie agli studi internazionali condotti da Università e centri di ricerca. Anche se la strada contro l’uso dei fitofarmaci è lunga e disseminata di ostacoli, un primo incoraggiante segnale di cambiamento arriva dalla  direttiva 2009/128/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo, che obbligherà entro il 2015, gli stati membri dell’Unione Europea ad un uso sostenibile dei pesticidi e all’adozione di tecniche alternative al diserbo chimico per ridurre i rischi e l’impatto sulla salute e sull’ambiente.

Un testo importante che attuerà un vero e proprio cambio di rotta, imponendo la riduzione al minimo di prodotti chimici, o la loro eliminazione totale, all’interno di quegli spazi quali parchi e giardini pubblici,  campi sportivi,  aree ricreative,  cortili delle scuole,  parchi gioco per bambini,  aree limitrofe a strutture sanitarie, frequentati da gruppi definiti vulnerabili.

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