Pericolosità sismica: disponibili le nuove mappe dell’Europa

europa di notte vista satellite

Sono state presentate in questo giorni, in occasione del nono Forum nazionale delle Scienze della terra, Geoitalia 2013, conclusosi negli scorsi giorni a Pisa, sono state presentate le nuove mappe di pericolosità sismica armonizzata dell’intera Europa.


Secondo Carlo Meletti, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia le nuove mappe “sintetizzano lo stato d’avanzamento delle conoscenze sulla pericolosità sismica in tutta Europa, sia in termini di dati di base che in termini di metodo di calcolo”.

Meletti a spiegato che le nuove mappe sono il prodotto del progetto SHARE (Seismic Hazard armonization in Europe), nell’ambito del quale il gruppo di lavoro INGV, con il coordinamento di Gianluca Valensise, è stato responsabile della realizzazione del catalogo europeo dei terremoti, del database delle faglie attive e della mappa della distribuzione della massima magnitudo attesa. Tutta il territorio europeo è stato analizzato con un approccio univoco con la stessa affidabilità di stime dall’Islanda fino alla Turchia. L’analisi delle mappe prodotte conferma ancora Italia , Turchia e Grecia come le aree caratterizzate dalla maggiore pericolosità sismica di tutta Europa.

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Ampia la partecipazione dei vari paesi, tra i quali Svizzera, Germania, Regno Unito, Portogallo, Grecia, Turchia, con il conseguimento di un risultato sicuramente di grande rilevanza come supporto ai decisori sia in ambito europeo che dei singoli paesi. In campo una grande mole di dati e la predisposizione di specifici database che hanno permesso una disamina precisa del rischio, attraverso una analisi puntuale delle esposizioni e delle vulnerabilità dell’intero territorio europeo secondo uno schema funzionale indicato nella figura seguente.

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Stime di pericolosità sismica per diversi periodi di ritorno, quelli prodotti dalle mappe, che vanno dai 100 fino a 5.000 anni, per tutta l’Europa. Un lavoro di interesse ancora maggiore per il nostro paese, nel quale deve ancora maturare completamente la cultura della prevenzione, ad oggi assente dal momento che su questo tema come sul dissesto idrogeologico, si lavora solo in regime di emergenza (vedi post “Rapporto Ocse: Politica ambientale in Italia solo in emergenza”)

Due i siti dove è possibile la consultazione on line delle nuove mappe europee di sismicità:

Sauro Secci

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