Pellet e legna per riscaldarsi nel rispetto dell’ambiente: i consigli di Luca Mercalli sul sito AIEL

Anche se siamo nella parte centrale dell’estate è già tempo per molti che si appoggiano alle biomasse solide per il loro sistema di riscaldamento (completamente ridisegnato da tecnologie oggi disponibili a bassissimo impatto ambientale) di pensare all’approvvigionamento di pellet o legna. Per questo l’Associazione di riferimento nel settore delle biomasse solide come AIEL, che ha messo a punto l’apposito sistema di certificazione “AriaPulita“, ha pubblicato nel suo sito un approfondimento sui corretti criteri di scelta con un’apposita guida integrata da una video-pillola di Luca Mercalli.

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Riscaldare inquina: è un dato di fatto. Come è un dato di fatto che questo inquinamento si può ridurre, sapendo come fare. Per raccontare informazioni utili e accorgimenti pratici abbiamo chiesto un aiuto speciale: quello di Luca Mercalli,in qualità di esperto climatologo, divulgatore scientifico e… grande appassionato di stufe!

1. #PERUNARIAPULITA: IL FUOCO
Dalla più antica forma di riscaldamento alle tecnologie di ultima generazione

Riscaldarsi con il fuoco significa bruciare legna e pellet, ovvero fonti di energia rinnovabile con impatto zero sul livello di anidride carbonica dell’atmosfera. È tuttavia fondamentale utilizzare stufe, caminetti o caldaie moderni, perché con prodotti di vecchia generazione subentra un altro problema: quello delle polveri sottili.

Da qui l’importanza di scegliere con consapevolezza. E proprio per facilitare chiunque in tale scelta è nato uno strumento come la certificazione Aria Pulita: acquistare un apparecchio di riscaldamento a biomassa certificato dalle sue stelle (da 2 a 4) significa infatti avere la garanzia assoluta e oggettiva di qualità in termini di basse emissioni e alto rendimento.

Ma attenzione: è buona regola sapere come scegliere pellet e legna, per poter bruciare combustibili di qualità altrettanto elevata. Perché? E come riconoscerli ? Guarda il video!

2. RISCALDARE CASA SALVAGUARDANDO L’AMBIENTE
Metteresti della benzina di bassa qualità nella tua Ferrari?

«Il modo in cui riscaldiamo può fare la differenza #perunariapulita: un calore pulito anche dalla legna è fondamentale!», ci ricorda Mercalli.

2.1 Pellet certificato ENplus: aiuta i consumatori nella scelta

Garanzia di trasparenza per il consumatore: la certificazione internazionale ENplus è l’unica ad assicurare un prodotto sostenibile e di alta qualità grazie a un sistema di controlli trasparente e rigoroso lungo tutta la filiera. Riconoscerla è semplice: basta cercare sul sacco di pellet il Marchio di Qualità, composto dal Marchio di Certificazione e dall’indicazione della classe di qualità ENplus.

Sul sacco sono riportate in italiano le informazioni tecniche più importanti per valutare la qualità del pellet, utili quindi a comprendere se si sta optando per il prodotto migliore:

  • la dicitura «pellet di legno»
  • il nome e l’indirizzo dell’azienda certificata titolare del codice identificativo ENplus che compare sul Marchio di Qualità
  • il Marchio di Qualità dell’azienda
  • l’indicazione del diametro del cilindretto di pellet (6 o 8 mm)
  • le note «Conservare in luogo asciutto» e «utilizzare unicamente in sistemi di combustione idonei e certificati, seguendo le istruzioni del costruttore e quanto previsto dalla normativa nazionale»
  • l’indicazione del peso netto in chilogrammi (kg)

In sintesi, se la domanda cruciale al momento del rifornimento è «come scegliere il pellet?», la risposta più efficace per evitare spiacevoli inconvenienti, e avere la garanzia che quello che si sta acquistando sia effettivamente il la soluzione migliore per le proprie esigenze, è rivolgersi a chi produce o vende esclusivamente prodotti certificati ENplus.

2.2 Legna certificata Biomassplus: la certezza di salvaguardare l’ambiente

La legna è il combustibile legnoso più tradizionale, che oggi diventa rispettoso dell’ambiente grazie alla certificazione Biomassplus che ne attesta le caratteristiche qualitative e non solo. Acquistare legna da ardere certificata Biomassplus, infatti, significa avere la garanzia di:

  • legalità e tracciabilità: il legno di partenza ha origine legale ed è possibile rintracciarne tutte le fasi del processo produttivo;
  • sostenibilità ambientale: il ciclo produttivo del biocombustibile immesso sul mercato genera un risparmio di emissioni di CO2 equivalente pari almeno al 70% rispetto al gas naturale, a parità di energia producibile;
  • qualità: la qualità del prodotto e del processo produttivo è controllata periodicamente dall’organismo di certificazione.

Come riconoscere il marchio Biomassplus

Per saperne di più sulla certificazione Biomassplus clicca qui.

Fonte articolo originale sito AIEL-Energia dal Legno

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