Amatrice, 24 agosto 2016 (AP Photo/Alessandra Tarantino)

Loro dormono e la gente muore

Ripubblichiamo come ECQUOLOGIA uno dei pezzi che ho ritrovato in rete (dopo l’hackeraggio subito tre anni fa dal sito che ci ha bruciato 90 GByte di materiali) sulla iniziativa che presi in occasione del terremoto abruzzese. Lo ripubblichiamo per far comprendere come erano già mature le soluzioni per non doversi trovare di fronte ad un nuovo terremoto senza aver cambiato sostanzialmente nulla.

Pubblicizzai in ogni modo con molti servizi anche in Rai la casa di Asciano di Roberto Bechi (vedi immagine seguente) per mostrare come, non solo si potevano realizzare case in legno per le esigenze immediate ma come si potesse utilizzare il legno per le ricostruzioni in ambiente storico rispettando l’immagine dei luoghi (link articolo di approfondimento sulla casa antisismica di Roberto Bechi).

Riunii a Roma nella sede nazionale dei Verdi il mondo della costruzione in legno che si impegnò a fornire ai tecnici e ai politici il ventaglio delle opportunità .

Consegnai a L’Aquila nel palasport a Bernardo de Bernardinis e ad altri tecnici i risultati dei nostri incontri insieme ai tecnici del CNR del costruire in legno, ottenendo un primo risultato determinato dal fatto di costruite con il progetto Case delle vere e proprie abitazioni in tempi rapidi anche se con molte furbizie inutili e costose, invece della costruzione delle solite baraccopoli da buttare.

E dopo? Gran parte delle aziende del legno che avevano investito in quella che credevano la svolta antisismica ed ambientale del paese sono fallite o vivono una crisi permanente. Le soprintendenze e gli uffici comunali continuarono a non voler capire che il legno è la soluzione da solo o abbinato all’acciaio per costruire la struttura sicura e energeticamente efficiente di ogni nuovo edificio  almeno nella  parte d’Italia a rischio sismico, ovviamente rivestendo l’esterno in pietra o intonaco o mattoni rossi alla senese come nella casa di Asciano dove necessario.

Il legno da costruzione è una filiera rinnovabile e inesauribile ed è l’alleato perfetto per alleggerire e legare solai o tetti, per realizzare l’anima dell’edificio.

Ma mi pare inutile rispiegare quanto come potete vedere, spiegai allora è dimostrai portando al confronto un sistema industriale capace, maturo e…..italiano.

Ogni anno Loredana De Petris e Paolo Cento proponevano senza successo che lo sgravio fiscale fosse inserito in finanziaria, poi lo hanno chiesto anche  i 5 stelle ma ancora nulla fino allo sblocca Italia in cui effettivamente stato inserito ma …….le norme applicative a distanza di oltre un anno non si sono viste vanificando un successo parlamentare con la consueta melma politico burocratica che fa andare avanti solo quello che i poteri forti o ex forti del l’edilizia vogliono.

Adesso, finalmente, tutti parlano del legno come una delle soluzioni per mettere in sicurezza gli edifici più affidabile, di rapida esecuzione e economica.

Nei Tg finalmente gli esperti del legno e delle soluzioni ragionevoli sono stati intervistati e fatti esprimere, abbiamo rivisto “Casa Sophia” ovvero l’edificio in legno di sei piani del CNR invalsa di Trento, e come molte altre volte nella mia vita mi sono trovato a sperare che facciano presto, che arrivino a cambiare politica prima dei canonici 10/20 anni di ritardo rispetto alla nascita delle buone idee.

Buone idee spesso semplici come l’apposizione delle storiche catene agli edifici riproposte in un lucido intervento su Sky dall’Arch Sauro Turroni ex  parlamentare verde, quello che conta è intervenire per tutta Italia con un progetto oltre la presente emergenza che metta in sicurezza con i sistemi possibili e leggeri chi è a rischio ma per questo occorre una mobilitazione popolare, un movimento di popolo come quello che fece nascere la protezione civile dalle esperienze di mobilitazione popolare del terremoto dell’Irpinia.

Sarebbe bello se  i sindacati dei lavoratori e degli imprenditori, le associazioni ecologiste e dei consumatori e i comitati si unissero insieme per chiedere la messa in sicurezza degli edifici in cui 20 milioni di Italiani ogni tre anni vivono nella tremenda incertezza per sapere a chi toccherà ogni volta pagare il tributo di sangue ad una politica miope e arretrata.

Ecofuturo in questi anni ad ogni edizione ha parlato di questo ora dobbiamo urlarlo !

Link articolo del 2009 sito Federazione dei Verdi “Toscana. Roggiolani: terremoto in Abruzzo, il fallimento di un modo di costruire ormai vecchio

Fabio Roggiolani

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