L’Italia anti rinnovabili colta dalla sindrome Banana

Non c’è dubbio che l’epidemia che sta colpendo il nostro paese sia la sindrome Banana; non c’è azione costruttiva che non raccolga un comitato contrario.


Si lotta contro le centrali a biomasse da 50 Mw  (per dare energia a 50.000 persone) e si lotta contro centrali a biomasse e a biogas anche da 200 Kw (per dare energia a 200 persone).

Si combattono campi fotovoltaici e tetti in nome del paesaggio o in nome dell’immagine dei tetti a tegole, si combattono le pale eoliche in ogni dove, si  perseguita la geotermia in tutte le sue forme e così l’idroelettrico le maree insomma tutto!

Il caso Brunetta come quello di Alemanno a capo della protesta contro la discarica è emblematico. In quella zona si è fatta una grande cava e si coltiva da sempre con la chimica la terra, in ogni dove si è alluvionata l’Italia di cemento e di spesso giuste e necessarie infrastrutture viarie e ferroviarie. In campagna si sono costruite prima le grandi stalle con i contributi europei, poi le porcilaie, poi gli allevamenti di polli e di tacchini occupando suolo , distruggendo paesaggi e spargendo cemento amianto in ogni dove ma tutti questi novelli ambientalisti non hanno notato niente salvo risvegliarsi nell’era delle rinnovabili per bloccare tutto.

Li vedi a passeggio nei campi dove i pesticidi neocotinoidi fanno strage di api senza accorgersi di nulla, li vedi comprare l’acqua minerale perché tutti i pozzi sono inquinati senza fare una grinza  (nenache un plissè come diceva Jannacci), li vedi abbracciati ai miei ex verdi  della prima ora con le lacrime di gioia sulle guance per avere finalmente cotanti alleati, li vedi e ti prende l’angoscia verso un paese che forse non ne verrà mai fuori.

Poi però pensi che tutto sta cambiando, comunque e nonostante questa strana stronza alleanza tra chi ha distrutto e chi cercava di impedire la distruzione dell’Italia.

Le energie rinnovabili hanno comunque tassi di crescita in tutto il mondo a due cifre e nessuno riesce più a fermarle, il parlamento ha votato quasi all’unanimità la stabilizzazione del bonus fiscale per l’efficienza energetica e una rete di imprenditori nonostante i monopolisti stanno comunque ricominciando a crescere anche dopo la fine di molti incentivi alle energie rinnovabili e pensi che la sindrome di Banana alla fine sarà curata e che per uscire dal mondo avvelenato costruiremo un mondo pieno di energie rinnovabili e di mezzi di trasporto e costruzioni che incamerano energia  invece di sprecarla.

Ai giovani rivolgo un appello a disertare questa strana alleanza: credete nell’innovazione dell’era delle rinnovabili, cercate inventate, fate impresa,  costruite!

A voi è stato consegnato un mondo in crisi climatica sempre più grave e devastante ma è stata consegnata anche la più fantastica delle soluzioni  al problema energetico dal sole , dall’acqua, dal vento e dalla terra ed è stata consegnata non a sette sorelle petrolifere ma a ognuno degli abitanti del nostro pianeta.

Altro che conservare è ora di cambiare!

Fabio Roggiolani

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