L’APO festeggia 20 anni

“O me! O patia! – Ricercare la persona nel malato” è stato il tema scelto per l’incontro organizzato lo scorso 2 aprile a Napoli nella prestigiosa antisala dei Baroni di Castel Nuovo (Maschio Angioino) da APO Italia (Associazione Pazienti Omeopatici) per festeggiare il ventesimo anniversario della sua fondazione.

L’associazione, considerata punto di riferimento in Italia dei pazienti omeopatici, ha come finalità la diffusione della conoscenza dell’Omeopatia hahnemanniana, anche ai fini della sua regolamentazione e del relativo riconoscimento da parte del Servizio Sanitario Nazionale.


La manifestazione si è tenuta in occasione della Giornata Mondiale dell’Omeopatia, dedicata al fondatore di questa Medicina, C. F. Samuel Hahnemann.

Relatori dell’incontro sono stati il prof. Paolo Bellavite, docente di Patologia Generale – Università di Verona, il quale ha parlato su “Omeopatia e il progresso della scienza”, portando l’esperienza della sua ricerca scientifica per la dimostrazione della validità della Medicina omeopatica; il professore Ivan Cavicchi, docente di sociologia dell’organizzazione sanitaria, Università di Roma “Tor Vergata” e professore di Filosofia della medicina, Università di Roma, “Sapienza”, il quale ha trattato di “rimedio e cura – cultura terapeutica tra scienza e libertà”; la dottoressa Simonetta Bernardini, pediatra, presidente SIOMI – Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata e responsabile del progetto sanitario dell’Ospedale di Medicina Integrata di Pitigliano (Gr), la quale si è incentrata su “il futuro dell’Omeopatia, l’esperienza toscana”.

La Medicina Omeopatica:

  • si fonda sul principio del simile curato con il simile;
  • essa cura l’individuo malato nella sua unità psico-fisico-ambientale, non solo la malattia la quale rappresenta la somatizzazione di uno squilibrio interno che si manifesta nel punto più debole dell’organismo;
  • usa in dosi infinitesimali, quindi non tossiche, rimedi naturali – animali, vegetali o minerali – e non sostanze chimiche;
  • è, perciò, ben tollerata da tutti gli organismi;
  • può modificare la predisposizione patologica di ciascun organismo: è, quindi, anche una medicina costituzionale e preventiva;
  • la sperimentazione del farmaco è fatta esclusivamente sull’uomo sano e non sugli animali;
  • il metodo omeopatico è fondato su un rapporto dialettico e collaborativo medico-paziente;
  • la Medicina Omeopatica con l’azione della Forza Vitale dell’organismo, opportunamente stimolata dal rimedio simile, mira al superamento della patologia acuta o cronica, attraverso il recupero duraturo di quell’equilibrio tra mente e corpo in cui consiste il vero stato di Salute.

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