Incentivi a fonti rinnovabili: “Vade retro tagli” secondo il Commissario UE Oettinger

In un momento di profonda recessione dei sistemi economici, non sono mancate in questi ultimi tempi, i tentativi, certe volte realizzati  di imporre la retroattività agli incentivi alle fonti rinnovabili generando effetti drammatici come in Spagna, Repubblica Ceca e Bulgaria


, dove sono state aspramente criticate dagli investitori innescando grandi ricadute negative ed un clima di profonda sfiducia.

A scendere in campo perentoriamente in questi giorni, anche sull’onda di alcune dichiarazioni della campagna elettorale in Germania, paese chiave dello scacchiere europeo, il Commissario europeo per l’energia Guenther Oettinger (foto a destra), secondo il quale tale mossa rischierebbe di minare seriamente la fiducia degli investitori in un paese chiave. Una dichiarazione, quella di Oettinger, diretta anche in Italia, dove minacce, neanche troppo velate circa possibili interventi retroattivi sugli incentivi sono state fatte recentemente dal Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, parlando in occasione del varo di un eventuale pacchetto di misure che prevede di ridurre gli incentivi allungandone i tempi di erogazione.

Una dichiarazione importante e che auspichiamo possa trovare riscontro quella del Commissario UE, dal momento che in Germania partiti politici e grandi gruppi energetici sarebbero favorevoli ad una dura riforma delle politiche di incentivazione, che rischierebbe di trovare attuazione dopo le elezioni previste in Germani per il prossimo 22 settembre, senza, però, aver ancora minimamente riflettuto sulle possibili ricadute e senza discutere per la messa in atto, di eventuali altre misure. Secondo gli investitori, i tagli ai sussidi già garantiti, potrebbero portare a perdite per circa 550 miliardi di euro in 20 anni. Al riguardo Oettinger, in occasione della Conferenza sulle energie rinnovabili di Handelsblatt ha dichiarato:

“Sconsiglio vivamente misure retroattive, questo significa che tutti coloro che hanno installato impianti a fonti rinnovabili, siano essi fotovoltaici, eolici o a biogas, dovrebbero ricevere lo stesso livello di incentivi garantito al momento della installazione”.

Sauro Secci

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