Grande successo anche al Senato per Ecofuturo

Dopo la presentazione del 18 marzo scorso avvenuta presso la Camera dei deputati, il Libro Bianco di Ecofuturo ha avuto un partecipato momento di presentazione anche presso il Senato della Repubblica, ieri, 16 giugno.


La presentazione, avvenuta nel pomeriggio, è stata preceduta da un flash mob, davanti al Senato con un ringraziamento ai parlamentari, per il recente chiarimento avvenuto in questi giorni che permetterà finalmente la valorizzazione energetica di sfalci e potature di verde pubblico, sino ad oggi destinati a trattamento come rifiuti (vedi post “Sfalci e potature del verde pubblico: finalmente l’OK condizionato alla valorizzazione energetica”). Tornando all’evento di presentazione, coordinata dal direttore di un portale di riferimento del settore come Qualenergia e referente di FIMA (Federazione Italiana Media Ambientali) Sergio Ferraris e voluta fortemente dalla Senatrice PD Laura Puppato, è stata caratterizzata da una significativa partecipazione di parlamentari di tutti gli schieramenti. Parole di forte incoraggiamento sono giunte in apertura da parte della Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli, che ha rimarcato la forte esigenza di fare rete, a maggior ragione in un settore strategicamente fondamentale per il paese, che vedrà un momento di grande svolta al prossimo COP21 di Parigi. Secondo la VicePresidente Fedeli è elemento fondamentale “l’incontrarsi fra persone che hanno a cuore, ciascuno con il proprio ruolo e la propria funzione, tematiche come lo sviluppo sostenibile e la Green economy, è un’operazione culturale e politica di primaria importanza”. Passando ai relatori, come sempre ampio il palco con la rappresentazione delle realtà che si battono in Italia per la sostenibilità a partire dalle comunità locali, dalle associazioni delle rinnovabili, dell’efficienza energetica e delle eco tecnologie applicate a processi e servizi.

Come è possibile risparmiare 200 miliardi di euro, in piena era di spending review, creando occupazione, difendendo salute e ambiente, promuovendo pace e diritti umani. Molto variegata platea di relatori composta da:

  • Jacopo Fo e Michele Dotti, promotori del Festival EcoFuturo;
  • Fabio Roggiolani, Vice Pçresidente GIGA – coordinamento FREE (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) e promotore del Festival Ecofuturo;
  • Bengasi Battisti, Coordinatore Associazione Comuni Virtuosi;
  • Sergio Ferraris, FIMA (Federazione Italiana Media Ambientali), chairman dell’evento;
  • Giampietro Zonta, Movimento Energitismo;
  • Daniel Tarozzi e Andrea degli Innocenti, Italia che Cambia;
  • Giuliano Gabbani, Dipartimento di Scienze della Terra – Università di Firenze (membro del Comitato Scientifico di EcoFuturo);
  • Maurizio Fauri, Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento.

“Spreco di energia e di materie prime, affossano la nostra economia!”: questo il punto di partenza dal quale prendono forma le nuove proposte contenute nel Libro Bianco. Una guida su come riuscire a risparmiare 200 miliardi di euro, premiando le eccellenze italiane, creando milioni di posti di lavoro, difendendo la salute e l’ambiente, promuovendo pace e diritti umani.
Una sfida che appare come una vera e propria “Mission impossible”, ma che per noi che abbiamo organizzato il Festival “Ecofuturo” abituati da tempo appare possibile volendola fortemente in nome del bene comune e delel generazioni future.
Perché ci occupiamo di nuove tecnologie da decenni. Siamo fra quelli che hanno creduto nel fotovoltaico quando sembrava potesse produrre energia solo per i giocattoli e poi l’hanno visto applicato su oltre 600.000 abitazioni ed in molte altre ecoinnovazioni che stanno entrando nella nostra società.
Abbiamo inoltre una visione corroborata da un importante Comitato Scientifico e da un dialogo in rete che coinvolge tutti i Centri di ricerca italiani e alcuni istituti internazionali.
E abbiamo lavorato in questi anni per creare una “rete di reti” che coinvolge l’ecologismo nelle sue varie articolazioni: associazionismo, imprese, amministrazioni virtuose, mondo dell’informazione e della ricerca…
Per questo ogni Kw di energia termica o elettrica risparmiata oppure spostata verso le rinnovabili si traduce in un aumento di autosufficienza energetica e in un importante miglioramento della bilancia dei pagamenti. L’Italia, come sappiamo, pur essendo un centro manifatturiero ed energivoro, non ha risorse fossili significative. Reti di persone che in ambienti diversi, con scelte e stili di vita estremamente variegati, hanno però in comune la ricerca di percorsi possibili verso un mondo che non si giochi il proprio futuro.
Il micidiale costo delle bollette che si abbatte su famiglie, imprese ed enti pubblici e il livello dello spreco fanno sì che ci siano ampi margini per trovare efficienza finanziaria dalle soluzioni di efficienza energetica.
Il Libro Bianco di Ecofuturo presenta in numerosi settori alcune di queste soluzioni ecotecnologiche. Le cifre in campo sono enormi:

  • oltre 100 miliardi di euro di risparmi possibili nelle abitazioni, con un incremento occupazionale pari alla perdita di posti di questi ultimi anni di crisi;
  • il settore dei trasporti pubblici e privati può fare economie per almeno 20 miliardi l’anno;
  • il settore dei rifiuti urbani, sanitari e speciali può produrre un risparmio in efficienza pari a 20 miliardi;
  • il settore della distribuzione e della depurazione del ciclo idrico altri 20 miliardi;
  • il  settore dell’energia rinnovabile ha margini da 50 miliardi;
  • e rimangono ancora il settore del movimento terra e dei dragaggi, quello della mobilità navale e della portualità, quello dell’agricoltura biologica…
  • Il recepimento della direttiva europea con il ruolo strategico assegnato alle Energy Saving Company completano il quadro e rendono ancora più concreto l’orizzonte delle proposte di Ecofuturo.

Ogni tecnologia presentata nel Libro Bianco è accompagnata anche dalle proposte di come è possibile finanziarla utilizzando i risparmi o i benefit che comporta.
Molto articolato e composito l’ampio palco dei relatori per una Italia che vuole cambiare in meglio, aperta dagli interventi di largo respiro per far intravedere l’ampiezza della proposta anche in chiave prospettica da parte di due degli ideatori di Ecofuturo comeJacopo Fo e Michele Dotti. E’ stata poi la volta di Giampitero Zonta per Energitismo, la rete delle eccellenze italiane che coniuga bellezza, manualità e sostenibilità italiana nel mondo, che ci ha fatto fare un autentico viaggio nella «rinascita della via della seta», un suggestivo progetto sul Made in Italy che mette in rete due regioni simbolo con connotazioni profondamente diverse come Veneto e Calabria. E’ stata poi la volta di Daniel Tarozzi, uno dei fondatori di «Italia che Cambia»; un autentico e sempre più ampio hub che ospita tutte le comunità e le realtà territoriali avviate sulla via della sostenibilità valorizzando saperi, competenze e peculiarità dei diversi territori. Un giro un camper lungo oltre un anno, durante il quale Daniel a esplorato una Italia capace di grandissime cose. Un esempio fra tutti quello di Daniela Ducato, l’imprenditrice sarda premiata anche dal Presidente della Repubblica Mattarella in occasione della Festa della donna, che ha saputo tradurre le eccedenze di lana in una grande opportunità nell’ambito dell’effcienza energetica, anche con un abbraccio tra due componenti comdamentali della sua isola, come terra e mare (vedi post «Biomateriali da costruzione: un abbraccio tra terra e mare»). E’ stata poi la volta di Bengasi Battisti, Coordinatore dell’associazione Comuni Virtuosi, che, come sindaco di Corchiano (VT), è stato plurimedagliato sulla strada della sostenibilità, che ha portato la sua esperienza di amministratore.

Siamo poi passati agli interventi tecnici legati ai contenuti delle ecotecnologie, con Fabio Roggiolani, Vicepresidente GIGA e uno dei redattori principali del Libro Bianco con l’apporto del blogger ambientale ed esperto energetico Sauro Secci. Roggiolani ha fatto una panoramica sulle tantissime tematiche oggetto di ottimizzazione, già citate precedentemente, appellandosi ad una politica finalmente più libera dalle pressioni delle lobbies che stanno ancora e da troppo tempo le energie più belle del paese.
Per la parte scintifica sono stati due membri importanti del Comitato scintifico di Ecofuturo a dare il loro importanet contributo alla presentazione.

Il Professor Maurizio Fauri, del Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento ci ha fatto fare una panoramica dei cambiamenti climatici degli ultimi due secoli di rivoluzioni industriali, invocandone una terza finalmente capace di invertire le inquietatnti tendenze ambientali planetarie.
Il Professor Giuliano Gabbani, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, ha poi approfondito i temi legati ai pesanti impatti dei dragaggi purtuali, fluviali de dei bacini interni, con lavori di dragaggio bloccati dalla magistratura nei principali porti italiani, presentando una delle tecnologie di maggiore rilevanza del nuovo Libro Bianco come quella messa a punta dalla azienda tutta toscana Decomar che ha ottenuto sul campo numerosi e prestigiosi riconoscimenti. Una tecnologia ulteriormente approfondita grazie alla testimonianza diretta dell’inventore della stessa, l’ingegner Davide Benedetti, il quale ha messo in evidenza le peculiarità del trattamento selettivo dei sedimenti del processo messo a punto per porre finalmente fine a tecniche di dragaggio anche in aree inquinate e ripascimenti a difesa e ricostruzione di spiagge minacciate da erosione costiera, sino ad oggi effettuate con tecnologia evanescenti ed addirittura amplificanti le problematicha alle quali erano state chiamate a dare risposte. Una serie di interventi che sono stati per anni elemento di sperpero di danari pubblici.
Il forte interesse dei politici intervenuti ha fatto poi riscontro negli interventi finali diLaura Puppato (PD), Gianni Girotto (M5S) e di Loredana De Petris (SEL).

Tre interventi finali che, ognuno con angolazioni diverse hanno davvero manifestato la grande voglia di un cambiamento radicale nelle politiche energetico-ambientali di questo paese che auspichiamo possano prendere i connotati di un «positivo contagio».

La Redazione di Ecquologia

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