eco 2019

Ecofuturo 2019 non lascia, raddoppia, anzi triplica

Ecofuturo ha una lunga storia, nata nelle realizzazioni concrete di Jacopo Fo ad Alcatraz, sul finire degli anni ’70 e nelle varie leggi prodotte dalla mie iniziative a cavallo tra gli anni ’90 e i primi dieci anni del nuovo millennio, oltre che dai libri prodotti da Michele Dotti e Jacopo Fo stesso. 

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Il filo verde che ci ha connessi è stato quello della proposizione e della concreta realizzazione di speranze ecologiste, la contestazione come strumento e mai come fine. Partorire Ecofuturo Festival nel 2014 è stato quasi naturale e farlo virare dall’ecologia raccontata a quella concreta è stato altrettanto naturale. 

Siamo giunti quest’anno alla sesta edizione, crescendo in maniera impressionante su web, arrivando a 258.000 visualizzazioni delle dirette Facebook del Festival, ad un numero imprecisabile ma enorme di visualizzazioni dei filmati nei vari social media e siti internet e ad un numero di contatti ampiamente superiore ai 3 milioni per ogni edizione. 

Siamo divenuti l’evento più visto e seguito sul web tra tutti gli eventi fieristici o convegnistici, in assoluto nel nostro paese.

Tutto questo senza alcun contributo pubblico, ma soltanto grazie alle sponsorizzazioni degli eco-imprenditori che hanno voluto credere in noi. Il web normalmente spegne le televisioni e chiude i giornali. Con Ecofuturo, da quest’anno, sta succedendo l’esatto contrario. Infatti un editore della carta stampata ed un network di produzione televisiva ci hanno proposto, e noi abbiamo accettato con grande entusiasmo, di dare vita ad un bimestrale in edicola “L’Ecofuturo” e a una trasmissione televisiva che sarà messa in onda in 80 emittenti locali ed internazionali, oltre che sul sito de Il Fatto Quotidiano.

Si tratta di un impegno molto grande ed è per questo che lo vogliamo costruire coinvolgendo tutti coloro che, dalle associazioni del mondo delle rinnovabili, a quelle ambientaliste, a quelle professionali, ai politici sensibili, al mondo delle Università e della Ricerca, ai singoli, hanno a cuore il destino della nostra casa comune: la Terra.

Così come è il Festival, saranno sia la rivista che la trasmissione non specchi nei quali rivedere le nostre facce o quelle della grande famiglia allargata di Ecofuturo, ma strumenti per interconnettere innovazioni, idee, ecologia, economia, competitività ed equità.

Troppa gente prosegue nel nostro paese ad adottare la teoria dell’annientalismo, opponendosi con la stessa enfasi contro l’energia nucleare, gli inceneritori o le energie rinnovabili, determinando una oggettiva paralisi del cambiamento. Noi, invece, rappresenteremo quelli che propongono, quelli che non hanno paura di cambiare anche il paesaggio pur di salvare il clima del pianeta. Noi ci ripromettiamo di essere la casa di un ecologismo sociale che guarda alla giustizia, all’etica aziendale, all’economia dell’ecologia e alla crescita dell’occupazione che verrà portata dalla trasformazione del modello energetico centralizzato e fossile a quello distribuito rinnovabile, come dalla trasformazione dell’economia dello spreco della materia all’economia circolare del riuso e del riciclo. 

In conclusione l’ecologia nel pianeta è nata denunciando, oggi, per salvare il pianeta, l’ecologia vince solo proponendo.

Questa triplicazione richiede energie, finanziamenti, sostegno e, ovviamente, tante ma tante buone idee: realizziamo insieme questa svolta!

Fabio Roggiolani 

Co-Fondatore Ecofuturo Festival

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