Ecobonus fiscale: prorogato, potenziato ed ampliato nella bozza di decreto

Venerdì scorso, il Consiglio dei Ministri, ha elaborato l’attesa bozza di decreto legge di recepimento della Direttiva 2010/31/UE del 19 maggio 2010, legata alla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla commissione europea.


Un provvedimento che ha visto una proroga al 31/12/2013 oltre che un aumento della misura delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica sale dal 55% al 65%, oltre che un ampliamento dell’ambito applicativo ai condomini, oltre che per privati legati ad unità immobiliari semplici. Un particolare molto significativo questo, dal momento che molte sono state le sollecitazioni e gli studi di questi mesi, anche da parte di associazioni di riferimento come Legambiente (vedi post “Efficienza energetica nei condomini: ecco la proposta di Legambiente“).

Per i condomini infatti sarà possibile usufruire delle nuove misure fino al 30 giugno 2014 se gli interventi coinvolgeranno almeno il 25% della superficie dell’involucro. Cerchiamo, perlomeno ragionando sulla bozza, in attesa della pubblicazione del Decreto Legge che recepisce la Direttiva 2010/31/Ue in un ottica di sostegno all’agonizzante settore edilizio, sicuramente da ridisegnare, nei contenuti e nelle modalità. Il precedente Dl 22 giugno 2012, n. 83 (convertito in Legge n. 134/2012) prevedeva l’accesso alle detrazioni del 55% fino al 30 giugno 2013. Nel nuovo provvedimento l’attuale Governo ha modulato i seguenti punti:

  • le spese sostenute per gli interventi previsti dalla Finanziaria 2007 (Legge istitutiva del 55%) potranno usufruire delle detrazioni ancora per sei mesi, e cioè dal 1° luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013;
  • “per le ristrutturazioni importanti dell’intero edificio”, c’è tempo, invece, fino al 30 giugno del 2014.

Secondo la definizione contenuta nella bozza di decreto, un edificio esistente è sottoposto a ristrutturazione importante “quando i lavori in qualunque modo denominati (a titolo indicativo e non esaustivo: manutenzione ordinaria o straordinaria, ristrutturazione e risanamento conservativo) insistono su oltre il 25 per cento della superficie dell’involucro dell’intero edificio, comprensivo di tutte le unità immobiliari che lo costituiscono, a titolo esemplificativo e non esaustivo, rifacimento di pareti esterne, di intonaci esterni, del tetto o dell’impermeabilizzazione delle coperture”. In entrambi i casi la percentuale detraibile passa dal 55% al 65%. Sempre il Dl 83/2012 aveva cambiato ancora una volta il meccanismo dell’incentivazione alle ristrutturazioni degli edifici. A partire dal 26 giugno 2012 la percentuale del 36% per le ristrutturazioni era aumentata al 50% e l’importo massimo di spesa per ogni unità abitativa saliva da 48.000 a 96.000 euro fino al 30 giugno 2013.

Nel nuovo provvedimento abbiamo:

  • proroga di altri sei mesi sulla scadenza naturale usufruendo della detrazione fino al 31 dicembre 2013;
  • estensione delle spese detraibili anche per l’acquisto di mobili per l’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, per un massimo di 10 mila euro, concedendo in pratica un bonus di 5.000 euro.

Sembra che, per entrambe le agevolazioni, si tratti dell’ultima proroga, dal momento che le detrazioni del 55% scompariranno definitivamente, mentre quelle del 50% ritorneranno al 36%, con queste ultime rese stabili dal Decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito nella Legge 214/2011, che le ha rese stabili inserendole nel Dpr 917/86 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). L’attesa si sposta adesso sulla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale per conoscere tutti i dettagli, soprattutto relativamente al perimetro degli impianti detraibili, come ad esempio l’installazione di pompe di calore, impianti geotermici a bassa entalpia e scaldacqua a pompe di calore. Sembrano scongiurati invece i dubbi sull’applicazione della detrazione per gli impianti solari termici che dovrebbero rientrare pienamente nel perimetro applicativo del decreto, anche se ancora nulla può essere dato per scontato. Importante anche la parte dedicata dal decreto alla disciplina anche in merito all’abilitazione professionale necessaria per svolgere attività di installazione e manutenzione di impianti da fonti rinnovabili(art. 17), dando la possibilità di qualificarsi facendo valere l’esperienza lavorativa già svolta. Inutile dire che auspico vivamente che, a partire dal 2014, si aprà una nuova fase per questa straordinaria forma di supporto da parte dello Stato ad una nuova edilizia, capace di dare risposte davvero importanti e decisive per il futuro del nostro Bel Paese, sperando che si possa finalmente riappropriare di questo attributo fondamentale, sarebbe un segnale inequivocabile che qualcosa davvero sta cambiando.

Sauro Secci

in esclusiva per Ecquologia.com

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