Comunità rinnovabili 2020: il nuovo rapporto e le 10 proposte di Legambiente

Puntuale come ogni anno arriva il nuovo Rapporto di Legambiente sullo stato delle energie rinnovabili: “Comunità Rinnovabili 2020”, proprio in nome della grande evoluzione verso la novità, anche normativa, delle “Comunità energetiche”.

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Nel nuovo documento, oltre a fare il quadro complessivo aggiornato sulla diffusione delle energie rinnovabili in Italia nel 2019 e nell’ultimo decennio, si dà spazio all’universo già in azione sul fronte della condivisione-autoproduzione di energia pulita.

Nel nuovo documento Legambiente ha lanciato al governo dieci proposte-priorità da inserire nel piano di rilancio economico per il dopo Covid 19, riportate di seguito:

  1. la semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti da fonti rinnovabili di piccola taglia e l’introduzione di nuove linee guida per accelerare i progetti di grandi dimensioni in tutte le Regioni;
  2. il recepimento della direttiva europea sulle comunità energetiche e lo sblocco dei progetti fino a 200 kW con l’introduzione di un fondo per l’accesso al credito a tassi agevolati;
  3. promuovere progetti di agrivoltaico, attraverso regole per l’integrazione del fotovoltaico in agricoltura e incentivi per gli agricoltori nell’ambito della PAC;
  4. accelerare gli investimenti nei sistemi di accumulo sia sulla rete di trasmissione che di distribuzione, premiando tutti quelli che partecipano ai meccanismi di “demand-response”;
  5. un vero piano per l’efficienza energetica con obiettivi di riduzione dei consumi ambiziosi in edilizia verso NZEB e nell’industria;
  6. l’elettrificazione delle città per trasporti e riscaldamento/raffrescamento degli edifici per ridurre inquinamento ed emissioni;
  7. il potenziamento delle reti di trasmissione e distribuzione, delle interconnessioni internazionali e con Sicilia e Sardegna;
  8. l’accelerazione degli investimenti nel biometano;
  9. la realizzazione di progetti eolici offshore e la costituzione di consorzi di imprese per progetti di eolico galleggiante al largo delle coste di Sicilia e Sardegna;
  10. l’eliminazione dei sussidi alle fonti fossili e la revisione della tassazione energetica sulla base delle emissioni.

Nella nota di presentazione Legambiente rileva come la crescita dell’energia pulita continua ad essere troppo lenta rispetto ai potenziali ed a quanto l’Italia dovrebbe ancora fare per il rispetto degli impegni nella lotta ai cambiamenti climatici, evidenziando come, con l’attuale trend, gli obiettivi fissati al 2030 dal Pniec verrebbero raggiunti con 20 anni di ritardo.

Nel 2019 sono stati installati 750 MW di fotovoltaico, 272 MW in più rispetto al 2018 e 450 MW di eolico, con la produzione da rinnovabili che si è collocata a 114 TWh a fronte di una domanda elettrica nazionale di 326 TWh, con il contributo delle energie pulite che è passato dal 15 al 36% dei consumi elettrici, con la crescita maggiore avvenuta nel fotovoltaico e nell’eolico, che nel 2019 hanno soddisfatto rispettivamente il 7,6% e il 6,2% dei consumi elettrici nazionali secondo i dati Terna.

Secondo il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini, “L’Italia fino al 2012 è stata uno dei Paesi di punta nel mondo come installazioni, ma purtroppo degli ultimi anni si sono fermati gli investimenti. Da parte del governo non sembra esserci alcuna consapevolezza sulla situazione. La sfida dei prossimi dieci anni è decisiva per fermare i cambiamenti climatici con un sistema energetico che porti a chiudere le centrali a carbone e rilanci gli investimenti in ogni comune e regione italiana. Per rendere possibile ciò è indispensabile prevedere una cabina di regia per l’attuazione del Green Deal, che coordini e verifichi l’efficacia degli strumenti adottati, i problemi che ci sono a partire dallo stop ai progetti eolici e solari da parte di Soprintendenze e Regioni […]”.

In occasione della presentazione del nuovo rapporto anche la responsabile energia di Legambiente Katiuscia Eroe ha precisato che “Abbiamo di fronte un anno molto importante per il nuovo scenario di condivisione dell’energia da fonti rinnovabili entro giugno 2021 dovrà infatti essere recepita la direttiva europea [2018/2001 che stabilisce i diritti dei produttori-consumatori di energia, ndr] e nei prossimi mesi partiranno le prime sperimentazioni di comunità energetiche, in attuazione del Milleproroghe […]”.

Tornando ai numeri del nuovo rapporto di Legambiente, sono oggi 7.776 comuni in Italia dove è installato almeno un impianto fotovoltaico, mentre sono 7.223 quelli del solare termico, 1.489 quelli del mini idroelettrico (concentrati prevalentemente nel centro nord, 1.049 quelli dell’eolico (concentrati prevalentemente nel al centro sud, 3.616 quelli a e 594 quelli geotermici.

A livello regionale, la Lombardia è la regione con la maggiore numerosità di impianti a fonte rinnovabile, con 8,3 GW di potenza installata, grazie soprattutto ad una rinnovabile storica come l’idroelettrico.

A livello di “nuove rinnovabili” è invece la Puglia a vantare il numero maggiore di installazioni di solare ed eolico, pari rispettivamente pari a 2,5 e 2,6 GW.

Uno specifico nuovo capitolo del Rapporto “Comunità Rinnovabili 2020” è quello dedicato alle storie di comunità energetiche. SI tratta in alcuni casi di cooperative “storiche”, che continuano a investire in innovazione e a trasformarsi con nuovi obiettivi, come E-Werk Prato nel comune di Prato allo Stelvio (BZ) o la ACSM, che coinvolge il territorio delle Valli di Primiero e Vanoi in Provincia di Trento. Altre realtà invece riguardano nuovi progetti, come la Comunità energetica di Roseto Valfortore o i comuni di Tirano e Sernio che si preparano a realizzare insieme la “Comunità Energetica Rinnovabile Alpina”, alimentata attraverso la gestione sostenibile della filiera boschiva.

Ci sono poi 9 progetti di autoconsumo collettivo, che coinvolgono condomini e realtà di social housing come il caso del progetto “Qui Abito” a Padova o l’edificio Nzeb (Nearly-zero energy building, cioè un edificio a consumo energetico bassissimo), realizzato dall’Energy Building Social Housing del Comune di Prato o il caso studio del Condominio Donatello di Alessandria nel progetto Energy Wave.

La Redazione di Ecquologia

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