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“Circular Plastic Alliance” della EU: intervista a Paolo Garbagna di ICSS Packaging

A seguito della firma dell’alleanza “Circular Plastic Alliance“, promossa dalla EU sulle azioni da compiere con le imprese per arrivare a riciclare meglio e di più i prodotti monouso plastici (soprattutto imballaggi), riportiamo una bella intervista, realizzata da Marco Benedetti, al vicepresidente dei produttori di polistirolo Paolo Garbagna.

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Circular Plastics Alliance: la EU benedice senza clamore mediatico, l’alleanza tra politica-economia-manifattura, per la riduzione dei rifiuti plastici dispersi.

Paolo Garbagna, che con la sua società ICSS produce plastiche espanse, si sta impegnando molto per portare in Italia la produzione della alternativa ambientalmente più compatibile, costituita dal biofoam. Ne apprezzo la serietà oltreché l’intelligenza. L’intervista è come Vicepresidente dell’associazione produttori europei di polistirene espanso e Ceo di ICSS, azienda del settore di Pavia presente alla firma a Bruxelles il 20 settembre 2019 con altre 60 aziende ed enti di 12 nazioni.

Quanto tempo ha richiesto dallo sviluppo dell’idea alla sottoscrizione del Circular Plastics Alliance?

La Circular Plastics Alliance nasce nell’ambito di un progetto europeo molto più ampio e ambizioso che riguarda l’economia circolare. E’ stato un percorso lungo iniziato già nel 2015 sotto la guida di Juncker con il progetto Circular Economy Package; l’obiettivo  è stato quello di supportare le aziende europee e i consumatori ad affrontare la transizione verso un modello di economia in cui le risorse vengono utilizzare in modo sostenibile. Il piano – ricorda Garbagna – già evidenziava le plastiche come una priorità e, nel 2018 la Commissione Europea ha adottato la prima European Plastics Strategy per definire una agenda di impegni concreti. Uno degli obiettivi  era di raccogliere, da parte dell’industria manifatturiera, impegni ufficiali come progetti e iniziative atte al raggiungimento degli obiettivi posti dal documento. Qui entra in gioco la CPA (ndr: Circular Plastics Alliance) che affianca la Commissione Europea.

Quale è lo scopo primario dell’Alliance?

Gli obiettivi e i principali campi di azione della CPA sono enunciati nella Dichiarazione firmata il 20 settembre scorso, dai primi 60 principali stakeholders pubblici e privati europei appartenenti all’intera filiera della plastica Gli sforzi comuni devono essere finalizzati al raggiungimento, entro il 2025, del target di 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata da utilizzare per realizzare nuovi oggetti e di conseguenza arginare il problema dei rifiuti plastici nell’ambiente. Tra le azioni definite: migliorare il design dei prodotti di plastica al fine di renderli ancora più riciclabili agevolando il processo e le modalità di raccolta, differenziazione e riciclo della plastica evidenziando anche eventuali investimenti, costruire una agenda di Ricerca e Sviluppo per un’economia circolare delle plastiche e anche definire un sistema di controllo affidabile per monitorare i flussi di rifiuti plastici in Europa 

ndr: necessaria una precisazione. Le plastiche non sono una ma molteplici, il CONAI ne identica 5 – ps,pe,pp,pa,pet le altre tipo policarbonato, pvc (che però non è propriamente una plastica) sono il n.7. del triangolo del riciclo cioè “altro” e vengono normalmente “termovalorizzate” perché irrecuperabili o almeno conviene dirlo. Si ottengono tutte la petrolio ma alcune potrebbero venire da vegetali, poi andrebbe verificato seriamente l’impatto ambientale che come per i biocarburanti non sembra migliorare molto l’equilibrio  dei gas serra (per es: il 40% del mais negli USA diventa etanolo, non cibo mentre 800 milioni di persone in altri continenti sono in crisi alimentare); le plastiche  note non sono biodegradabili né compostabili neppure in impianti industriali. Molte plastiche ottenute con la raccolta non posso essere separate per convenienza economica e struttura ottenendo così un miscuglio di materiali plastici non troppo performante – chiamato plastomix – le cui applicazioni industriali vanno ancora scoperte per bene. Alcune plastiche cosiddette alifatiche si scompongono e possono biodegradarsi in tempi più rapidi in ambiente.

Quale sarà l’impegno della EU verso le imprese che hanno sottoscritto il patto e quale quello delle imprese private?

Nell’ambito dell’ESP in a Circular Economy, la Commissione Europea ha già stanziato dei fondi a supporto dei singoli paesi e delle imprese che si impegnano a portare avanti progetti e azioni finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo proposto. Credo che il ruolo dell’Alliance sia proprio quello di coinvolgere il più possibile attori che possono giocare un ruolo strategico. La CE è estremamente coinvolta sul tema dell’economia circolare e di conseguenza del nodo ambientale delle plastiche; lo fa supportando economicamente i progetti e facilitando, dal punto di vista normativo, l’attuazione del piano. Tuttavia la vera differenza l- sottolinea Garbagna – la devono fare le imprese che lavorano sul territorio, siano esse pubblico o private. Quello in gioco è il bene comune del Pianeta e non solo dell’Europa e ognuno di noi deve essere pronto a fare la sua parte.

Quale è il tuo obiettivo come vicepresidente di EUMEPS? Il mio obiettivo è tanto impegnativo quanto semplice da spiegare: contribuire il più possibile al passaggio dalle parole ai fatti, dalla emotività alla razionalità, dall’economia lineare ad una vera economia circolare. Desidero che la plastica (non solo l’EPS (ndr: polistirolo ) non sia più percepita come il nemico, come il nuovo “eternit” ma un grande alleato per la sconfitta del food waste, per il risparmio energetico, per l’eliminazione dei danni da trasporto. Razionalmente dobbiamo anche ammettere che un nemico  potente è anche la mancanza di senso civico da parte di certa cittadinanza quando si parla di rifiuti, di consumismo; – e chiosa accalorandosi: bandire la plastica sarebbe come bandire i coltelli perché possono uccidere le persone.… La plastica è un prodotto tecnologico, prezioso e quindi da non sprecare,  indispensabile per il mantenimento del moderno standard di vita. L’industria della plastica ed io in prima persona, vogliamo dimostrare a tutti il proprio impegno, lanciando una sfida che nessuno può permettersi di perdere: la realizzazione di una vera ed efficace economia circolare in cui la plastica diventa un valore aggiunto, non una minaccia.

Quante aziende italiane sono o saranno coinvolte?

E’ difficile dare un numero in questo momento perché oltre alle realtà che erano fisicamente presenti il 20 settembre a Bruxelles alla cerimonia ufficiale di firma della Dichiarazione della Circular Plastics Alliance, molte altre si sono unite virtualmente e la campagna è ancora aperta. Ci aspettiamo che molti altri colleghi aderiscano a questa iniziativa.

Grazie dott. Paolo Garbagna, registriamo l’impegno e contiamo ci aiuterà a verificarlo.

I 60 profili dei firmatari sono tutti disponibili sul web e sul sito della Comunità Europea

27 tra associazioni di categoria locali e organismi della EU, tra i grandi nomi Coca-cola e Pepsi, Unilever e Danone per la chimica Basf e Henkel, per la cosmesi L’Oreal  e 7 ( 12% del totale) aziende italiane private tra cui le più conosciute sono Ferrero (produzione) e Coop Italia (grande distribuzione). Assenti quasi tutti i paesi dell’Est Europa membri della EU.

Agriculture Products Europe (APE Europe)
Arla Foods
Asociación Española de Industriales de Plásticos (ANAIP)
Associação das Empresas Portuguesas para o Sector do Ambiente (AEPSA) Association of Cities and Regions for Sustainable Resource Management (ACR+) AST Kunststoffverarbeitung GmbH
AST Plastic Containers UK LLP
AST Plastic Packaging Benelux bvba
BASF
Borealis
Celflex consorzio europeo produttori imballaggi
CEN-CENELEC
Chemical Recycling Europe
Chevron Phillips Chemicals International NV
Citeo
Cobelplast NV
Coca Cola in Europe
Coop Italy
Coopbox Group
Covestro
Crocco spa
Danone
Der Grüne Punkt- DSD Duales System Holding GmbH & Co. KG
Digital Europe
Elipso
Essenscia
Eurocommerce
European Association of Automotive Suppliers (CLEPA)
European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA)
European Brands Association (AIM)
European Carpet and Rug Association (ECRA)
European Chemical Industry Council (CEFIC)
European Composites Industry Association (EUCIA)
European Composites, Plastics and Polymer Processing Platform (ECP4)
European Federation of Bottled Waters (EFBW)
European Federation of Waste Management and Environmental Services (FEAD)

European Manufacturers of Expanded Polystyrene (EUMEPS)
European Organisation for Packaging and the Environment (EUROPEN)
European Plastic Pipes and Fittings Association (TEPPFA)
European Plastics Converters (EuPC)
European Plastics Recycling Organisations (EPRO)
European PVC Profiles and Related Building Products Association (EPPA-profiles) European Recycling Industries’ Confederation (EuRIC)
European Snacks Association (ESA)
Extended Producer Responsibility Alliance (EXPRA)
Fédération de la Plasturgie et des Composites (FED-Plasturgie)

Federation of Reinforced Plastics (AVK) Fernholz GmbH & Co.KG
Ferrero
Flexible Packaging Europe

FoodDrink Europe
Formteile – Ben Neudel GmbH
Fuerst GmbH
Gesamtverband Kunststoffverarbeitende Industrie e. V. (GKV)
Groupe Barbier
Henkel AG & Co. KG
Home Appliance Europe (APPLIA)
Incoplas
Industrievereinigung Kunststoffverpackungen e.V. (IK)
International Association for Soaps, Detergents and Maintenance Products (AISE) INTRAPLAS – Indústria Transformadora de Plásticos, S.A.
ipa-plast KG
Italian Plastics and Rubber Processing Machinery and Moulds Manufacturers Association (AMAPLAST)
Joh. Sieben GmbH
KISICO GmbH
Klöckner Pentaplast – KP Films
Kurtz Holding GmbH & Co. Beteiligungs KG
LATI Industria Termoplastici S.p.A
Leygatech
Lightweight Containers
L’Oréal
MAAG GmbH
MACPAC SA
Mars
Mondelēz International
Municipal Waste Europe (MWE)
Nestlé
OneCircle
Online Laminating & Technology Center GmbH & Co KG
Orgalim
PEKU Folien GmbH
Pepsico
Petcore Europe
PET-Verpackungen GmbH
Plastics Europe
Plastics Recyclers Europe (PRE)
Polyolefins Circular Economy Platform (PCEP)
Pöppelmann Holding GmbH & Co. KG
Portugal
Producer Responsibility Organisations Packaging Alliance (PROsPA)
Recticel

RENOLIT SE
RKW SE
Seufert Transparente Verpackungen GmbH
Silver Plastics GmbH & Co. KG
SiriusPro GmbH
Soft Drinks Europe (UNESDA)
Styrenics Circular Solutions (SCS)
Südpack Verpackungen GmbH & Co.KG
The Compost Bag Company nv
TNO
Unilever
Valencian Plastics Companies Association (AVEP) Vinylplus
VTT
Werke Alwin Lehner GmbH & Co KG (ALPLA)

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