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Mercato elettrico e decarbonizzazione troppo lenta

Mercato elettrico e decarbonizzazione troppo lenta. Di Michele Governatori

Quanto è colpa del mercato se l’Italia sta decarbonizzando troppo lentamente il settore energetico?

Perché sulla borsa elettrica tutta l’energia acquisisce il prezzo dell’ultima unità scambiata, il cosiddetto prezzo marginale? È ragionevole dubitare che abbia senso remunerare tutti gli scambi al prezzo più alto tra quelli domandati dai fornitori, perché così facendo si dà una remunerazione non richiesta a quelli che avevano offerto meno. Una cosa che peraltro avviene anche nelle aste del debito pubblico italiano. Il rendimento che viene stabilito per tutti i titoli è quello necessario per convincere il prestatore (risparmiatore) più esoso.

Come mai? Tento una prima risposta affidandomi a una similitudine un po’ impropria ma utile: immaginiamo non un’asta – com’è quella della borsa elettrica o quella dei titoli di Stato – bensì un banale mercato rionale, per esempio delle uova. Ipotizziamo che le uova siano tutte uguali e che ci siano vari fornitori potenzialmente disposti a venderle a prezzi diversi che corrispondono ai loro costi. È credibile che il prezzo sia diverso nello stesso mercato? 

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Redazione

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