Onde e Maree per un nuovo futuro energetico
L’Unione Europea sta concretamente impegnandosi per capitalizzare l’immensa risorsa di energia marina. Con oltre il 70% del nostro pianeta coperto da onde e maree, l’oceano diventa un tesoro inesplorato in termini di approvvigionamento energetico pulito e rinnovabile.
Wavepiston, un’azienda danese guidata da Michael Henriksen e sostenuta dall’Unione europea, sta compiendo passi da gigante nella sperimentazione di un dispositivo innovativo che sfrutta il movimento ondoso per generare energia elettrica. Il concetto è ingegnoso: piastre sottomarine spinte dal naturale movimento delle onde pompano acqua di mare attraverso un tubo, la quale, quando pressurizzata, fa girare una turbina, producendo energia in modo efficiente. Questa tecnologia è attualmente in fase di test al largo delle coste di Gran Canaria.
L’Europa, all’avanguardia nella produzione di energia marina, sta ampliando la sua ricerca verso il mare aperto, abbracciando l’eolico offshore, l’eolico galleggiante e l’energia delle onde. L’approccio di Wavepiston, che riduce le costose riparazioni in mare aperto e consente la conversione dell’acqua di mare in acqua dolce a terra, si presenta come una soluzione discreta e sostenibile.
Testando le componenti offshore presso Plocan, la Piattaforma Oceanica delle Isole Canarie, aziende come Wavepiston possono valutare l’efficacia dei loro prototipi in condizioni reali. La struttura fornisce connessione alla rete elettrica, strumenti avanzati e sensori per monitorare ogni aspetto dei test, inclusi i potenziali impatti delle condizioni oceaniche sulla corrosione delle turbine.
Allo stesso tempo, la francese HydroQuest sta concentrando i suoi sforzi sullo sfruttamento delle correnti di marea attraverso turbine. Questo approccio è particolarmente efficace in luoghi con correnti forti, come il passaggio di Raz Blanchard in Normandia. La capacità di modellare con precisione i movimenti della Luna e gli effetti gravitazionali consente previsioni affidabili sulla produzione di elettricità, come dimostrato dal progetto di HydroQuest nel Canale della Manica.
Ocean Energy Europe, rappresentante di oltre 120 enti nel settore dell’energia marina, evidenzia il grande potenziale delle onde e delle maree lungo le coste europee. Sebbene attualmente possano coprire solo il 10% del consumo di energia elettrica, questa percentuale equivale a quella prodotta dalle centrali idroelettriche e dalle grandi dighe europee. Le infrastrutture costiere stanno cambiando, preparandosi per un futuro in cui diventano non solo produttrici di elettricità, ma anche di posti di lavoro, contribuendo a un sistema energetico decarbonizzato ed economicamente vantaggioso per i consumatori.
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