Ecotecnologie in volo. Le idee di Ecofuturo!

Ecotecnologie in volo. Abbiamo fatto volare le idee di Ecofuturo a Dubai. Un articolo di Fabio Roggiolani.

Sì, solo le nostre idee e quelle di centinaia di persone che hanno voluto inviare un contributo senza prendere l’aereo, come purtroppo fanno i più andando a presenziare senza avere alcun ruolo alle varie Cop mondiali.

L’unico summit climatico di cui si è calcolata l’impronta ecologica è stato quello di Copenaghen con emissioni di CO2 pari a quelle che emette il  Marocco in un anno.

Da allora, siamo passati da 20 mila presenze alle 100 mila di Dubai e a Dubai, escluso i cammelli, si va soltanto in aereo. 474 aerei privati inoltre hanno completato il danno.

Come sempre, noi di Ecofuturo, non ci limitiamo alla lamentazione e alla critica ma abbiamo raccolto e inviato alcune delle nostre idee all’inviato del governo Italiano per il clima, Prof Francesco Corvaro, che con grande disponibilità, su proposta di Roberto Venafro, ha accettato di confrontarsi pubblicamente con noi 

Ecco il link del confronto: https://www.facebook.com/100045316097790/videos/225371340583848

In questo confronto ci ha guidato Venafro, autore del volume imperdibile “Un mutamento reversibile. La crisi climatica attraverso le Conferenze delle Parti delle Nazioni Unite“, che abbiamo avuto il piacere di presentare ad Ecofuturo 2023, che ci ha fatto capire l’essenzialità del modo di comunicare le proposte perché non si disperdano nel mare magnum che compongono l’accordo finale, scartando quelle dove ormai c’è tranquilla unanimità e concentrandosi su quelle foriere di apportare maggiori risultati. 

Abbiamo concentrato il nostro contributo sullo stoccaggio della CO2 in un’agricoltura rigenerativa che mette in soffitta l’aratro sovvertitore, quell’aratro comparso da poco più di un secolo, che rovescia la zolla disperdendo nuovamente la CO2 immessa nel suolo dalle piante durante la coltivazione.

Tecnologie in crescita

La pubblicazione del libro ”La terra che salva la Terra“ già in seconda edizione ci ha reso autorevoli nel rilanciare e diffondere l’intuizione del monumento alla fine dell’era dell’aratro rovescio, installato oltre 8 anni a Padova, al Fenice Green Energy Park. L’accoglienza di Venafro è stata appassionata, con il risultato che l’Italia è anche tra i 170 paesi che hanno sottoscritto il “quatre pour mille “ per l’impegno verso il carbon capture agricolo.

L’altro fondamentale punto che abbiamo messo in luce è stato quello della diffusione delle pompe di calore per riscaldamento, raffrescamento ed acqua calda sanitaria per la sostituzione di tutte le caldaie a fuoco fossile e la sostituzione della cottura a fuoco con la cottura ad induzione (o il solar cooking ove possibile).

La diffusione della norma Italiana delle CER (comunità energetiche rinnovabili) in tutto il Pianeta può consentire l’avvento rapido dell’era delle pompe di calore divenute sempre più efficienti fino ad avere un c.o.p. sei volte migliore di qualsiasi tipo di caldaia fossile e dieci volte migliore di qualsiasi tipo di condizionamento e di cucina a fuoco (clamorosa la somiglianza tra l’acronimo della conferenza delle parti COP e del coefficiente di prestazione c.o.p.). Quindi, il Pianeta, moltiplicando le energie rinnovabili e, per questa via uscendo dal fossile, riesce a riconvertire l’agricoltura da devastatrice a curatrice del suolo con cattura della CO2 e a fare la svolta dell’efficienza energetica passando all’elettrificazione di condizionamento, riscaldamento e cucina…. Continua a leggere gratis su L’ECOFUTURO MAGAZINE

Redazione

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