Comunità Energetiche: Gregari, Consumatori o Protagonisti?
Sabato 17 febbraio Ecofuturo metterà in scena nel comune di Barberino Tavarnelle, tra Firenze e Siena, l’iniziativa “NASCE LA COMUNITÀ ENERGETICA: DA CONSUMATORI A PROTAGONISTI” (link evento Facebook). Sarà un evento di svolta per come affronteremo una delle grandi proposte eco legislative italiane, rappresentata nei tavoli della COP 28 dall’inviato per il clima prof. Corvaro a Dubai, ovvero la costruzione delle CER, le Comunità Energetiche Rinnovabili.
Noi siamo convinti, parlo come cofondatore della rete di Ecofuturo, di aver inciso pur in piccola parte in alcune delle più importanti decisioni della COP con l’iniziativa incessante di questi anni e le decine di milioni di persone eco alfabetizzate con oltre mille video di convegni eco tecnologici, il magazine, le pagine Facebook, la trasmissione televisiva, diffusa in quasi 100 emittenti locali, la fiera Virtuale EXCO VR (una delle pochissime restate on line post covid e in via di super fantastico rilancio) e ultimo, ma solo in ordine di elencazione, il sito ecquologia.com, tra i primi siti di ecologia concreta letti ogni giorno nel nostro paese e non solo.
Essendo quindi presuntuosi o speranzosi, non so, ma caparbi di sicuro, non vogliamo vedere naufragare in fregatura una delle più visionarie riforme eco del nostro paese. Una riforma che pensa al futuro del pianeta e al presente delle bollette investendo i risparmi energetici del sistema paese nella nascita dell’alveare energetico dove ogni comunità è il geometrico luogo che va a formare il comune alveare, suddividendo e consumando ogni minuto in pari opportunità quanto di miele si è comunemente prodotto.
Le api siamo noi SE diventiamo prosumer, ovvero produttori e consumatori di energia rinnovabile. Tuttavia il rischio evidente che corriamo è causato dall’ingombrante attivismo di alcune importanti utilities (i fornitori locali di gas e luce per intendersi) che stanno invadendo i comuni con una proposta pericolosa. Si tratta del meccanismo “Ci penso io tranquilli”: voi aderite come consumers, vi faccio risparmiare (una miseria, ma non lo dicono ) ma non spendete nulla e magari rimarrete legati a me per i prossimi lunghi anni. Magari faranno tanti impianti rinnovabili, ma il rischio di una delusione di massa e di un effetto di ripulsa verso le comunità energetiche e verso le rinnovabili rimane altissimo.
E noi non vogliamo che tutto ciò avvenga sotto silenzio e senza proporre una alternativa concreta, conveniente e finanziariamente abbracciabile da tutti, ricchi e poveri, decisi e indecisi, eco entusiasti o eco impauriti.
La vera grande svolta che Dario Tamburrano ha portato in Europa è proprio quella dei prosumers, ovvero ogni cittadino, azienda, associazione, parrocchia, istituzione può prodursi, indipendentemente dal luogo dove ha l’edificio, l’energia rinnovabile di cui necessita, trarne i benefici di ritorno per ridurre i propri costi dell’oggi e per farli progressivamente dimezzare negli anni. E trasformando anche la produzione del calore da combustibili fossili ad energia elettrica rinnovabile ed incentivata dalle comunità energetiche.
Dimostreremo nel convegno che ci sono varie formule finanziarie convenienti per far sì che tutti coloro che lo vogliano possano diventare prosumers finanziando subito con risorse proprie il proprio pezzo di impianto, oppure finanziandoselo con il risparmio ottenuto e reinvestito fino a divenire proprietario della propria parte degli impianti comuni. Raggiungendo così l’obbiettivo del dimezzamento dei costi (attuali) delle bollette e mettendosi al riparo da altri effetti guerra/speculazione che possano avvenire nel futuro.
Il mondo delle imprese che ha fondato le energie rinnovabili e l’efficienza energetica nel nostro paese sta crescendo e noi puntiamo a coalizzarlo non contro qualcuno, ma a favore di questa strategia. Nella speranza che anche chi ha intrapreso la strada della neopassivizzazione dei consumatori ci ripensi e metta in moto strumenti come quelli che illustreremo al convegno o altri che si potranno escogitare.
Una cosa deve essere chiara, la COP 28 ha avuto la firma di TUTTI i paesi del Mondo per l’uscita dalle fonti fossili (transizione), per la triplicazione delle energie rinnovabili al 2030, per l’aumento del 50% dell’efficienza energetica, sempre al 2030, fino al net zero al 2050 (emissioni di carbonio di origine umana pari a zero rispetto a quelle odierne ).
Ecco il motivo per cui alla COP di Dubai c’è stato tanto interesse per una legge come quella sulle CER che è stata approvata grazie alla lungimiranza di tutti i senatori della passata commissione Industria del Senato, presieduta da Girotto , ALL’UNANIMITA’. Ovvero una legge che riunisce un popolo senza divisioni politiche in una nuova prospettiva di dialogo e cooperazione comunitaria. Di quartiere in quartiere, di paesino in paesino.
Partiamo verso un percorso che avrà in Ecofuturo 2024 a Roma dall’8 all’11 maggio un primo bilancio di quanto riusciremo a mettere a terra contro la povertà e per la libertà energetica noi e tutte le aziende, le associazioni delle rinnovabili verso le CER e tutti i PROSUMERS .
Fabio Roggiolani, cofondatore Ecofuturo, presidente Giga, consiglio direttivo Coordinamento Free