SoutH2: il corridoio mediterraneo dell’idrogeno

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Redazione
12 Maggio 2023
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I ministeri dell’Energia di Austria, Germania e Italia hanno firmato una lettera congiunta di sostegno politico allo sviluppo di un “corridoio meridionale dell’idrogeno” nell’Unione Europea e dei rispettivi progetti infrastrutturali per ottenere lo status di Progetto di Interesse Comune (PCI). Snam Italia, Trans Austria Gasleitung (TAG) e Gas Connect Austria (GCA) in Austria e Bayernets in Germania hanno accolto con favore questo sostegno.

Il corridoio meridionale dell’idrogeno (chiamato anche “Corridoio SudH2”) è un corridoio di gasdotti dedicato pronto per l’idrogeno di 3.300 km guidato da quattro principali TSO europei: Snam, TAG, GCA e Bayernets. Il corridoio collegherebbe il Nord Africa, l’Italia, l’Austria e la Germania, consentendo in tal modo alla fornitura di idrogeno rinnovabile competitivo prodotto nell’area del Mediterraneo meridionale di raggiungere i principali cluster europei della domanda.

Con una capacità di importazione di idrogeno di oltre 4 Mtpa (milioni di tonnellate all’anno) dal Nord Africa, il corridoio potrebbe raggiungere il 40% dell’obiettivo di importazione di REPowerEU. L’iniziativa è incentrata sull’utilizzo dell’infrastruttura del gas midstream riproposta esistente per il trasporto dell’idrogeno, con l’inclusione di alcune nuove infrastrutture dedicate ove necessario. Un’elevata percentuale di condutture riproposte (>70%) consentirà un trasporto conveniente, mentre l’accesso a luoghi favorevoli per la produzione di idrogeno rinnovabile (eolico e solare) in Nord Africa sarà principalmente vantaggioso per le industrie con emissioni hard-to-abate.

Il progetto SoutH2 Corridor nel dettaglio

Un corridoio dedicato di 3.300 km per l’idrogeno guidato dai TSO: Snam, TAG, GCA e bayernets, che hanno presentato singolarmente domande di Progetto di Interesse Comune in base alla regolamentazione TEN-E della Commissione UE a dicembre 2022. Il corridoio collega il Nord Africa, l’Italia, l’Austria e la Germania e consente la fornitura di idrogeno rinnovabile a basso costo prodotto nel Sud ai principali cluster europei di domanda.

Lo sviluppo del SoutH2 Corridor, che fa parte della “spina dorsale” europea dell’idrogeno, garantirà la sicurezza dell’approvvigionamento ed è cruciale per lo sviluppo di una spina dorsale dell’idrogeno interconnessa e diversificata. Con una capacità di importazione di idrogeno di 4 Mtpa dal Nord Africa, il corridoio potrebbe fornire oltre il 40% dell’obiettivo di importazione di REPowerEU. L’iniziativa si concentra sull’utilizzo di infrastrutture midstream esistenti riprogettate per il trasporto di idrogeno, con l’inclusione di alcune nuove infrastrutture dedicate dove necessario. Una grande proporzione di gasdotti riprogettati (>70%) consentirà il trasporto a basso costo, mentre l’accesso a località favorevoli di produzione di idrogeno rinnovabile (eolico e solare) nel Nord Africa consentirà una produzione competitiva, beneficiando in ultima analisi l’utente finale.

Il corridoio ha ottenuto l’approvazione delle istituzioni nonché il forte sostegno di aziende lungo tutta la catena del valore e lungo l’intero percorso dall’Italia attraverso l’Austria fino alla Germania. L’idrogeno rinnovabile sarebbe in gran parte prodotto in Nord Africa, per il quale i partner hanno raccolto lettere di supporto firmate da produttori che intendono produrre circa 2,5 Mtpa di idrogeno rinnovabile. Fluirà quindi verso nord, servendo i cluster di domanda difficili da decarbonizzare in Italia (ad esempio Augusta, Taranto e il nord Italia), Austria (ad esempio Styria, Vienna e Linz) e Germania (ad esempio Burghausen e Ingolstadt). Il trasporto della produzione domestica in ciascuno dei paesi membri sarebbe anche facilitato attraverso il SoutH2 Corridor. Inoltre, la realizzazione del SoutH2 Corridor gioca un ruolo essenziale per l’instaurazione della sicurezza dell’approvvigionamento di idrogeno grazie alla connessione alle strutture di stoccaggio lungo il percorso.

Il SoutH2 Corridor, che si prevede sarà completamente operativo già nel 2030, è composto dai seguenti singoli candidati di progetti PCI: