Semplicità complessa. Tecnologia e cambiamento climatico

Semplicità complessa di Sergio Ferraris

Il ruolo delle tecnologie è cruciale per risolvere il problema dei problemi: il cambiamento climatico

Tecnologia ed ecologia. Per lungo tempo molte persone, non appartenenti all’ambito scientifico, le hanno considerate in antitesi. Ed è un pensiero che trova spazio ancora oggi. Da un lato, la tecnologia che aggredisce l’ambiente mentre, dall’altro, il “ricordo” o sarebbe meglio dire l’immaginazione dei tempi lontani, quando l’uomo viveva in “sintonia” con la natura. Un concetto, quest’ultimo, che non è mai esistito nel passato.

La natura “dei bei tempi andati” era quella fatta di virus e malattie mortali, di coltivazioni agricole scarse e faticose, spesso al limite della fame, di donne che partorivano con rischi enormi per sé e per il nascituro. Il problema di fondo è che si ha scarsa memoria dei “bei tempi andati” mentre la si ha dell’inquinamento industriale. E in maniera netta, visto il rischio introdotto dai cambiamenti climatici che è un esempio interessante.

Da circa 150 anni emettiamo CO2  in atmosfera prodotta dalle fonti fossili usate dalla rivoluzione industriale e proprio le tecnologie “inquinanti” ci hanno reso consapevoli del problema. L’effetto serra fu menzionato per la prima volta nel 1912 su una rivista di massa “Popular Mechanics”, ma si trattava di osservazioni empiriche. Il vero punto di svolta nelle scienze ambientali è arrivato grazie al monitoraggio del Pianeta da satelliti, tecnologia di derivazione militare spinti da idrogeno derivato da fonti fossili. Non solo… Continua a leggere su L’Ecofuturo Magazine…

Redazione

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