InnoDays 2021

Perché un ecologista apre un evento di TotalEnergies

Di Fabio Roggiolani, cofondatore di Ecofuturo Festival.

TotalEnergies (precedentemente Total) è una delle “Sette sorelle” del petrolio ed ha quindi responsabilità importanti sulle vicende climatiche. E’ una azienda multinazionale francese, quindi europea, che si trova, come la nostra Eni, di fronte a un bivio. Proseguire imperterrita il “business as usual” o avviare un vero cambiamento. Le notizie parlano di una svolta ecologica in cui gli asset rinnovabili peseranno al 75% ed il petrolio e derivati al 25%. Non è quindi il “mulino bianco”, resta un’azienda petrolifera, ma che sta scegliendo la transizione ecologica.

Per segnare il cambiamento nella mente dei propri collaboratori ha avviato un percorso partecipativo interno. Coinvolgendo tutte e tutti nella predisposizione di idee per la decarbonizzazione dell’azienda e per il rinnovamento degli indirizzi di business, di ricerca ed investimento.

InnoDays 2021 – To the Conquest of Net Zero

Quando mi hanno invitato a introdurre il loro meeting aziendale per parlare di ambiente e transizione energetica ho risposto subito con entusiasmo. Un po’ perché ho sempre amato la rottura degli schemi, un po’ perché mi sono sentito onorato. Un “ragionierucolo” chiamato a parlare di ecotecnologie ed innovazioni in un evento (TotalEnergies InnoDays 2021 – To the Conquest of Net Zero) di una delle “sette sorelle”, lasciatemelo dire, è un notizia. Ed una scelta coraggiosa e netta verso il cambiamento.

TotalEnergies

Ecofuturo, come è risaputo, cerca di dialogare anche con le grandi aziende

Ha per esempio anche SNAM tra gli espositori e sponsor della fiera EXCO e del festival estivo. E in questo dialogo sta arricchendosi. Non finanziariamente, non ci hanno mai comprato e noi non ci siamo mai venduti. Un arricchimento perché permette di capire realmente gli scenari. Ed i cambiamenti che noi predichiamo hanno delle accelerazioni straordinarie. Come per esempio appena avvenuto con Decomar ed i suoi eco dragaggi (da noi sempre sostenuti). Ora è diventata Fincantieri Deco Spa, con l’ingresso del più importante gruppo navale d’Europa.

Non siamo e non saremo sempre d’accordo, ma la discussione, anche da posizioni su alcuni punti molto diverse, produce nuovi scenari impensati. In una direzione e nell’altra.

Lo so. Ci esponiamo e loro si espongono a critiche dai nostri reciproci mondi. Ma non abbiamo tempo per le trincee, dobbiamo uscire allo scoperto. Da qui la decisione di partecipare, a nome di Ecofuturo, a questo evento. La speranza è di portare una parte della nostra ricchezza fatta di grandi innovatori e imprenditori. Così come mi metterò in ascolto attento delle idee che verranno dai collaboratori di Totalenergies per curare il mondo. Mondo che, sia chiaro, è stato inquinato da ognuno di noi, utilizzando i loro prodotti. Ne usciamo insieme parlandoci molto più rapidamente che combattendosi.

Noi non vogliamo deludere la nostra coscienza. E se per questa via deluderemo qualcuno ci dispiace. Ma ECOFUTURO non è stato mai “piacione”. E non si fa domare dalle troppe demagogie, i troppi “ismi”, le troppe frasi generiche, i troppi “contro” ed i pochi “con”.

Sappiate che, come dice il grande amico Massimo Borrelli, agricoltore senza aratro, tutto quello che facciamo lo facciamo per lei: la Terra!

Fabio Roggiolani

Dopo i bla bla bla della COP26, il manifesto di Ecofuturo

Redazione

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