Piramide Cestia

Italian Hydrogen Summit: report di Gaetano Santonocito

Report dall’Italian Hydrogen Summit, Roma. A cura di Gaetano Santonocito

Il Summit non è un evento fieristico, ma un incontro organizzato a Palazzo Brancaccio a Roma da H2IT – Associazione italiana idrogeno (rappresentata dalla totalità dei propri membri) con alcuni ministri, sottosegretari e senatori per fare il punto su tutti gli aspetti operativi che ruotano attorno alla filiera idrogeno.

Per fotografare la situazione attuale e tematiche vigenti, H2IT ha riunito istituzioni nazionali ed europee, aziende, esperti e tutti gli stakeholders del settore per discutere del futuro di questo vettore energetico.

Alberto Dossi, Presidente di H2IT, ha aperto il Summit rimarcando il messaggio chiave dell’evento. Ovvero la necessità di una strategia nazionale certa, stabile, con una prospettiva di lungo periodo, a favore di tutta la filiera dell’idrogeno, che dia confidenza agli operatori di mercato. Esprimendo così l’ambizione del Paese a voler svolgere un ruolo strategico a livello internazionale.

Leggi anche Osservatorio H2IT: I numeri della filiera italiana idrogeno

Il Ministro Urso ha confermato il supporto del Governo alla filiera dell’idrogeno. Si è dimostrato un interlocutore sensibile alle richieste della filiera di mettere in atto una politica industriale nazionale a sostegno delle imprese che investono nell’innovazione di questo settore. La partecipazione del Governo e delle Istituzioni a questo evento, cosi come quella di aziende, esperti ed operatori, ha confermato la crucialità per il nostro futuro nell’ambito del comparto idrogeno.

In Italia molte imprese (che non cito per par condicio, ma che si possono evincere scrollando dal sito di H2IT la lista dei suoi membri) stanno già’ lavorando allo sviluppo di tecnologie che consentono di diversificare il mix energetico del nostro paese. I grandi stakeholders del settore automotive e ferroviario hanno sottolineato come le celle a combustibile alimentate ad H2 siano una delle soluzioni possibili per una mobilità a zero emissioni. Ed altresì si è rimarcato, grazie ad un intervento del sottoscritto, come nella fase di transizione debba progredire anche la ricerca per alimentare ad idrogeno anche motori endotermici per trainare lo sviluppo e disseminazione di nuove stazioni HRS. Evitando così la problematica uovo-gallina tipica degli inizi.

Entro il 2026 saranno realizzate con I fondi del PNRR (Missione 2 Componente 2 Investimento 3.3) 35 nuove stazioni di rifornimento in tutta Italia. Oltre alle 2 già esistenti a Bolzano e Venezia . Il “nemico pubblico” è la CO2 e tutte le soluzioni che aiutano a realizzare il progressivo azzeramento delle emissioni devono essere sfruttate. Questi ed altri temi sono stati raccontati in una tavola rotonda che ha visto coinvolti altri attori impegnati nella transizione energetica.

Leggi anche H2IT presenta il Report sullo sviluppo di stazioni di rifornimento

Un importante focus è stato fatto anche sul PNIEC nelle sue due fasi e sui progetti IPCEI, Important Projects of Common European Interest. Dopo i primi 12 finanziati nella prima tranche, oggi altri 4 grandi progetti di aziende italiane sono in via di approvazione.

Non è mancata, come dicevamo all’inizio, la presenza della politica e delle istituzioni, con interventi interessanti. Tra questi va rilevato quello di Michele Emiliano che vede l’idrogeno come opportunità per creare a Taranto un acciaio ‘verde’ da imporre in Europa come UNICO STANDARD. Ma soprattutto per restituire ai cittadini (e sarebbe l’ora..) un ambiente quantomeno vivibile, se non salutare. Paolo Dellachà afferma che con 4 GW di portafoglio è arrivato il momento dell’idrogeno e che con accordi di off-taking le aziende non dovrebbero attendere fondi e bandi (il che non farebbe altro che accelerare questa transizione). Alberto Litta Modignani pone il problema delle tecnologie e delle loro performance al fine di garantire la “bancabilità” e quindi i finanziamenti che permetterebbero di iniziare molti progetti, alcuni già pronti nei ‘cassetti’ delle imprese.

Il senatore Claudio Barbaro, Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, si è soffermato su aspetti burocratici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Mentre Stefano Grassi, Capo di Gabinetto del Commissario Europeo all’energia, e soprattutto Jorgo Chatzimarkakis, CEO di Hydrogen Europe, hanno rimarcato la necessità di integrare tutte le risorse tecnico-economiche e scientifiche che gravitano attorno al mondo dell’Idrogeno, facendo sistema e facendo in modo che ogni stato membro UE riesca a recepire le Direttive europee. Con un occhio all’uniformità e standardizzazione di regole e norme in vista di una pur non semplice ma necessaria unificazione.

Nella sessione dedicata alle Agenzie nazionali ed agli abilitatori del sistema Idrogeno, è doveroso segnalare gli interventi di Giorgio Graditi, Direttore Generale di ENEA; Eros Mannino, Direttore Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica dei VVFF; Luca Benedetti, Responsabile Studi e Monitoraggio PNIEC del GSE; Aurelio Regina, Presidente Gruppo Tecnico Energia Confindustria ed Andrea Simoni, Segretario Generale di FBK Fondazione Bruno Kessler.

Per la sessione hub energetico ed infrastrutture e strumenti per la creazione di un mercato hanno parlato Piero Ercoli di SNAM, Mario Paterlini di SAPIO, Giuseppe Ricci di ENI e Gabriele Lucchesi di Edison Next, il cui intervento, senza togliere merito agli altri intervenuti, e’ stato di grande lungimiranza, ampiezza di vedute e principi etici.

A margine dell’evento, la sera di lunedì 3 Luglio alle ore 20:45 , è stata illuminata la Piramide Cestia grazie ad una cella a combustibile ovviamente alimentata ad idrogeno. Un emblematico esempio di decarbonizzazione energetica. Un connubio tra il monumento costruito nell’epoca di massimo splendore e dominio di Roma sotto Augusto, portato ‘a nuova luce’ da una recente tecnologia. Una pacifica e pulita tecnologia italiana, di un paese che ha l’opportunità di tornare protagonista offrendo il proprio contributo alla trasformazione energetica ed al futuro del pianeta.

Dr. GAETANO SANTONOCITO – IBC ENERGY – MEMBRO H2IT
www.ibcenergy.it

LEGGI ANCHE SoutH2: il corridoio mediterraneo dell’idrogeno

Redazione

Articoli correlati