George Cove ed il solare perduto

Nell’immaginario collettivo, le fonti di energia rinnovabili sembrano un’invenzione recente e poco studiata. I pannelli fotovoltaici sono stati conosciuti dal grande pubblico con il lancio dei primi satelliti. In seguito, da tecnologia pensata per lo spazio sia stata riadattata per usi civili e industriali “terrestri”.

L’effetto “fotoelettrico” era già conosciuta e studiato a partire della prima metà dell’800 (https://en.wikipedia.org/wiki/Timeline_of_solar_cells).

Stanno tuttavia emergendo storie che ribaltano la narrazione per cui le rinnovabili non erano mature, per cui il petrolio fosse l’inevitabile soluzione per sostenere l’industrializzazione.

In realtà, i primi tentativi di produrre energia dalla luce solare sono stati fatti intorno al 1870 con pannelli al selenio. Qualche decennio dopo ci fu un tentativo di commercializzazione di kit fotovoltaici. Stiamo parlando di George Cove, inventore canadese che nel 1905 fonda la Sun Electric Generator Corporation. La società aveva ben 5 milioni di capitalizzazione (160 milioni di dollari US attuali), e vendeva kit domestici di pannelli fotovoltaici dotati di un piccolo accumulo capace di fornire elettricità anche di notte.

George Cove

I prodotti di Cove suscitarono l’interesse della stampa tant’è che il giornale Modern Electrics scriveva: “il dispositivo accumula in due giorni energia sufficiente ad alimentare un’abitazione per un’intera settimana”. L’articolo proseguiva che l’energia solare a basso costo aveva il potenziale di “liberare la gente dalla povertà, portando luce, calore ed elettricità a buon mercato, liberando le masse dalla lotta costante per il pane”. (Gli stessi argomenti tuttora a sostegno delle rinnovabili).

George Cove

Il prodotto si vendeva e la stampa seguiva i miglioramenti della sua tecnologia, tuttavia l’impresa dovette chiudere. Motivo? Nel 1909 Cove venne rapito e come riscatto venne richiesto che egli rinunciasse al suo brevetto e chiudesse l’attività. Cove si rifiutò di cedere il brevetto e venne comunque rilasciato, ma da quel momento in poi la sua attività si fermò bruscamente.

A pensar male si compie peccato ma quasi sempre… Il petrolio non era l’unica scelta, neanche all’inizio del’900, DOVEVA esserlo. In effetti, solo il petrolio garantiva un tale monopolio sull’energia, un tale accentramento di ricchezza e potere, una tale leva di ricatto sui popoli e sulle nazioni. La successiva invenzione del petrodollaro avrebbe garantito una supremazia del dollaro ed una fonte finanziaria alle Stati Uniti e alle sue corporation fino ad oggi.

Vi sono studi accertati sulle pratiche scorrette impiegate dai grandi capitalisti per indirizzare la società in direzioni obbligate: quali prodotti, tecnologie, brevetti dovessero prendere il sopravvento e quali sparire nell’oblio. Quante invenzioni sono state affossate? Quanti inventori zittiti, infangati, rapiti o peggio?

Riuscite ad immaginare dove saremmo se, a partire dal 1909, il fotovoltaico e altre energie rinnovabili fossero stata diffuse, fosse solo a livello domestico? Se l’inventiva umana non fosse stata così imbavagliata nel trovare soluzioni più ecosostenibili alla questione energetica? E se fossimo stati educati da più di un secolo ad essere produttori e gestori della nostra energia? E se la ricerca sulle rinnovabili fosse stata portata avanti poiché aveva un mercato florido a cui rivolgersi?

Probabilmente avremmo un coro di soluzioni, eco-tecnologie che utilizzano energie rinnovabili, locali con produttori e manutentori locali o regionali e non oligopoli sovranazionali.

Sono domande lecite da farsi, per immaginare in che mondo diverso vivremmo oggi e potremmo consegnare alle prossime generazioni.

Ora come allora, i nomi a capo dei potentati petroliferi sono gli stessi: https://forbes.it/2024/06/10/rockfeller-ford-piu-ricchi-america-1918.

Sarà inutile dire che il tavolo dell’energia è truccato e certi giocatori sono pronti a tutto purché venga estratta sempre e solo la carta delle fossili. Operare per le rinnovabili, vuol dire anche ribaltare questo tavolo. Chiunque operi nel settore delle energie rinnovabili, non è semplicemente un operatore economico, sta lavorando allo stravolgimento di un’intera impostazione di mondo, ove questo ricco piatto venga suddiviso equamente tra gli abitanti di questo pianeta. Cosa che le rinnovabili consentono di fare, all’opposto delle fossili.

Il “Pensiero Unico” del petrolio è stato inculcato e imposto nell’immaginario collettivo per generazioni, come unica possibilità. Non era vero. Le alternative c’erano e ci sono, ma bisogna pazientemente decostruire un secolo di propaganda, con Ecofuturo facciamo la nostra parte e tocchiamo con mano quanta soggezione ci sia comunemente rispetto alle fossili.

Non abbiamo un altro secolo per subire le follie di un potentato che ha imposto una fonte energetica, non per la sua unicità, quanto per il potere il suo impiego esclusivo ha garantito sull’umanità intera. Coraggio!

Nicolò Tacconi

Fonti:

https://ecquologia.com/la-storia-climatica-degli-ultimi-20-000-anni/

Redazione

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