Cambiamenti Climatici: in crisi i “serbatoi di carbonio” terrestri

Le foreste e i suoli hanno assorbito soltanto tra 1,5 e 2,6 miliardi di tonnellate di CO2 nel 2023. Un dato ben al di sotto dei 9,5 miliardi del 2022, soprattutto a causa della siccità in Amazzonia e degli incendi in Canada e Siberia.

Notizie allarmanti sul fronte del clima: i serbatoi di carbonio terrestri, costituiti da foreste e suoli, si sono ridotti in modo massiccio nel 2023. Hanno catturato pochissima CO2, a causa degli effetti di incendi giganteschi e di siccità lunghe e ripetute. Se questo declino dovesse continuare, potrebbe causare un’impennata del cambiamento climatico. Questi risultati, frutto del lavoro di un team di circa 15 ricercatori, sono stati presentati lunedì 29 luglio a una conferenza internazionale sul ciclo del carbonio tenutasi in Brasile. Sono stati pubblicati il 17 luglio come preprint, ossia non ancora sottoposti a revisione paritaria.

Link allo studio “Low latency carbon budget analysis reveals a large decline of the land carbon sink in 2023”

Il climatologo Philippe Ciais, uno degli autori dello studio, non nasconde la sua forte preoccupazione. “Se questo crollo dovesse ripetersi nei prossimi anni, rischiamo di assistere a un rapido aumento della CO2 e a un cambiamento climatico superiore a quello previsto dai modelli”. Queste le dichiarazioni del direttore della ricerca del Laboratory for Climate and Environmental Sciences.

Nel periodo 2010-2022, il livello medio di assorbimento del carbonio da parte del suolo è stato quasi 5 volte superiore, con 2,04 gigatonnellate di carbonio all’anno. L’anno passato è stato l’anno più caldo mai registrato.

“Un serbatoio di carbonio più debole nel 2023 riecheggia l’impatto del riscaldamento estremo, globalmente 0,6°C sopra la media 1991-2020 e 1,48°C più caldo rispetto al livello preindustriale del 1850-1900, con temperature estive estreme e siccità alle medie latitudini settentrionali”, scrivono gli autori.

Il riscaldamento già causato dalle emissioni di gas a effetto serra potrebbe creare un ciclo di retroazione in cui l’aumento delle temperature e l’aridità indeboliscono i pozzi di assorbimento del carbonio, portando a un aumento delle emissioni di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera.

Fonti articolo: Land carbon sinks collapsed in 2023, a stark warning of climate changes to come (lemonde.fr) | Climate scientists’ analysis shows large decline in the global carbon sink in 2023 (cosmosmagazine.com) | Foto copertina di Luca Bravo

https://ecquologia.com/carbon-management-intervista-a-cristiano-alviti-di-indaeco/

Redazione

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