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Superbonus: firmato decreto su massimali

Superbonus. Roma, 14 febbraio 2022. Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il Decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%. I massimali individuati aggiornano quelli già vigenti per l’Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione.

“Con questo Decreto si completa l’operazione che sta portando avanti il Governo ponendo un freno all’eccessiva lievitazione dei costi riscontrata in tempi recenti. E riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini venendo incontro anche alle esigenze del settore e dell’efficientamento energetico”. Questo il commento del ministro Cingolani –

I massimali, che saranno rivisti annualmente, non sono omnicomprensivi in modo da tener conto dell’eterogeneità dei possibili interventi. E pertanto sono stati esclusi IVA, gli oneri professionali e i costi di posa in opera. Per tutti i costi non previsti nel Decreto si farà riferimento ai i prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome. O ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti o ai prezziari della casa editrice DEI.

Per queste voci, al fine di evitare speculazioni, sarà comunque indispensabile l’asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato.

Un’altra modifica all’attuale normativa del Superbonus arriverà con il prossimo decreto previsto nel Cdm di giovedì o venerdì

Le ultime ipotesi confermano le linee di intervento anticipate dal ministro dell’Economia, Daniele Franco. Ogni operazione sarà tracciata dall’inizio alla fine. Per questo è in arrivo un codice identificativo, di fatto una sorta di bollino che accompagnerà le diverse cessioni. E che consentirà di risalire a tutta la filiera. Una modalità che, insieme all’asseverazione, al visto di conformità sull’adeguatezza dei prezzi e al controllo preventivo dell’Agenzia delle Entrate (che ha cinque giorni di tempo per rispondere), consentirà di evitare il meccanismo di truffe che ha interessato anche altri bonus, come quello per le facciate.

Si allargano poi le maglie per consentire la cessione del credito più volte. In quanto la norma attuale aveva ristretto il tutto a una sola cessione. La nuova soglia dovrebbe prevedere invece la possibilità di tre passaggi di mano, ma solo se questi avvengono attraverso canali certificati, sicuri, come quelli bancari.

Fonte: MiTE

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Redazione

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