Siccità, un’inchiesta di Rudi Bressa

Siccità. In tutta Europa la temperatura della superficie del mare ha raggiunto i massimi livelli, accompagnati da ondate di calore marino. Inoltre, lo scioglimento dei ghiacciai è stato senza precedenti. Ne scrive Rudi Bressa, giornalista ambientale e scientifico, nell’inchiesta “Tracce sull’acqua”.

Non bastano le grandi opere serve stoccare l’acqua quando c’è e soprattutto recuperarla dai reflui

Sono ancora vivide le immagini scattate tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, quando il nostro Paese stava registrando una delle peggiori siccità degli ultimi secoli. Sedici mesi che hanno trasformato i letti dei fiumi in rigagnoli, soprattutto nel Nord e nel Centro Italia – come dimenticare le immagini del Po praticamente in secca e i grandi laghi in bacini idrici in fortissima sofferenza?

Ciò che è accaduto in questi anni non è colpa di un singolo evento, seppur estremo e persistente, piuttosto di una serie di concause che hanno portato l’Italia a toccare con mano lo spettro della crisi idrica, nonostante storicamente e statisticamente il nostro sia un Paese ricco in precipitazioni e ricco d’acqua.

Il 2022 è stato l’anno dei record. Secondo il rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) sullo Stato Europeo del Clima, è stato un anno caratterizzato da condizioni di caldo estremo, siccità e incendi. Le temperature della superficie del mare in tutta Europa hanno raggiunto nuovi massimi, accompagnati da ondate di calore marino. Inoltre, lo scioglimento dei ghiacciai è stato senza precedenti. Il rapporto mostra come dagli anni ’80 l’Europa si stia riscaldando in misura doppia rispetto alla media globale, con conseguenze di ampia portata sul tessuto socioeconomico e sugli ecosistemi della stessa regione… Continua a leggere l’inchiesta su L’Ecofuturo Magazine…

Redazione

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