Teleriscaldamenti freddi e tiepidi con la geotermia

I teleriscaldamenti freddi e tiepidi possono essere sviluppati con la geotermia. Articolo di Luca De Marco, Ingegnere Ufficio Tecnico e R&D TEON

La geotermia rappresenta una straordinaria fonte di calore sotterraneo che può essere sfruttata in maniera efficiente e sostenibile per il riscaldamento urbano. Nei sistemi tradizionali di teleriscaldamento, l’acqua calda è distribuita attraverso una rete di tubazioni isolate, fornendo calore agli edifici. Essa viene inviata nella rete di teledistribuzione a una temperatura compresa tra i 90 °C e i 120 °C e ritorna in centrale a una temperatura di circa 60 °C. Tuttavia, i sistemi di teleriscaldamento tradizionali richiedono una fonte esterna di energia per riscaldare l’acqua, contribuendo alle emissioni inquinanti e alla dipendenza da combustibili fossili.

Il concetto di “teleriscaldamento freddo” rappresenta un’innovazione cruciale in questo settore, abbracciando l’obiettivo di massimizzare l’efficienza energetica e minimizzare l’impatto ambientale. A differenza del teleriscaldamento tradizionale che si basa su temperature elevate dell’acqua, il teleriscaldamento freddo sfrutta pompe di calore ad alta temperatura per catturare e utilizzare il calore a temperature più basse.

Questa soluzione prevede l’utilizzo, come sorgente termica a bassa temperatura, di un pozzo centralizzato in grado di emungere acqua di prima falda che, una volta prelevata, viene distribuita a servizio delle pompe di calore presenti negli edifici con reti di teledistribuzione del tutto simili a quelle del teleriscaldamento classico. Le reti d’acqua fredda così realizzate alimentano le pompe di calore ad alta temperatura da installare nei vari edifici in sostituzione delle caldaie centralizzate esistenti. Queste pompe di calore sono in grado di produrre acqua a temperature superiori a 80 °C. Consentono così la sostituzione delle caldaie tradizionali senza la necessità di backup. Inoltre, sono in grado di operare sia in modalità di riscaldamento invernale sia di climatizzazione estiva. Una soluzione versatile quindi per le esigenze termiche degli edifici.

Un aspetto chiave che distingue il teleriscaldamento freddo è l’eliminazione delle emissioni inquinanti locali. Mentre le pompe di calore per funzionare richiedono energia elettrica, il fatto che almeno il 70% dell’energia totale sia di origine rinnovabile contribuisce a ridurre significativamente l’impatto ambientale. L’approccio del teleriscaldamento freddo porta a una netta riduzione delle emissioni di CO2 e NOx, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria urbana.

Da un punto di vista energetico, il teleriscaldamento freddo offre vantaggi significativi. Le pompe di calore ad alta temperatura sono caratterizzate da un COP superiore a 3,5. Il che significa che per ogni unità di energia elettrica utilizzata, vengono prodotte almeno 3,5 unità di calore. Questo si traduce in un risparmio energetico notevole rispetto alle caldaie tradizionali che spesso operano con rendimenti pari allo 0,9. Inoltre, si ha un ulteriore aumento dell’efficienza energetica grazie alla capacità delle pompe di calore di operare in modalità di climatizzazione estiva, consentendo di raffrescare gli edifici durante i mesi più caldi… continua a leggere gratis l’articolo su L’ECOFUTURO MAGAZINE

Redazione

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