Aerial view, dam of Diga di Ponte Cola -Valvestino, Lake Valvestino, Italy.

Siccità nell’acqua

Siccità nell’acqua. Articolo di Giuliano Gabbani

Per la fertilità della terra contro la siccità, per la rinascita dei suoli e per prevenire disastri idrogeologici, è necessario il recupero dei fanghi di dighe e bacini 

Le molecole di acqua erano già presenti prima che si formassero i pianeti nella polvere del disco protoplanetario che circondava il Sole. Nel tempo, questa polvere ricca di acqua si aggregò lentamente e formò la nostra Terra. La disponibilità totale mondiale d’acqua si calcola sia di circa 1.386 miliardi di chilometri cubi (1 chilometro cubo corrisponde a un miliardo di metri cubi). Di questi, il 96% è salata e dell’acqua dolce oltre il 68% è intrappolata nei ghiacci e nelle calotte polari. Un ulteriore 30% è sotto terra. L’acqua dolce superficiale (laghi, fiumi) ammonta a soli 93.100 chilometri cubi, circa 7 millesimi dell’1% dell’acqua totale. Tuttavia, i fiumi e i laghi sono la fonte della maggior parte dell’acqua che si utilizza. 

Da sempre, il ciclo idrogeologico dell’acqua garantisce indefinitamente il fabbisogno idrico. Sicurezza che è stata minata nel tempo da effetti antropici come la schizofrenica distribuzione delle piogge che si manifestano, più o meno con la stessa quantità, ma in un tempo nettamente inferiore (durante l’alluvione di maggio 2023 a Faenza in 48 ore la portata dell’acqua è stata pari a quella di quattro mesi). 

Ciò produce problemi di smaltimento, di evapotraspirazione e di assorbimento da parte del terreno, creando accumuli nelle depressioni, frane ed erosioni nelle canalizzazioni superficiali… Continua a leggere su L’Ecofuturo Magazine…

Redazione

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