Recovery Plan, Man Working on Holographic Interface, Visual Screen

Fubini: cacasenno si nasce o si diventa?

Fabio Roggiolani, Presidente GIGA FREE e cofondatore di Ecofuturo Festival, risponde a un editoriale di Federico Fubini, giornalista del Corriere della Sera, sul tema della svolta ecologica

Un fondo sul Corriere della Sera in prima pagina disquisisce di storia e di numeri. Di storia non so, ma i numeri scritti su recovery fund, rinnovabili e occupazione di territorio sono tutti, ma tutti, sbagliati. Oltre ad una serie di sbeffeggi a Grillo, Fedez e Scanzi, il mitico sproloquiatore seriale, che ha scritto libri anche sul sesso degli angeli, dice che il Recovery fund mette per le energie rinnovabili molto di più degli altri paesi e che così ci giocheremo il 2% della superficie agricola per il fotovoltaico e una non ben precisata invasione di antenne. TUTTI gli studi di chi conosce il settore, e non l’universo mondo, affermano che al massimo si occuperà lo 0,4% della superficie agricola e Fubini dimentica che il mondo fotovoltaico si sta orientando verso l’agrivoltaico, ovvero una forma di fotovoltaico compatibile ed anzi utile a molte coltivazioni, mitigandone le bruciature dei periodi di maggior caldo estivo e proteggendo  almeno parzialmente da eventi come grandinate o piogge torrenziali con vento forte.

Non sa (perché si occupa di discettare sul caregiver che si fa vaccinare e su cantanti che non si vogliono far censurare) che l’eolico al massimo occuperà lo 0,0000ecc di territorio e non sa che molte energie rinnovabili come ad esempio il biometano valgono doppio perché stoccano anche la CO2 a terra grazie all’agricoltura di precisione o meglio alla semina su sodo che intrappola la CO2 nei suoli. Nella difesa poi del paesaggio intoccabile (ovviamente il luminare oggi si sveglia, non ai tempi del cemento e fossili) fa come quei fantomatici ecologisti che protestano per le pale eoliche nei parchi quasi che per i parchi sia meglio un bel generatore a gasolio come a Capraia che ammorba, inquina e che richiede continui viaggi di ore di navigazione per il suo approvvigionamento.

Lo scienziato di scienze umane poi non deve essersi accorto del 110 Superbonus per l’efficienza energetica, che sempre dal bilancio dello stato deriva, e quindi da debito ordinario che fa dello stato italiano l’avanguardia europea su questo fronte e che Draghi si è impegnato a prorogare fino al 2023 di fronte alle richieste pressanti dei 5 stelle.

Caro Fubini, Lei non è un negazionista climatico, ma se pensa come scrive che facciamo? un po’ di centrali nucleari al posto delle rinnovabili per non vederle nel paesaggio? beh sappia che il nucleare non fa parte della decarbonizzazione che Lei ben indica e che più che altro a noi italiani non interessa trovarci coinvolti in Chernobyl e Fukushima e che il danno al nostro turismo sarebbe davvero micidiale se decidessimo di procedere nella direzione da Lei indicata, mentre i nordici, che volentieri invadono il nostro paese, popolano con maggior frequenza gli agriturismi in cui si vedono le pale di quelli in cui si sentono gli odori di gasolio o Gpl. Io vengo definito spesso un “ignorante creativo”, ma dopo aver letto il suo pezzo mi sento solo un creativo dell’Ecofuturo perché c’è davvero di peggio in giro.


Fabio Roggiolani Presidente GIGA FREE e cofondatore Ecofuturo

Redazione

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