Eolico e fotovoltaico fondamentali per salvare il Pianeta

Eolico Fotovoltaico. Un nuovo studio analizza l’annosa questione dell’affidabilità dei sistemi energetici basati su risorse intermittenti e non programmabili.

La transizione energetica, con scenari di emissioni di CO2eq vicine allo zero, indica una quota superiore al 60% affidata ad eolico e fotovoltaico. Entrambe le energie, pur con differenti connotazioni, sono caratterizzate dalla discontinuità. Un elemento, quest’ultimo sempre in bocca ai detrattori delle rinnovabili, che mettono in dubbio l’affidabilità delle energie non programmabili. A rassicurare sulle potenzialità delle rinnovabili arriva questo nuovo studio. In esso si analizzano il potenziale di sole e vento nel quadro del fabbisogno elettrico dei paesi industrializzati.

Parliamo di un articolo pubblicato di recente su Nature Communications. Lo studio è stato curato da un team di scienziati provenienti dall’Università della California, dalla Tsinghua University, dal Carnegie Institution for Science e dal Caltech. Si afferma che la maggior parte dell’attuale domanda di elettricità nelle economie ricche può essere soddisfatta da una combinazione di energia eolica e fotovoltaica. Ovviamente a condizione di mettere in campo adeguate misure di supporto.

Nello studio si spiega come, allo stato attuale, i sistemi più affidabili sono quelli dominati dall’energia eolica. Si tratta di sistemi che potrebbero soddisfare il fabbisogno elettrico nei paesi studiati dal 72% al 91% delle ore. Anche senza ricorso all’accumulo di energia. Con l’incremento di 12 ore di capacità di storage poi, si potrebbe aumentare esponenzialmente il ruolo del fotovoltaico. Coprendo la domanda dall’83% al 94% delle ore.

Cosa evidenza il professor Steve Davis dell’UCI

“Eolico e solare potrebbero soddisfare oltre l’80% dei consumi in molti luoghi. Senza quantità folli di stoccaggio o capacità di generazione in eccesso, che costituisce ancora oggi il punto critico. Ma a seconda del paese, potrebbero esserci periodi di più giorni durante l’anno in cui una parte della domanda dovrà essere soddisfatta dallo stoccaggio energetico. E da altre fonti di energia non fossile“.

Il team di ricerca nel suo studio, ha analizzato 39 anni di dati sulla domanda oraria di energia in 42 paesi ad alta intensità energetica. Ciò per valutare l’adeguatezza delle risorse eoliche e solari rispetto alle singole esigenze nazionali. Si è scoperto così che una migrazione completa verso le rinnovabili può essere più agevole per le nazioni più grandi e a bassa latitudine. Queste infatti possono disporre della fonte fotovoltaica durante tutto l’arco dell’anno.

La Redazione di Ecquologia

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