Ecoverso: mobilità sostenibile & cooperazione comunitaria

Intervista di Riccardo Pallotta a Luca Dal Sillaro, cofondatore di Ecoverso.

In un’epoca in cui la sostenibilità ambientale è una priorità, Ecoverso si distingue come un pioniere nel promuovere la mobilità green in Italia. Attraverso gruppi di acquisto, competizioni di guida ecologica e programmi educativi, l’associazione non solo facilita l’accesso a tecnologie più verdi ma dimostra anche che la collaborazione è la chiave per un futuro sostenibile. In questa intervista, il vicepresidente e cofondatore di Ecoverso, Luca Dal Sillaro, ci presenta la storia, le attività principali e l’importanza della cooperazione comunitaria nella transizione verso una mobilità più pulita.

Ci racconta la storia di Ecoverso e la missione principale della vostra associazione?

«Ecoverso è nata nel 2013 con il nome di GAI (gruppo acquisto ibrido). Siamo un’associazione culturale che ha l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile in Italia. La nostra principale attività è di creare gruppi di acquisto per auto ibride e auto elettriche. L’idea è quella di aggregare più acquirenti di automobili per ottenere sconti significativi rispetto ai prezzi che potrebbero ottenere singolarmente dai concessionari. Una persona singola può ottenere un certo tipo di sconto ma per un gruppo di dieci persone lo sconto sarà maggiore. Se poi il gruppo è di cento persone, lo sconto ottenibile è ancora più significativo. L’obiettivo è risparmiare circa 1.000-1.500 euro rispetto al miglior prezzo ottenibile individualmente. Questa è la nostra principale attività di promozione della mobilità sostenibile in Italia. Dalla nostra nascita abbiamo facilitato l’acquisto di oltre 3.000 auto».

Ecoverso

Quali sono i vostri principali progetti e come contribuiscono alla sostenibilità ambientale?

«Oltre ai gruppi di acquisto, sempre per promuovere la mobilità sostenibile nel nostro Paese, organizziamo la Ecoverso R-ace. Una gara automobilistica amatoriale tra auto ibride e auto elettriche, dove non vince chi arriva primo ma chi consuma e inquina meno su un determinato percorso. I vincitori delle nostre gare hanno dimostrato che è possibile percorrere più di 50 km/l per un’auto ibrida e più di 14 km con un kWh di corrente guidando un’auto elettrica. Questi risultati sono circa il doppio delle stime più ottimistiche presenti nelle schede tecniche delle auto in commercio. È un modo per promuovere la mobilità sostenibile e per dimostrare che con l’attenzione adeguata da parte del guidatore si possono ottenere performance notevoli anche con veicoli ecologici.

Dalle nostre gare sono nati due corsi formativi: Ecoverso hybrid academy, in cui spieghiamo come guidare nella maniera più efficiente un’auto ibrida per raggiungere 25-30 km/l ed Ecoverso electric academy, per tutti coloro che pensano di acquistare un’auto elettrica ma hanno ancora dubbi da chiarire».

In che modo Ecoverso coinvolge le comunità locali nei suoi progetti e quale ruolo devono avere queste nella transizione verso la sostenibilità?

«Credo fermamente che il nostro futuro lo disegni ciascuno di noi, non dobbiamo aspettare che siano i politici, il mercato o l’economia a fare le cose al posto nostro. Non abbiamo più tempo da perdere, dobbiamo agire subito, insieme, ognuno per sé ma coordinati. Mi piace pensare a Ecoverso come un’associazione nata dal basso, dai cittadini che si uniscono per inquinare meno e risparmiare, rendendo più accessibile la mobilità sostenibile… Continua a leggere l’intervista gratis su L’ECOFUTURO MAGAZINE

Redazione

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