Enrico Zanetti

Dal 1° gennaio i lavori ammessi al Superbonus agevolabili al 70%

Enrico Zanetti, consulente del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in una recente dichiarazione sui social media ha puntualizzato un aspetto cruciale della manovra economica attualmente in discussione. Ovvero il destino del superbonus, degli sconti e delle cessioni relativi a lavori edili eseguiti al 110% con sconto in fattura.

In sintesi. Chi proseguirà nel 2024 lavori di efficientamento energetico sotto l’agevolazione del Superbonus, potrà usufruire ancora di sconto in fattura e cessione del credito. Anche se ridotta al 70%.

Ecco quanto ha dichiarato:

“Se nella manovra non ci sono norme su superbonus, sconti e cessioni, come è stato affermato ieri in conferenza stampa da Premier e Ministro dell’Economia, questo vuol certamente dire che chi sta facendo lavori al 110% con sconto in fattura non avrà proroghe del 110% per la parte di spese che andrà a sostenere nel 2024, ma vuole dire anche che potrà sostenerle con sconto in fattura al 70%, come da legislazione attualmente vigente”.

“Mi permetto questo semplice chiarimento tecnico, perché sono veramente molti quelli che hanno frainteso che, sulle “code 2024” dei lavori non ultimati nel 2023, verrebbe tolta la possibilità di fruire del superbonus ridotto al 70% con la modalità opzionale di sconto o cessione”.

Tra le reazioni alle dichiarazioni DI Zanetti, riportiamo quella di Domenico Passarella, vice presidente della CNL – Federazione Nazionale delle Progettazioni, Costruzioni e Infrastrutture

“Il chiarimento era dovuto perché il Ministro ha lasciato intendere altre cose e alcuni giornalisti hanno riportato le parole del Ministro senza avere la minima conoscenza della materia. Resta comunque il fatto che nonostante le promesse e l’impegno assunto dal Ministro ad oggi la situazione dei crediti incagliati non è stata risolta e i cantieri non sono ripartiti. Come si giustifica questa situazione? Lei sa bene che le proposte sono sul tavolo e le abbiamo anche lavorate insieme su indicazione del Ministro. Non voler risolvere il problema dei crediti incagliati e non voler concedere le proroghe per i cantieri in corso genererà un disastro sociale, economico. Intaserà i tribunali e metterà in crisi le banche. E lo Stato sarà costretto a rimborsare le garanzie pubbliche rilasciate durante la pandemia sui finanziamenti erogati, oltre alle altre garanzie rilasciate dopo. Questi aspetti li abbiamo affrontati! Lo ricorda? Ma veramente conviene optare per questa scelta di chiusura totale ? A chi giova ? Non allo Stato ! Non ai cittadini! A chi?”.

Registriamo inoltre un ulteriore intervento di Enrico Zanetti su superbonus, cessione del credito e sconto in fattura, nel corso del recente Congresso nazionale dei commercialisti.

“Mandare definitivamente in soffitta il superbonus è una scelta di testa razionale. Mandare definitivamente in soffitta sconti e cessioni con visti di conformità e asseverazioni tecniche applicati su percentuali ragionevoli potrebbe forse rivelarsi una scelta di pancia non abbastanza ragionata”.

Per approfondire: Superbonus 2024: aliquote e regole di cessione credito – PMI.it

Le regole vigenti escludono al possibilità di applicare cessione del credito e Superbonus al 110% dal primo gennaio 2024, senza deroghe.

  • Dal 1° gennaio 2024 i lavori ammessi al Superbonus saranno agevolabili al 70%, in tutti i casi. Non ci sono più deroghe o eccezioni legate a quando sono iniziati.
  • La cessione del credito e lo sconto in fattura continuano ad applicarsi (sempre al 70%) solo se gli interventi erano già stati deliberati e c’era il titolo edilizio al 17 febbraio 2023. Oppure per gli interventi in edilizia libera se erano già cominciati i lavori.
  • La parte di lavori pagati nel 2024 potrà essere agevolata al 70%. Su quelli liquidati entro il 2023 si potrà applicare il 110 o il 90 a seconda delle situazioni, nel rispetto della regola degli stati di avanzamento lavori. La cessione si applica ad un massimo di due SAL, ognuno al 30%, e poi a fine lavori. Quindi, entro il 31 dicembre 2023 si potrà applicare solo al primo o al secondo SAL, o a fine lavori intervenuta entro questa data.

Leggi anche La Toscana con gli esodati del Superbonus – Ecquologia²Superbonus, via libera del MEF a legge Basilicata – Ecquologia²

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