Atenei sostenibili: Bologna sugli scudi
L’Università di Bologna è la più sostenibile d’Italia e investe 60 milioni per il risparmio energetico.
Lo certifica il nuovo ranking QS Sustainability 2024, che valuta come le università si stanno attivando per affrontare i più grandi problemi ambientali, sociali e di governance. Rispetto allo scorso anno, l’Alma Mater fa registrare grandi passi in avanti e raggiunge il 108° posto a livello mondiale e il 49° in Europa. Il risultato arriva alla vigilia della presentazione del primo Piano Energetico dell’Università di Bologna, che prevede un investimento di 60 milioni di euro per promuovere un uso efficiente dell’energia e incrementare la sostenibilità sociale, economica e ambientale.
Tra i principali indicatori che compongono la classifica, l’Università di Bologna è al 70° posto a livello mondiale per “Social Impact”: un risultato che riconosce il forte impegno pubblico dell’Ateneo per favorire, in ogni ambito delle sue attività, i principi di equità, sostenibilità, inclusione, rispetto delle diversità.
In questo ambito, spiccano in particolare il 56° posto al mondo per “Knowledge Exchange”, l’indicatore che valuta l’impegno delle università nel favorire il trasferimento di conoscenze e nel collaborare con altre istituzioni e organizzazioni, e l’80° posto su “Impact of Education”, che valuta l’impegno nel garantire una formazione di qualità e una ricerca accademica libera.
Sul fronte dell’impatto ambientale, sono da sottolineare il 111° posto per “Environmental Education”, che valuta l’offerta formativa sui temi della sostenibilità ambientale e l’impatto ottenuto in termini di reputazione, e il 127° posto su “Environmental Research”, che valuta l’impatto della ricerca scientifica rispetto agli Obiettivi ONU di sviluppo sostenibile dedicati a energia pulita, città sostenibili, consumo responsabile, azioni per il clima, protezione degli ecosistemi marini e terrestri.
I lusinghieri risultati del ranking QS Sustainability 2024 arrivano infatti alla vigilia della presentazione del primo piano energetico dell’Università di Bologna. Con un investimento di 60 milioni di euro previsto da oggi al 2030, l’Ateneo punta a rendere ancora più efficiente l’utilizzo e la produzione di energia e a rafforzare le proprie azioni nel campo della sostenibilità sociale, economica e ambientale.
Il piano coinvolge una superficie che supera il milione di metri quadrati. Tra i numerosissimi interventi previsti, saranno eliminate, entro il 2025, tutte le centrali a gasolio e a olio combustibile ed entro il 2030 saranno elettrificate tutte le centrali termiche, sostituendo le caldaie a gas con pompe di calore; verranno installati nuovi impianti fotovoltaici, per arrivare a produrre, entro il 2027, fino al 17% del fabbisogno energetico annuale dell’Ateneo. Tutti gli impianti di illuminazione tradizionali saranno sostituiti con apparecchi a LED entro il 2026. E sarà coinvolta attivamente tutta la comunità dell’Ateneo, a partire dalle studentesse e studenti, per contrastare gli sprechi con comportamenti personali responsabili e per segnalare – grazie a un’app dedicata – guasti e situazioni problematiche, attivando così interventi mirati e tempestivi.
Le dichiarazioni del rettore Giovanni Molari
“Questo primato italiano ci rende certamente soddisfatti di quanto fatto finora sul fronte della sostenibilità ma sappiamo bene che il lavoro da fare è ancora tanto. Ed oggi è il momento di accelerare. Il nostro senso di responsabilità sociale, le nostre competenze tecniche e scientifiche e il nostro dovere nei confronti del futuro dell’Alma Mater ci impongono di pensare a una gestione dell’energia sempre più informata, consapevole e responsabile. Per questo l’Università deve diventare un ‘laboratorio aperto’ per la sperimentazione di nuovi sistemi, ma anche per attività di sensibilizzazione in tema di energia e ambiente”.
fonte articolo: L’Università di Bologna è la più sostenibile d’Italia e investe 60 milioni per il risparmio energetico — UniboMagazine
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