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Produrre blue jeans inquinando di meno con l’indican
Può l’industria multimiliardaria del denim continuare a produrre blue jeans di ogni forma, dimensione e silhouette, riducendo al minimo i livelli di inquinamento nocivo? Una ricerca pubblicata recentemente suggerisce che un nuovo colorante potrebbe essere un passo nella giusta direzione.
Gli scienziati hanno cercato un modo per produrre una forma più sostenibile di indaco, usato per secoli per colorare i tessuti, ma che nella sua forma sintetica moderna necessita di sostanze chimiche tossiche, grandi quantità di acqua ed è legato a notevoli emissioni di anidride carbonica.
Ma uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications suggerisce di abbandonare del tutto il colorante classico.
L’uso dell’indican, un composto incolore derivato anch’esso dalle piante indigene, potrebbe ridurre di circa il 90% l’impatto ambientale e sociale associato alla tintura dei jeans. Non richiede infatti l’uso di sostanze chimiche tossiche.
“È noto da alcuni anni che l’indaco potrebbe essere sostituito da quest’altra sostanza chimica chiamata indican, perché è possibile utilizzarla senza l’uso di sostanze chimiche aggressive”. Così ha dichiarato l’autrice dello studio Ditte Hededam Welner, ricercatrice presso il Novo Nordisk Foundation Center for Biosustainability Enzyme Engineering and Structural Biology.
I ricercatori hanno ingegnerizzato una variante di un enzima presente nella pianta dell’indaco che potrebbe produrre l’indican su scala industriale.
Sebbene la produzione di indican richieda comunque prodotti petrolchimici inquinanti e non sia quindi significativamente migliore rispetto alla produzione di indaco sintetico, i vantaggi arrivano quando il colorante viene utilizzato.
L’indican in polvere può essere sciolto in acqua, quindi utilizzato sui tessuti e attivato con un enzima o con l’esposizione alla luce.
Lo studio ha rilevato che la tintura basata sulla luce può ridurre i danni ambientali della tintura tradizionale con indaco del 73%. Mentre l’utilizzo dell’enzima può ridurre l’impatto fino al 92%.
In entrambi i casi, il classico colore blu dei jeans risulta uguale a quello dell’indaco tradizionale.
I ricercatori suggeriscono che, se l’indican sostituisse l’indaco per tingere i circa quattro miliardi di jeans commercializzati ogni anno, ci sarebbe una significativa riduzione della produzione di rifiuti tossici e delle emissioni globali di CO2.
Gli autori, che hanno brevettato il loro studio, hanno riconosciuto i limiti del loro lavoro, tra cui la mancanza di strutture per simulare la produzione di indican su larga scala.
Inoltre, l’indican potrebbe essere leggermente più costoso della tintura tradizionale.
Tuttavia, secondo lo studio, la crescente domanda di abbigliamento sostenibile da parte dei consumatori potrebbe rendere l’indican “una strada commercialmente valida”.
Per approfondire:
Katrine Qvortrup, Chemoenzymatic indican for light-driven denim dyeing, Nature Communications (2024). DOI: 10.1038/s41467-024-45749-3. www.nature.com/articles/s41467-024-45749-3
Fonte articolo: New dyeing method could help jeans shrink toxic problem (phys.org)
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Immagine di copertina: Andrew Davis Tucker/UGA
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