A mangiar bene, si piantan boschi
A mangiar bene, si piantan boschi. Nicolò Tacconi ci presenta la bella realtà perugina della “Gastronomia Ai Filosofi”, luogo dove il prossimo 24 novembre si terrà una nuova presentazione del libro di Ecofuturo “la Terra che salva la Terra”.
“Per me la gastronomia è una copertura per fare miglioramento ambientale”, Claudio mi guarda intensamente da dietro il bancone, ricolmo di piatti invitanti.
Siamo nella “Gastronomia Ai Filosofi” nell’omonima via di Perugia. Il nome non è di circostanza, infatti assieme al cibo, Claudio Capitini, il titolare, nutre e serve anche il pensiero. Ogni pietanza viene condita con un racconto, una riflessione, un aneddoto o un approfondimento sui legami tra cibo, pratiche agricole rigenerative o distruttive, territorio, ambiente e salute, ed il tanto sognato cambio di paradigma agricolo / alimentare.
Dagli anni ’90 conosce, denuncia e boicotta le pratiche avvelenatrici delle multinazionali agri-business: sofisticazioni, manipolazioni, contraffazioni ed indottrinamenti che in pochi decenni hanno trasformato anche l’Italia, ricca di tradizione e diversità culinaria, a portare i bambini nei fast food.
“Quando compri le verdure della grande distribuzione un tot al chilo, usi un criterio quantitativo, senza contare ambiente e salute, che sono legati. L’uso di concimi azotati per esempio, non nuoce solo a terreni, fiumi e falde, ma quando ingerisci quelle piante si creano le nitrosamine che sono cancerogene e genotossiche. Ciò che viene gettato nei campi te lo ritrovi nel sangue, mi capisci?”.
Purtroppo queste manipolazioni sono onnipresenti nella filiera convenzionale del cibo. Al di là della denuncia, che per quanto approfondita, potrebbe essere fatta solo per il “gusto di criticare”, qui si praticano le utopie concrete: azioni e soluzioni coerenti, dentro e fuori al loro locale.
Per quanto riguarda il cibo servito o venduto in gastronomia la linea guida è:
Locale – Stagionale – Naturale – Integrale – ecologico.
Si tiene conto degli accostamenti tra cibi, in modo da rendere il pasto equilibrato.
“L’accostamento tra cereali, verdure e legumi ha 5000 anni di storia. Poiché gli uni rendono disponibili gli aminoacidi degli altri. Allora il tuo corpo li assorbe e viene nutrito. Così, il cibo genera salute.”
I produttori vengono selezionati per la qualità dei loro prodotti, bio e oltre. L’attenzione viene portata anche agli imballaggi, che devono essere di carta o in bio-plastica, per non creare rifiuti.
Ma c’è di più:
“Ce lo dice l’ISPRA o il Ministero dell’ambiente che circa il 50% dei terreni agricoli sono sterili, desertificati. Qui selezioniamo solo aziende agricole che fanno miglioramento ambientale. Per fortuna, ci sono centinaia di aziende che hanno capito che l’unico modo di fare agricoltura è migliorando l’agro-ambiente, inserendo policolture e facendo produzione locale. Piantando un numero consistente di alberi, questi non solo portano l’acqua fino in falda, ma generano anche un campo elettromagnetico che porta la pioggia”
Sugli scaffali si trova, per esempio, il riso di Una Garlanda, azienda piemontese che ha piantato 15 mila piante, in filari e siepi tra le risaie. L’azienda Capoccia Bio di Gualdo Tadino ha firmato un accordo con la Gastronomia ai Filosofi per attuare un piano di messa a dimora di siepi e filari sui loro terreni.
In ecologia è risaputo che i grandi gestori dell’acqua sono gli alberi. La pioggia viene rallentata dalle chiome e si infiltra lungo le radici nelle falde sotterranee. Cosi i pozzi non si asciugano.
“Selezionando queste aziende, i miei clienti finanziano direttamente il miglioramento ambientale. La scelta di consumo è l’ultima leva rimasta per influenzare la vita sociale: il voto è in balia dei governi tecnici, le firme sono diventate digitali, ci vuole il pass di turno per accedere ai luoghi di culto.”
L’impegno di Claudio Capitini lo ha spinto verso un ruolo “radicale”. È diventato responsabile regionale per il Fondo Forestale Italiano, una fondazione nazionale a cui privati possono donare appezzamenti di bosco, tramite donazione con atto notarile o un vincolo. I boschi vengono lasciati evolvere liberamente, i tagli per scopi commerciali sono vietati. Il fondo copre circa duecento ettari del territorio nazionale, per ora.
Ad ottobre 2022, è stato organizzato un convegno dal titolo “Alberi, boschi e acqua: un ciclo vitale” per spiegare le interazioni fondamentali tra questi elementi.
“Se pensate che ai tempi degli etruschi, i fiumi erano navigabili fino all’interno dell’Umbria. A Narni, a Todi, a Nocera Umbra c’erano dei porti. Il piano dell’acqua era molto più alto di adesso. Dove è finita l’acqua? È diminuita con il taglio dei boschi e delle siepi intercalari che coprivano tutto il paesaggio!”
Lo scopo è convincere i comuni a piantare alberi intorno alle fonti. Si chiamano “Boschi di ricarica” e sono necessari per alimentare le sorgenti. Ogni ettaro piantato può infiltrare fino a 1 milione di metri cubi di acqua ogni anno. I comuni possono avere le piante gratuitamente presso i vivai dei Carabinieri Forestali, che sono ancora bene pubblico. Un’azione quanto mai necessaria dato che le precipitazioni sono sempre minori e sempre più concentrate, dando vita ad allagamenti ed alluvioni, che sono un doppio danno. Tutta quell’acqua che travolge e distrugge, è la stessa acqua dolce che non possiamo usare per irrigazione ed idratazione.
“Per fare tutto questo, non avendo marchi conosciuti, mi sono detto che dovevo innalzare la conoscenza per creare coscienza. In 5 anni abbiamo organizzato 70/80 eventi tra convegni scientifici, presentazioni, corsi di cucina “autonoma”, passeggiate erboristiche, proiezioni e serate musicali. Le tematiche vanno dall’alimentazione, alla salute, all’ecologia, economia e temi sociali e culturali, fino alle serate di musica napoletana. Ogni 21 novembre celebriamo la Festa dell’albero, regalando un alberello ad ogni cliente.”
La gastronomia ha una ricca agenda di appuntamenti alla quale è difficile stare dietro. Inoltre, è un punto di riferimento sociale a Perugia e dintorni, molte associazioni ed organizzazioni vi si appoggiano per divulgare le loro iniziative di ogni sorta.
Dallo scaffale di un negozio diventa possibile chiudere un cerchio che abbraccia salute umana ed ecologica. Gesti fondamentali, ai quali se dedicassimo una frazione dell’impegno che si riscontra Ai filosofi, le ricadute sarebbero reali: uno studio economico rivela che per 100 famiglie che fanno la spesa in posti simili alla gastronomia, si influenzano fino a 1,5 milioni di posti di lavoro. Se luoghi del genere diventassero la principale scelta alimentare degli italiani, stiamo parlando di un 15% di PIL.
Utopie concrete, appunto.
Il 24 Novembre 2023 alle 18.00, ci sarà la presentazione del libro “la Terra che salva la Terra” in presenza di Fabio Roggiolani, co-autore e co-fondatore della rete Ecofuturo. Dopo l’incontro sarà possibile degustare prodotti e produzioni della Gastronomia Ai Filosofi (Via dei Filosofi, 39/A Perugia), 15 Euro bevande incluse.
Gastronomia Filosofi: https://gastronomia-filosofi.business.site/ https://www.facebook.com/gastronomiafilosofiperugia
Fondo Forestale Italiano: https://www.fondoforestale.it/