Confluenze – Rassegna Nazionale di Poesia della Città di Arezzo
E luce fu! Caia by Solenica
E luce fu! Caia by Solenica. Articolo di Dario Tamburrano
Nel 2015, alla Maker Faire Rome -The European Edition, incontrai in uno stand, Diva Tommei una ragazza romana, laureata in Biotecnologia all’Università Sapienza di Roma, con un master in Genomica, un dottorato di ricerca a Cambridge in Bioinformatica, e una laurea presso la Singularity University della NASA.
Ai tempi promuoveva una sua idea molto affascinante. Uno specchio a inseguimento solare con lo scopo di riflettere la luce del sole per indirizzarla nelle camere buie. In pratica un eliostato 2.0, dotato di sensori e motori gestiti da un algoritmo dedicato. Un robot della luce!
Quell’anno Diva era alla Maker Faire con il suo primo prototipo e chiedeva un contributo di un euro per supportare il progetto e per avvisare via mail dei futuri sviluppi. In quell’occasione lasciai il mio contributo simbolico perché l’idea mi piacque molto. L’anno successivo, nel settembre 2016, Diva Tommei scrisse ai primi “sponsor”, tra cui appunto me, annunciando il crowdfunding dell’idea su Indiegogo. Il progetto raggiunse in pochi giorni oltre 200.000 euro di raccolta fondi, saliti in poche settimane a oltre 600.000. Io supportai la raccolta, risultando tra i maggiori finanziatori individuali, preordinando 5 lampade CAIA (nome della dea romana del focolare) per la mia casa di Bruxelles, la casa e l’ufficio di Roma e per farne dono ad un mio caro zio che ha delle stanze dove non batte mai la luce direttamente.
Il progetto che si prevedeva terminare nel 2017, ebbe alcune difficoltà tecniche, tra la necessità di mettere a punto uno specchio speciale, affidabile e super riflettente, questioni di certificazioni, cambio completo del design e così via. La data slitto al 2019. E confesso che persi la fiducia nella sua realizzazione. Ogni tanto ci pensavo. E ogni tanto bisogna dire che arrivavano mail di aggiornamento da partner di solenica.com, l’azienda che ha fondato DIVA, ma non ci facevo ormai molto affidamento.
Fino a che qualche giorno fa le 5 CAIA, dopo ben 8 anni dal primo incontro e dopo 7 dalla raccolta fondi, sono arrivate qui a Roma! E quando doveva accadere ciò? Proprio nei giorni un cui ho l’ascensore rotto! Dopo la fatica di portare su per le scale al sesto piano i 5 scatoloni, come un bambino curioso ho potuto aprirli. Le 5 CAIA sono degli oggetti spettacolari, di design curato e materiali di ottima qualità. E lo specchio è davvero qualcosa di mai visto come nitidezza.
Messe in carica sotto la luce solare (dato che hanno un piccolo pannello fotovoltaico integrato nello specchio e un piccolo accumulatore per poter essere autonome senza bisogno di collegamenti) ho potuto finalmente accenderle e fare il settaggio e cominciare a provarle.
Essendoci in corso Ecofuturo Festival 2023 a Roma una l’ho anche portata (in motorino dentro a un trolley!) ed esposta questi giorni alla Città dell’Altra Economia. L’effetto è davvero spettacolare! Potete vedere le lampade e la luce riflessa in casa nelle foto qui sotto, e la piccola Livia oggi esultava per casa esclamando “ABBIAMO CATTURATO IL SOLE!“
- 1 e 2: una CAIA con raggio riflesso in salone (distanza 14 metri).
- 3: due CAIA che puntano entrambi in salone e 1 in camera da letto (distanza 6 metri).
- 4: effetto di due CAIA che puntano nello stesso punto. Notasi lo spot luminoso più intenso e le ombre più accentuate rispetto alla foto 2.
- 5: il fascio della terza CAIA in camera da letto sul quadro azzurro e nero e suoi riflessi sule pareti.
Articolo di Dario Tamburrano
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