Crisi a terra, consumo e degrado del suolo

Crisi a terra, un articolo di Ivan Manzo per L’Ecofuturo Magazine.

Il suolo è troppo spesso ignorato dal pensiero ecologico nonostante sia un elemento essenziale per la vita sul Pianeta

Il consumo di suolo rappresenta uno dei tanti problemi irrisolti del nostro Paese. Nonostante si tratti di un fenomeno che mette a rischio l’integrità degli ecosistemi, in Italia non c’è ancora traccia di una legge in grado di arrestarlo.

Il risultato è che la cementificazione cresce a un ritmo maggiore della media europea, come confermano gli ultimi dati estratti dal Rapporto ISPRA del 2022 sul tema. Secondo l’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale il suolo consumato risulta ora pari al 7,13% del territorio nazionale, con un incremento che supera la soglia dei due metri quadrati al secondo sfiorando così, solo nel 2021, i 70 km2 di nuove coperture artificiali.

Di pari passo cresce anche il degrado del suolo, un aspetto meno considerato sul piano mediatico ma che rischia di essere l’elefante nella stanza che nessuno nota: sotto la spinta della desertificazione, esacerbata anche dall’aumento delle temperature, il 17,2% del suolo italiano è ormai soggetto a degrado. Due facce della stessa medaglia che mettono a rischio la capacità dei terreni di tutto il mondo di offrire quei servizi ecosistemici, tra cui rientrano la produzione di cibo e lo stoccaggio del carbonio, di cui abbiamo un disperato bisogno… Continua a leggere su L’Ecofuturo Magazine…

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Redazione

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