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Come eliminare il gas cucinando ad induzione

In questa fase evolutiva di migrazione di modello energetico in atto, il gas rimane saldamente il più diffuso sistema per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria nelle nostre abitazioni. Ma anche la più diffusa fonte dei nostri sistemi di cottura e preparazione dei cibi.

In questo senso ho avuto modo a più riprese di parlare delle splendide sinergie realizzabili tra rinnovabili. Come per esempio quella tra fotovoltaico e geotermia a bassa entalpia, completato magari da un sistema di accumulo, capaci di dare insieme un contributo determinante alla autosufficienza energetica delle nostre case per riscaldamento e raffrescamento, acqua calda sanitaria. E, non ultimi, i sistemi di cottura elettrici ad alta efficienza, tassello decisivo per estromettere quel pericoloso inquilino che è il gas nelle nostre abitazioni. Cerchiamo di approfondire meglio proprio il cruciale aspetto di questi sistemi di cottura dei cibi, determinanti per escludere il gas dalle abitazioni, cercando di fare un po’ di chiarezza nelle alternative disponibili.

Piano di cottura a gas 

cottura gas

  • Principio di funzionamento: il gas prelevato dal metanodotto o da una comune bombola a GPL, viene convogliato attraverso dei tubi, nei vari bruciatori. L’utente, grazie a delle manopole, può scegliere la quantità di gas da erogare, sino ad arrestarne totalmente l’erogazione. Non appena il gas fuoriesce dai bruciatori, l’utente con l’ausilio di un pulsante che genera una scarica elettrica o di un comune accendino, innesca la combustione, trasformando il gas in fiamma. Naturalmente, ad una maggiore quantità di gas erogato, corrisponderà una intensità di fiamma superiore. Il nostro bruciatore attraverso il fuoco scalderà quindi la nostra pentola, portando l’acqua ad ebollizione in 5 minuti.
  • Efficienza: i piani cottura a gas, sebbene diffusissimi, restano di fatto i sistemi meno efficienti in commercio, offrendo un rendimento pari al 40% con una dispersione di energia del 60%.
  • Tipologia di pentolame utilizzabile: con i piani cottura a gas, qualsiasi tipologia di pentolame può essere utilizzato.
  • Vantaggi:
    • Costo di acquisto del piano cottura molto basso.
    • Funzionamento anche in caso di ammanco di corrente elettrica.
    • Possibilità di utilizzare qualsiasi tipo di pentolame, anche con fondo irregolare.
  • Svantaggi:
    • Sicurezza. Il gas in caso di perdite è davvero pericoloso.
    • La pulizia del piano poco agevole e richiede un pò di tempo.
    • Pericolo di ustioni nel toccare le griglie di supporto del pentolame o il fornello
    • Il bruciatore, a seguito di distrazione, potrebbe rimanere accidentalmente acceso anche senza che vi sia sopra del pentolame
    • Nel periodo estivo il calore sprigionato dai fornelli rende poco piacevole la cottura
      • Nel tempo gli ugelli dei bruciatori possono otturarsi, rendendo necessaria una pulizia molto approfondita ed accurata
      • Emissioni di gas nocivi, tra cui anidride carbonica (CO2), monossido di carbonio (CO) in caso di cattiva / incompleta combustione, (riconducibile prevalentemente ad incrostazioni o otturazione degli ugelli dei bruciatori o a scarsa presenza di ossigeno nei locali) ed ai tossici ossidi di azoto (NOx), prodotti collaterali della combustione del gas.

LE ALTERNATIVE ALLA COTTURA A GAS

Affrontando ora le tre tipologie di cottura alternative all’uso del gas e basate sull’utilizzo della vetroceramica, cerchiamo di capire meglio le caratteristiche di questo materiale. Si tratta di un materiale che possiede molte proprietà sia dei vetri che delle ceramiche, che ha una fase amorfa e una o più fasi cristalline, prodotte da dal processo della cosiddetta “cristallizzazione controllata“, che si differenzia dalla cristallizzazione spontanea, solitamente utilizzata nella manifattura del vetro e che conferisce una cristallinità compresa tra il 30% [m/m] e il 90% [m/m] dalla quale si ottengono materiali aventi grandi proprietà termomeccaniche. La vetroceramica è un materiale molto particolare, ricavato da vetri definiti “instabili”, come ad esempio quelli a base di silicato di litio. In seguito alla formatura, il vetro viene riscaldato fino a ottenere una completa devetrificazione, catalizzata da agenti nucleanti (metalli) o da microliquazioni (ottenibili in vetri con biossido di titanio). Tali processi produttivi conferiscono alla vetroceramica caratteristiche davvero uniche come:

  • Grande resistenza alla dilatazione termica, anche in caso di forti escursioni termiche.
  • Possibilità di lavorare a temperature elevatissime, fino a 700/ 800°, senza subire alcun danno.
  • Indeformabilità delle basi di appoggio su cui viene posizionato il pentolame indeformabile
  • Infrangibilità
  • Immunità alla maggior parte delle sostanze corrosive
  • Assenza di fiamma

Piano di cottura in vetroceramica radiante

vetroceramica radiante

  • Principio di funzionamento: prevede di scaldare attraverso l’ausilio di energia elettrica attraverso una resistenza di forma circolare concentrica, alloggiata al di sotto di un piano cottura in materiale vetroceramico. L’intensità del calore è gestita attraverso apposite manopole o, nei piani più recenti, da un pannello TouchControl digitale. Trattandosi di piani elettrici, ovviamente ad una maggiore intensità di calore, corrisponderà un maggior assorbimento di corrente elettrica. Il calore generato dalla resistenza posizionata sotto la superficie del piano scalda prima la vetroceramica, che poi per trasmissione scalda il pentolame.
  • Efficienza: Si tratta di un passaggio decisamente poco efficiente, dal momento che appena il 47% dell’energia assorbita si trasforma in calore.
  • Tipo di pentolame necessario: l’unico requisito per i piani cottura radianti è che il pentolame disponga di un fondo piatto.
  • Vantaggi:
    • Assenza di rischi insiti nel gas (asfissia, esplosioni da perdite, etc.).
    • Eliminazione del rischio di ribaltamento per il pentolame, grazie alla superficie perfettamente piana e non rilevata.
    • Nessun problematica di otturazione ugelli tipica del gas
  • Svantaggi:
    • Prezzo di acquisto più elevato rispetto ai piani cottura a gas.
    • Le pentole devono avere il fondo perfettamente piatto.
    • Il 47% di rendimento, sommato al costo dell’energia elettrica, determina un costo di gestione superiore rispetto ai piani cottura a gas.
    • Una zona di cottura, a seguito di distrazione, potrebbe rimanere accesa anche senza che vi sia del pentolame sopra, con rischio, in caso di contatto con il nostro corpo, di gravissime ustioni.
    • Terminata la cottura delle pietanze e dopo aver rimosso il pentolame dalle zone di cottura, è bene prestare molta attenzione, in quanto la temperatura della superficie della vetroceramica è molto elevata, determinando il rischio di ustioni.
    • Necessità di prestare attenzione anche alla parte di vetroceramica che circonda la nostra zona di cottura, la quale a causa del forte calore può causare scottature.
    • Maggiore tempo per portare in temperatura il pentolame.
    • Con contratto di fornitura di energia elettrica residente standard da 3,3KW/h, in caso di uso di più zone di cottura e contemporaneamente di altri elettrodomestici, è possibile che si superi il massimo assorbimento consentito, causando un blackout elettrico da parte del fornitore di energia.
    • La pulizia del piano cottura in alcuni casi può risultare piuttosto critica poichè le elevate temperature delle zone di cottura tendono ad abbrustolire i residui di cibo che potrebbero cadere sulla superficie. In particolare lo zucchero cristallizza divenendo un tutt’uno con il piano stesso. Per permettere una pulizia in situazioni di questo tipo, i produttori forniscono in dotazione un apposito raschietto.

Si tratta comunque di una tecnologia che è servita da apripista per gli oramai più moderni ed attuali piani di cottura in vetroceramica ad induzione.

Piano di cottura in vetroceramica alogeno 

vetroceramica alogeno

  • Principio di funzionamento: I piani cottura alogeni vengono alimentati dalla corrente elettrica e attraverso delle potentissime luci alogene infrarosse ad alta efficienza (normalmente vengono impiegate 2 lampade), poste sotto al piano cottura in vetroceramica, riscaldano il pentolame.
  • Efficienza: Trattandosi di luci infrarosse, il calore trattenuto dal piano in vetroceramica è inferiore rispetto a quanto accade con i piani cottura radianti. Ne consegue un rendimento maggiore, pari al 58%.
  • Tipo di pentolame necessario: anche in questo caso, come i piani di cottura radianti, l’unico requisito è che il pentolame disponga di un fondo piatto.
  • Vantaggi:
    • Assenza di fiamma.
    • Assenza di rischi insiti nel gas (asfissia, esplosioni da perdite, etc.).
    • Eliminazione del rischio di ribaltamento per il pentolame, grazie alla superficie perfettamente piana e non rilevata.
    • Tempi di reazione alla variazione dei gradi cottura molto più rapida dei piani radianti.
    • Nessun problematica di otturazione ugelli tipica del gas.
  • Svantaggi:
  • Prezzo di acquisto più elevato rispetto ai piani cottura a gas, ma simile ai piani cottura radianti.
  • Le pentole devono avere il fondo perfettamente piatto.
  • E’ necessario acquistare nuove pentole, le quali devono avere il fondo perfettamente piatto e opaco.
  • Il 58% di rendimento, sommato al costo dell’energia elettrica, determina un costo di gestione più alto rispetto ai piani cottura a gas.
  • Una zona di cottura, a seguito di distrazione, potrebbe rimanere accesa anche senza che vi sia del pentolame sopra, con il rischio, in caso di contatto con il nostro corpo, di gravissime ustioni.
  • Terminata la cottura delle pietanze e dopo aver rimosso il pentolame dalle zone di cottura, è bene prestare molta attenzione, in quanto la temperatura della superficie della vetroceramica è molto elevata, comportando il rischio di ustioni più o meno gravi.
  • Bisogna prestare attenzione anche alla parte di vetroceramica che circonda la nostra zona di cottura, la quale a causa del forte calore può causare scottature.
  • Maggiore tempo richiesto rispetto ai piani cottura a gas per portare in temperatura il pentolame, ma meno tempo rispetto ai piani cottura radianti.
  • Con contratto di fornitura di energia elettrica residente standard da 3,3KW/h, in caso di uso di più zone di cottura e contemporaneamente di altri elettrodomestici, è possibile che si superi il massimo assorbimento consentito, causando un blackout elettrico da parte del fornitore di energia.
  • La pulizia del piano cottura può risultare piuttosto critica in alcuni casi poichè le elevate temperature delle zone di cottura tendono ad abbrustolire i residui di cibo che potrebbero cadere sulla superficie. In particolare lo zucchero cristallizza divenendo un tutt’uno con il piano stesso. Per permettere una pulizia in situazioni di questo tipo, i produttori forniscono in dotazione un apposito raschietto.

Si tratta comunquedi una tecnologia che è servita da apripista per gli oramai più moderni ed attuali piani di cottura in vetroceramica ad induzione.

Piano di cottura in vetroceramica ad induzione 

induzione

  • Principio di funzionamento: si tratta del più recente, avanzato ed efficiente sistema di cottura in commerciale quindi emergente rispetto a tutti gli altri sistemi di cottura già elencati. Il principio di funzionamento dei piani cottura ad induzione, nonostante siano alimentati da corrente elettrica, è completamente diverso dai sistemi di cottura precedentemente analizzati (gas, radianti e alogeni). Tale piano di cottura infatti, agisce attraverso speciali bobine posizionate sotto al piano cottura in vetroceramica, che generano un campo magnetico che viene direttamente trasferito al pentolame, convertendosi in calore.
  • Tipo di pentolame necessario: questa tecnologia di cottura rende necessario l’acquisto di pentolame speciale, dotato di fondo magnetico, particolarmente ricco di materiale ferroso.
  • Efficienza: La dispersione di energia legata al processo induttivo è talmente bassa da risultare quasi superflua. Per questo il rendimento offerto dai piani cottura ad induzione è pari al 92%.
  • Vantaggi:
    • Molto facile da pulire.
    • Assenza di rischi insiti nel gas (asfissia, esplosioni da perdite, etc.).
    • Grazie alla superficie perfettamente piana e non rilevata, eliminazione del rischio di ribaltamento per il pentolame.
    • Tempi di risposta alla variazione dell’intensità di calore, istantanei.
    • Sistema intelligente delle zone di cottura, dotate di riconoscimento automatico della pentola, attivandosi solo in presenza di pentolame con fondo magnetico (ferroso).
    • Virtualmente il piano in vetroceramica è come se non fosse presente per la tecnologia ad induzione, in quanto il campo magnetico è in grado di attraversalo senza generare inutili sprechi di energia.
    • Il piano in vetroceramica viene scaldato unicamente dal calore del pentolame stesso, con la temperatura di esercizio che sarà nettamente inferiore rispetto ai piani radianti con resistenza o alogeni. Ad esempio la temperatura che raggiungerà la nostra zona di cottura per portare ad ebollizione 1 litro di acqua sarà rispettivamente di:
      • circa 450° per i piani cottura a gas;
      • circa 400° nei piani cottura radianti con resistenza o alogeni;
      • appena 110° nei piani cottura ad induzione.
    • Risparmio sulla bolletta elettrica rispetto ai piani radianti con resistenza e alogeni.
    • La parte di vetroceramica che circonda la nostra zona di cottura resta fredda, quindi non sussiste il rischio di scottature.
    • Tempi di cottura per portare in temperatura il pentolame notevolmente ridotti, anche rispetto ai piani a gas.
    • Assenza di fiamma.
    • Nessun problematica di otturazione ugelli tipica del gas.
    • Cottura perfettamente uniforme, grazie alla distribuzione del calore su tutto il fondo del pentolame.
    • Con i moderni piatti ad induzione intelligenti, anche con contratto di fornitura di energia elettrica residente standard da 3,3KW/h, non si rischia più di far saltare la fornitura elettrica disponendo di una Funzione di “power management”, che consente di limitare l’assorbimento elettrico da 1 kW in su, in funzione del tipo di fornitura di energia elettrica di cui si dispone.
  • Svantaggi:
  • E’ necessario in molti casi sostituire le pentole antiaderenti, in quanto alcune di quelle in commercio di solito sono realizzate con l’esterno in alluminio (quindi non risultano calamitate) e la moka del caffè, realizzata prevalentemente in alluminio. Fortunatamente la maggior parte delle pentole in acciaio commercializzate, presenta tra i due strati del fondo un disco di ferro e dunque risulta essere magnetica, quindi funzionante sui piani ad induzione. Diviene quindi importante verificare, con l’ausilio di una calamita, che il fondo sia magnetico e dotato di superficie piatta. Attualmente le pentole adatte ai piani ad induzione, sono facilmente reperibili anche nei supermercati a prezzi quasi equivalenti alle normali stoviglie.
  • Il pentolame, in rame, in alluminio, in vetro o in ceramica non funziona sui piani ad induzione, anche se oggi esistono dischi in metallo che permettono di riutilizzare alcune vecchie pentole .
  • Non si deve utilizzare in alcun caso pentolame con fondo di spessore molto sottile, in quanto il calore potrebbe deformarlo o addirittura fonderlo. E’ sempre preferibile acquistare prodotti certificati per essere impiegati con piani ad induzione.

Un contesto decisamente interessante di sviluppo dei nuovi piani ad induzione, gli unici che hanno davvero tutti i requisiti per affrancare il gas dalle nostre abitazioni, con una perfetta sinergia con le energie rinnovabili, fotovoltaico e geotermia a bassa entalpia in primis.

A seguire un video molto esplicativo dei vantaggi e degli svantaggi nei nuovi piani di cottura ad induzione spiegati da uno chef.

Sauro Secci

Redazione

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[…] Il nostro sito segue da tempi non sospetti l’evoluzione dei sistemi di cottura dei cibi. Oggi più che mai è necessaria la ricerca di sistemi alternativi al gas. Considerato infatti che il prezzo è salito oramai vertiginosamente (vedi articolo “Come eliminare il gas cucinando ad induzione“). […]