Claudia Sheinbaum: ritratto della presidente ecologista del Messico

Conosciuta con il soprannome de “la doctora”, Claudia Sheinbaum, candidata della coalizione Insieme faremo la storia, che comprende il Movimento di rigenerazione nazionale (Morena), il Partito del lavoro e il Partito ecologista verde, ha sorpreso il Mondo diventando la nuova presidente del Messico.

È la prima donna a ricoprire questo ruolo in un paese patriarcale, e la prima scienziata dell’IPCC a guidare un governo. L’IPCC, fondato dall’ONU nel 1988, è il punto di riferimento mondiale per gli scienziati del clima. I suoi report ciclici, pur essendo complessi, sono essenziali per comprendere il riscaldamento globale.

Prima di entrare in politica, Sheinbaum si è dedicata allo studio delle emissioni nei sistemi energetici e ha co-firmato i report IPCC del 2007 e 2014, contribuendo a vincere il Premio Nobel per la Pace nel 2007. È la prima scienziata dell’IPCC a diventare presidente di un paese con 127 milioni di abitanti, un risultato senza precedenti per l’organizzazione.

La BBC la descrive come una “tecnocrate urbana”, evidenziando la differenza con il suo predecessore, Andrés Manuel López Obrador (AMLO). AMLO, carismatico e populista, ha avviato la “quarta trasformazione” del Messico, ma ha lasciato un paese segnato dalla violenza. Con una media di 30.000 omicidi l’anno, il 95% dei crimini rimane irrisolto. Durante il suo mandato come governatrice di Città del Messico, Sheinbaum ha migliorato la sicurezza, investito in trasporti elettrici e sostenibilità ambientale.

La sua vittoria è un segnale di speranza per chi combatte il cambiamento climatico, ma il Messico rimane un paese complesso. Con una forte industria petrolifera nazionale, Pemex, e nessun piano per la neutralità climatica, Sheinbaum dovrà affrontare sfide significative. La sua capacità di differenziarsi da AMLO sarà cruciale, come dimostrato dalla sua gestione rigorosa del COVID-19 rispetto alle posizioni più rilassate di AMLO.

Sheinbaum ha vinto in un momento di calore record per il Messico, e la sua elezione ha attirato un’attenzione internazionale senza precedenti. La sua figura, idealizzata in Occidente, potrebbe deludere alcuni, ma la sua vittoria rappresenta un’occasione unica. Rappresenta infatti l’ottimismo informato necessario per affrontare le sfide future. Sheinbaum non è una rivoluzionaria, ma un’ingegnera ottimista e ben informata, una qualità rara e preziosa in questi tempi.

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Redazione

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