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Progetti europei o cavolate mondiali?
Leggo volentieri il notiziario “Ambiente Informa” del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Ispra-Arpa-Appa), pieno di cose ovvie e di routine, ma spesso anche di grandi iniziative e ottime azioni, per cui non me ne vorranno se, per una volta , li attacco.
Il pezzo che allego alla fine dell’articolo racconta di un progetto europeo per la resilienza dell’Adriatico (Climate Menu for Adriatic Regions sviluppato all’interno del progetto RESPONSe e finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia) che mi ha lasciato basito.
Confesso di non essere riuscito ad andare oltre le prime 60 azioni, perché il mio tempo, anche da pensionato, vale e lo butto via dove decido io, ma tra le prima 60 azioni su 160 l’unica proposta innovativa è una cavolata colossale: “Costruire case su palafitte e galleggianti nelle aree soggette ad esondazione”. Ovviamente non spiego perché, mi pare talmente ovvio e cioè: NON SI DEVE PIU’ COSTRUIRE O RICOSTRUIRE NELLE AREE ESONDABILI VICINO AI FIUMI E BASTA!
Poi si comincia con adattamento, miglioramento, ecc. ecc. di tutto e su tutto, cose come RAFFORZARE LE DIGHE NELLE PARTI DEBOLI, certo ci voleva un progetto europeo, oppure per le città lavare le strade per combattere la calura estiva, ovviamente detto subito dopo a risparmio idrico contro la siccità.
Di notevole pregio anche la creazione di acque stagnanti nelle città, ovviamente detto un po’ sopra alla azione contro le zanzare (questa è una mia previsione cattiva, ma le aree umide cittadine ci sono per davvero).
Non la faccio più lunga perché sarebbe doloroso, occorre che il Sistema nazionale controlli questi progetti che rischiano di buttare nel ridicolo un sistema che invece nel suo complesso è serio e competente. Comunque per un approfondimento lo mando a Crozza, chissà che non ci faccia un programma intero!
Ecco qua l’articolo di cui parlo: Da Response 160 azioni di adattamento ai cambiamenti climatici lungo l’Adriatico
Fabio Roggiolani
Foto di copertina di Joaquín Salvador Lavado, il fumettista noto come Quino, conosciuto per aver disegnato il mitico personaggio di Mafalda
