World Happiness Report: la Finlandia è il paese più felice

In questi giorni, oltre alla celebrazione delle giornate dedicate alle Foreste e alla Meteorologia ed alla giornata dell’Acqua, si è celebrata lo scorso 20 marzo anche la Giornata mondiale della felicità.

Puntuale anche quest’anno l’edizione 2021 del World Happiness Report, giunto alla sua nona edizione, che vede di nuovo la Finlandia in testa alla classifica come paese più felice al mondo, secondo i dati raccolti dal Gallup World Poll. Una collocazione da attribuire principalmente alla fiducia della popolazione nei confronti della propria comunità, un elemento fondamentale in un anno di pandemia come quello che stiamo vivendo, che ha contribuito alla protezione del benessere delle persone. 

Una classifica quello del nuovo report che vede l’Italia salire dal 28esimo al 25esimo posto, nonostante il terribile anno pandemico trascorso. Specificatamente al Covid19, secondo i ricercatori del World Happiness Report, a differenza di altri Paesi, la risposta dell’Italia al virus è stata insoddisfacente, per una scarsa adesione della popolazione alle misure richieste e i pochi controlli, nonostante le misure messe in atto nei primi mesi della pandemia fossero stringenti.

Gli effetti della pandemia hanno avuto connotazioni diverse da paese a paese, anche a fronte delle differenti politiche messe in atto dai singoli governi ed alle condizioni di partenza del benessere e della fiducia della popolazione rispetto alla propria comunità di appartenenza.

Dobbiamo urgentemente imparare la lezione che ci ha dato il Covid. La pandemia ci ricorda tutte le minacce ambientali che ci affliggono, l’urgente necessità di collaborare e le difficoltà di ottenere tale collaborazione in ogni singolo Paese e globalmente. Il World Happiness Report 2021 ci ricorda che dobbiamo lavorare per il benessere piuttosto che per la mera ricchezza, che sarà davvero precaria se non miglioriamo il nostro modo di gestire la sfida dello sviluppo sostenibile”.

Jeffrey D. Sachs, presidente United Nations Sustainable Development Solutions Network

La questione della salute mentale è l’aspetto più critico degli effetti della pandemia e dei lockdown ad essa associati. Sin dall’inizio della pandemia, si è verificato un drastico abbassamento dei livelli di salute mentale in diversi Paesi, con stime molto variabili in funzione dei criteri di misurazione utilizzati, ma con un dato simile in termini qualitativi. Nel Regno Unito, per esempio, a maggio 2020 il tasso generale di salute mentale è stato del 7,7% inferiore rispetto a quanto previsto se non ci fosse stata la pandemia con il numero di problemi legati alla salute mentale che è stato superiore del 47%.

Un ruolo lenitivo importante in termini di pandemia è quello svolto dalla pratica del giardinaggio, con il 40% degli italiani che vi si dedica per essere felice e il 28% che dichiara di dedicarsi al fai da te per sentirsi meglio, secondo un sondaggio realizzato da YouGov per ManoMano.it – l’e-commerce specializzato nell’arredo casa, fai da te e giardinaggio – in occasione della Giornata Internazionale della felicità. Il sondaggio rivela che oltre 1 persona su 2 ha dichiarato di aver praticato attività di giardinaggio o bricolage nell’ultimo anno per staccare la mente dai problemi quotidiani. Il 79% degli italiani ha dichiarato di essersi dedicato al giardinaggio e alla cura delle piante nell’ultimo anno e 7 italiani su 10 (71%) hanno invece preferito attività di bricolage e fai da te. Una pratica che aumenta con l’età, con chi ha più di 55 anni pratica più spesso attività di giardinaggio, soprattutto tra le donne (84% contro un 73% degli uomini) e nel Nord Italia. In particolare, il 51% degli intervistati ha dichiarato di aver coltivato delle piante aromatiche (come basilico e rosmarino) nell’ultimo anno, il 38% ha acquistato delle piante e fiori per arredare la casa e il 35% ha coltivato delle piante da esterno e giardino.

Scarica il World Happiness Report 2021

La Redazione di Ecquologia

Redazione

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