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Smog occulto di gomme e freni: una nuova ricerca per misurare le “NEE” (non-exhaust emissions)
Sono oramai molte le ricerche che indicano fra i maggiori fattori alla base dello smog da traffico veicolare i composti liberati, non da gas di scarico, ma dall”usura di asfalto e microplastiche dei pneumatici, risollevati dal flusso veicolare e di cui abbiamo già parlato alcune settimane fa (vedi articolo).
Si tratta di un fenomeno che riguarda anche il momento in cui sulle strade circoleranno solo veicoli elettrici, con la nostra salute che potrebbe essere ancora a rischio per effetto dell’inquinamento da traffico, a causa delle cosiddette non-exhaust emissions (Nee), cioè quelle emissioni non prodotte dagli scarichi dei veicoli.
In Gran Bretagna, Ricardo, società specializzata in engineering e innovazione di livello mondiale, sta lavorando allo sviluppo di un sistema di misurazione per le emissioni delle particelle Nee in condizioni di guida reali, in collaborazione con il consorzio Arup Aecom e il Dipartimento dei trasporti (DfT) .
Come evidenzia Ricardo, le emissioni non dovute allo scarico derivano principalmente da una combinazione di usura dei freni, usura dei pneumatici, usura della superficie stradale e ri-sospensione nell’aria delle particelle di polvere depositate a terra. I dati emissivi del Regno Unito stimano che già adesso i cosiddetti Nee costituiscano la principale fonte di particolato grossolano e fine (PM10 e PM2,5) derivante dalla circolazione e dal trasporto. Una ricerca del 2020 Emissions Analytics aveva evidenziato come dalle ricerche iniziali sul tema, l’inquinamento generato dalle particelle Nee rilasciate dai pneumatici siano 1.000 volte peggiori rispetto alle emissioni dagli scarichi delle auto.
In una nota Ricardo sottolinea che uno degli obiettivi principali del suo nuovo progetto è il miglioramento della conoscenza delle Nee, affinché le ricerche possano essere utilizzate “per informare la politica ed arrivare ad una legislazione che punti a ridurre le emissioni di particolato da usura di pneumatici e freni. Poiché la circolazione con veicoli elettrici e ibridi aumenta – si sottolinea – è importante colmare queste lacune al più presto“.
La Redazione di Ecquologia