Rinnovabili italiane ed autoconsumo ancora sotto il 20%: le proposte del GSE

La consultazione pubblica effettuata presso la Commissione Industria del Senato su produzione, autoconsumo e accumulo di energia elettrica è stata l’occasione per il GSE, per voce del suo presidente Francesco Sperandini, per fornire un quadro preciso sull’attuale contesto italiano, con indicazioni su quanto ancora ci sia molto da fare.

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A livello nazionale infatti, solo il 9% dell’elettricità consumata si configura nella categoria dell’autoconsumo, utilizzata cioè direttamente dagli stessi produttori, corrispondente a 28 TWh su un totale nazionale di circa 302 TWh l’anno riferito al 2017. Si tratta di una quota molto ridotta, sminuita ulteriormente se si considera la sola quota coperta dalle fonti rinnovabili, visto che queste coprono l’autoconsumo italiano per appena il 20%, con le fonti fossili che ancora coprono ben 22 dei 28 TWh totali.

Approfondendo il dato a livello di potenza però, sono le energie pulite ad evidenziare la crescita più sensibile, con il GSE che indica in 740mila impianti distribuiti sul territorio e censiti dallo stesso GSE, quasi del tutto costituiti dal fotovoltaico, con oltre 735.000 impianti per 8,7 GW di potenza installata.

Un ruolo preminente quello del  fotovoltaico nell’ambito dell’autoconsumo, con un tempo di ritorno medio degli investimenti di circa 7 anni, paragonabile a quello degli ultimi incentivi in Conto Energia, grazie all’effetto congiunto del calo dei prezzi degli impianti e degli strumenti di sostegno esistenti: dall’ecobonus al superammortamento, dallo scambio sul posto all’esenzione oneri e tariffe.

Ci sono tuttavia grandi possibilità di espansione, con la possibilità di triplicare la quantità di energia elettrica autoconsumata in Italia entro il 2030.

Per potenziare questa strada la ricetta del GSE contempla alcune proposte orientate sulla semplificazione burocratica, sull’aumento della consapevolezza negli utenti e sull’armonizzazione normativa, con la possibilità di prevedere l’aumento del limite di potenza fino a 100 kW per le richieste autorizzative tramite il Modello Unico.

Fondamentale sempre secondo il GSE anche la regolamentazione delle cosiddette “Comunità energetiche”, uno degli argomenti forti anche di Ecofuturo 2018, alle quali consentire l’accesso ai mercati, ai servizi di rete e agli incentivi alle FER, nonché all’autoconsumo collettivo. A tutto questo andrebbero poi aggiunti gli incentivi, sia diretti che indiretti, con la proposta della attivazione di procedure concorrenziali al ribasso sull’energia auto consumata o tariffe premio, introducendo un sistema di sostegno a livello nazionale per lo sviluppo di sistemi di accumulo distribuiti.

La Redazione di Ecquologia

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