Perchè il biologico cura Uomo e Terra, del Dott. Pietro Mascheri

Mentre i tumori imperversano sempre di più (sono la prima causa assieme all’ictus e all’infarto di morte in Italia) occorre fare qualcosa finchè siamo in tempo per prevenire e non solo curare con altri veleni vedi chemioterapia questa terribile malattia. E’ fin troppo chiaro quello che i governanti della terra dovrebbero fare sono anni che lo ripetiamo : Mettere al centro di tutto l’uomo e la propria Salute, non gli interessi delle varie lobby. In attesa che accada ciò, dobbiamo pur fare qualcosa, innanzitutto proviamo ad esaminare lo stato del nostro ambiente, dei prodotti che mangiamo, dell’acqua che beviamo e del clima.

Noi tutti ci sentiremo bene se contribuiamo alla preservazione delle risorse naturali o se lasciamo ai nostri figli e nipoti un posto pulito per vivere. Ci sentiremo ancora meglio se nutriamo i nostri corpi con cibi sani.

A questo punto sorge un dubbio e una domanda :” Perchè l’agricoltura biologica non è la tendenza dominante?” C’è un modo migliore, più conveniente per produrre prodotti alimentari, bevande, cosmetici e fibre senza esaurire le risorse del nostro Pianeta?

In agricoltura biologica, la limitazione all’utilizzo di prodotti chimici, induce gli agricoltori ad adattarsi alle condizioni locali, al fine di massimizzare i servizi eco-sistemici e di aumentare l’efficienza produttiva. La dipendenza dalle risorse esistenti, piuttosto che sui prodotti importati, aumenta anche l’auto-sufficienza. Poi attraverso le rotazioni, la diversificazione e l’integrazione delle piante e dgli animali, così come l’uso di varietà e specie locali, il controllo biologico dei parassiti, la simbiotica fissazione dell’azoto ed il riciclaggio di biomasse, fa si che la gestione biologica abbia diversi effetti positivi sulla terra, sull’acqua e sulla biodiversità.

Ora sappiamo che 10 milioni di ettari di terreno sono annualmente persi da pratiche agricole non sostenibili, mentre l’agricoltura biologica ha dimostrato che:

  1. Aumenta la fertilità del suolo e la sua produttività.
  2. Il terreno conserva maggiormente l’umidità ed ha un miglior drenaggio con un risparmio dal 20 al 60% di acqua per l’irrigazione.
  3. Riduce l’inquinamento delle acque di conseguenza dei nitrati nelle acque sotterranee.
  4. Riduce l’erosione da vento, acqua e pascolo intensivo. e) Aumenta il sequestro del carbonio del suolo e quindi contribuisce a mitigare i cambiamenti climatici.Tutto ciò significa che una conversione globale al biologico trasformerebbe l’agricoltura a ridurre di un terzo l’energia rispetto alle aziende convenzionali, con enorme beneficio per il clima.

Inoltre gli alimenti biologici contengono normalmente dal 10 al 60% in più di grassi insaturi tipo omega 3, hanno più vitamina C antiossidante e soprattutto contengono molti meno residui di pesticidi e metalli pesanti tossici ( 48% in meno di concentrazione di cadmio).Oltre al fatto che le diete con alimenti biologici sembrano meno associate con allergie e con un aumento di difese immunitarie nei bambini e negli animali. Questi dati si rifletterebbero positivamente sulla nostra Salute con minor malattie e quindi minor consumo di farmaci e quindi più risparmio per la nostra sanità ormai al collasso che non permette a 11 milioni di italiani di curarsi.

Da uno studio della FAO  si evidenzia come i prodotti alimentari e agricoli costano tre volte tanto quanto il prezzo che paghiamo sul mercato.Infatti per ogni euro speso per l’acquisto di cibo i contribuenti hanno già speso un euro per i danni ambientali creati dall’agricoltura chimica ( variabilità del clima-erosione del terreno-pulizia dell’acqua)poi hanno perso un altro euro per il loro benessere ( più malattie-più cure e più degrado ambientale). Inoltre senza sussidi governativi che diminuiscono artificialmente i prezzi alimentari convenzionali, i prezzi del biologico diventerebbero competitivi poiché riflettono il costo reale della produzione.

In realtà sono i contribuenti, i poveri e le generazioni future che stanno pagando il conto di pratiche agricole non sostenibili in gran parte telecomandate da multinazionali. Infine secondo le conoscenze di oggi, una conversione globale all’agricoltura biologica, potrebbe fornire abbastanza energia e proteine per

gli oltre 9 miliardi di persone che ci siattende nella terra nel 2050 senza inquinare e a condizione che il bestiame non  venga più alimentato con cereali commestibili per l’uomo, ma sui pascoli a biomassa riciclata, oltre al fatto di consumare 3-4 volte meno cibi di derivazione animale ( visto che troppa carne oltretutto non giova alla nostra salute ma è fonte di diverse patologie compreso il tumore)

Pietro Mascheri (*)

(*) Laureato in Farmacia e Sociologia con Specializzazioni in Fisioterapia e terapia naturale, ex presidente del centro nazionale studi e ricerche di Fisioterapia e Medicina Naturale. Specializzato in Fitoterapia con 2 specializzazioni in 2 università diverse, si occupa da molti anni di prevenzione, di educazione sanitaria e di terapie naturali. Insegna fitoterapia nei corsi di aggiornamento per medici e farmacisti . Ha collaborato con la cattedra di Sociologia all’Università degli Studi di Siena. E’ comunicatore ed  autore di 4 libri e scrive sui giornali e riviste specializzate avendo pubblicato moltissimi articoli. Potrete trovare i suoi libri su internet e nelle librerie, i titoli sono:

  • 1992 – Impiega erbe e piante medicinali nella memoria storica dei rimedi verdi e delle fitoterapie
  • 1994 Al di la del sintomo
  • 1999 Vivere in salute con la natura
  • 2013 Salute e Malattia

Sito personale: https://pietromascheri.wordpress.com/

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