Mobilità sostenibile: nel 2030 due terzi di auto saranno a trazione elettrica

L’avanzare delle grandi concentrazioni urbane che ha accompagnato gli ultimi cinquanta anni a determinato come noto, fortissime pressioni ambientali, rendendo le nostre città sempre più invivibili ed inquinate, sia a livello della qualità dell’aria che di rumore, sempre più assediate dal traffico.

Un tema che è stato anche al centro di manifestazioni di sensibilizzazione come “Spolveriamoci” del maggio scorso presso il Senato della Repubblica (vedi post ““Spolveriamoci”: i grandi divulgatori ambientali e le polveri sottili in città“). Proprio sul tema della progressiva decarbonizzazione del parco viaggiante verso la mobilità elettrica, il nuovo report di McKinsey e Bloomberg New Energy Finance dal titolo “An integrated perspective on the future of mobility“ sul futuro della mobilità sostenibile in ambito urbano presentato in questi giorni (vedi link in calce al post).
Secondo le indicazioni degli analisti che hanno redatto il report, le auto elettriche conquisteranno le grandi città di tutto il mondo nell’arco dei prossimi 15 anni. Gli EV potrebbero rappresentare nel 2030, il 60% del traffico urbano in luoghi come Londra, Amsterdam, Stoccolma o Singapore attraverso la convergenza virtuosa di tre fattori fondamentali che dovranno essere adeguatamente curati e sostenuti come:

  • regolamenti più stringenti sulle emissioni;
  • costi della tecnologia in forte e costante calo;
  • maggiore interesse da parte dei consumatori.

Il quadro tracciato dal nuovo rapporto prevede una diffusione dei veicoli elettrici che, pur divenendo massicia e capillare entro il 2030, interesserà soltanto le metropoli e le aree urbane più ricche. Secondo gli autori dello studio, nei prossimi 15 anni la mobilità mondiale non si manifesterà tutto sommato molto diversa da quella attuale, ma ci saranno cambiamenti e tendenze importanti su scala minore.

Capolsaldo fondamentale per la realizzazione dello scenario tracciato dal rapporto sarà costituito dal consolidamento e potenziamento delle politiche di contenimento delle emissioni da parte di Stati ed amministrazioni locali, unitamente ad un quadro legislativo capace di incentivare l’industria a sviluppare tecnologie più efficienti e a costi più contenuti. Si tratta di una tendenza già in atto la quale, secondo il rapporto, potrà essere consolidata anche in futuro. Significativo al riguardo il crollo dei costi di una batteria agli ioni di litio, oggi tecnologia di punta dei sistemi di accumulo, abbassatosi del 65% tra il 2010 e il 2015, passando da 1.000 dollari/kWh agli attuali 350, con una tendenza per il prossimo decennio il ulteriore discesa fino a 100 dollari/kWh.

Un discorso particolare nel rapporto è riservato al futuro della mobilità sostenibile previsto per le megalopoli di paesi in via di sviluppo, come Mumbai, Nuova Delhi o Città del Messico, sulle quali pesano trends di una rapida urbanizzazione, di un traffico congestionato e di una qualità dell’aria sempre più compromessa. In questi contesti i veicoli elettrici potrebbero prendere piede nel trasporto pubblico, mentre in quello privato la tendenza sembra essere orientata verso la condivisione del binomio car sharing e car pooling, che potrebbero nel 2030, la metà degli spostamenti urbani.

Sauro Secci

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