Inquinamento marino: approvata la legge che vieta le microplastiche nei cosmetici

Il tema sempre più importante per i vulnerabili equilibri degli ecosistemi marini è stato più volte trattato, sia quando abbiamo parlato di quelle riversate attraverso i fiumi, fino al mare attraverso le lavatrici (vedi post “Inquinamento marino da microparticelle plastiche: segnali di lavatrice“) , sia per la loro scomoda presenza nell’acqua potabile (“vedi post “Acqua potabile nel mondo e scomode presenze: le fibre di plastica“).

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Da registrare proprio in questi giorni l’approvazione delle attese, nuove norme sulla cosmesi ecologica, che rischiavano di rimanere al palo, recuperate in extremis nella finanziaria. La norma introdotta prevede dal 2019 lo stop ai cotton fioc in plastica, e dal 2020 alle microplastiche nei cosmetici e nei prodotti per l’igiene personale da risciacquo.

Si tratta di una grande vittoria per tutte le associazioni ambientaliste che da più di un anno hanno chiesto di vietare l’uso delle microplastiche nei cosmetici, e prodotti di igiene personale, e dei cotton fioc non biodegradabili e compostabili.

Come ha sottolineato uno dei maggiori fautori del provvedimento, Ermete Realacci del PD, Presidente della commissione Ambiente della Camera dei deputati “l’emendamento sancisce dal 2019 lo stop ai cotton fioc non biodegradabili e introduce dal 2020 il divieto di utilizzare microplastiche nei cosmetici. L’Italia è il primo Paese al mondo a farlo: una vittoria contro il marine litter, a tutela di ambiente e cittadini“.

Le nuove norme prevedono dunque l’obbligo di utilizzare bastoncini per la pulizia delle orecchie in materiale biodegradabile e compostabile vietando la produzione e la vendita di quelli con supporti in plastica, con l’obbligo di riportare sulle confezioni informazioni chiare sul corretto smaltimento dei bastoncini stessi, citando esplicitamente il divieto di gettarli nei servizi igienici e negli scarichi.

Si tratta del positivo esito di quindici mesi di attività e pressione da parte delle associazioni ambientali perchè questa divenisse legge dello stato, fatto di grande rilevanza per l’Italia, dal momento che il nostro Paese produce circa il 60% della cosmetica a livello mondiale. Una vittoria ancor più significativa quella cotton fioc, visto che va a contrastare il ricorso di una multinazionale alla Corte di Giustizia Europea del 2005.

Una grande vittoria per il mare, tanto importante per l’equilibrio del nostro pianeta con la grande soddisfazione del nutrito cartello di associazioni impegnate.

Come ha sottolineato Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo, “Per noi di Marevivo è un grande risultato perché siamo partiti nell’ottobre 2015 a Washington con John F. Calvelli, presidente Wildlife Conservation Society (WCS), che ci ha chiesto di sostenere la legge di messa al bando delle microplastiche nei cosmetici negli Stati Uniti. Obama l’ha fatta poi diventare una legge federale e così abbiamo deciso di proporla anche in Italia. Abbiamo lanciato la campagna “Mare mostro: un mare di plastica” e ci siamo attivati per questo disegno di legge ad hoc accolto dal Presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, che è diventato il primo firmatario insieme ad altri 40 parlamenterei di diverse coalizioni. Il successo è dovuto alla collaborazione della politica, delle associazioni, della società civile, del mondo scientifico e di tante eccellenze italiane che ci hanno sostenuto e che credono in uno sviluppo che sia compatibile con la salvaguardia dell’ambiente siamo riusciti ad approvare questa legge. Un particolare ringraziamento all’On. Ermete Realacci, primo firmatario delle leggi, e al Ministero dell’ambiente con il ministro Gian Luca Galletti e la sottosegretaria Silvia Velo che hanno creduto fin dall’inizio all’urgenza di questa legge. L’impegno di Marevivo continuerà per l’attuazione di altri provvedimenti contro le plastiche nocive e l’inquinamento marino.

Un altro importante provvedimento di protezione ambientale che si aggiunge ad altri all’avanguardia come la messa al bando delle buste di plastica monouso che ci permette di essere tra i primi in Europa nel riciclo e recupero dei rifiuti. Soddisfatta Mare vivo che insieme a Legambiente e alle altre associazioni Greenpeace, Lav, Lipu, MedSharks e WWFche avevano lanciato l’appello #Faidafiltro e tutti i sostenitori del mondo scientifico, accademico, dello spettacolo, dello sport e la redazione di Petrolio, il programma di Rai Uno condotto da Duilio Giammaria.

Sauro Secci

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