Grandi mezzi di trasporto e mobilità elettrica: grandi obiettivi all’orizzonte

Reduci da una splendida edizione di Ecofuturo Festival, dove nello sconfinato panorama tematico della sostenibilità, ampio spazio è stato dato ad un comparto sempre più cruciale come la mobilità, con particolare riferimento ai mezzi pesanti, legati alla logistica delle merci ed al TPL su gomma.

In questo ambito sono state approfondite le grandi opportunità fornite per riscattare l’intero comparto del trasporto pesante da quella scomoda dipendenza dal gasolio, per 120 anni incontrastato ed inquinante combustibile fossile tipico delle motorizzazioni diesel, con i nuovi vettori a GNL (gas naturale liquefatto), capaci di andare ben oltre ai severi limiti previsti dagli standard emissivi Euro VI (vedi post “Trasporto pesante su gomma a GNL ed Euro VI: lo spirito innovativo di LC3 Logistics (Cingolani) nelle neostrade“), e dei quali ad Ecofuturo abbiamo potuto ammirare splendidi gioielli comei nuovissimi IVECO Stralis GNL, con autonomie ben superiori ai 1000 Km. Un combustibile pulito di transizione il GNL, assolutamente imprescindibile visti i grandi potenziali nazionali provenienti dalla valorizzazione dei residuali agricoli in impianti a biogas e dalla valorizzazione della FORSU, verso quella mobilità elettrica che, in un orizzonte temporale più lungo, sembra praticabile anche nel settore del trasporto pesante.
A frenare fino ad oggi l’adozione della trazione elettrica sui mezzi pesanti, diversi sono stati i fattori come la ancora non abbastanza matura tecnologia delle batterie da una parte e l’assenza di domanda da parte del mercato dall’altra.

Proprio in questi ultimi anni però, grazie anche a case automobiliste come Tesla, che sono nate in funzione della mobilità elettrica (vedi post “Autonomia auto elettriche: oltre 1200 km entro il 2020 per Tesla“), la densità di energia delle batterie è andata progressivamente crescendo, facendo registrare contestualmente unna progressiva discesa dei prezzi delle stesse. Nuove promettenti linee di sviluppo in questo ambito sono poi costituite dalla famiglia di batterie “metallo-aria”, che promettono densità di potenza davvero di svolta (vedi post “Il forte fascino delle batterie metallo-aria contagia anche Tesla motors“). E’ proprio di queste settimane la presentazione, da parte del gruppo Mercedes Benz, del primo camion pesante totalmente elettrico, una occasione nella quale il gruppo automobilistico ha dichiarato che oggi si assiste ad un momento in cui le curve del costo delle batterie e delle prestazioni si incrociano: un segnale inequivocabile di svolta a vantaggio della mobilità elettrica, la quale d’ora in poi sarà progressivamente più conveniente.

Appena una decina di anni fa infatti, un camion elettrico avrebbe visto le batterie costituire ben un terzo del suo peso, con intollerabili risvolti negativi sul carico utile. Una svolta fondamentale che si prospetta anche per i veicoli pesanti, schiacciati da regolamentazioni emissive ed ambientali in generale sempre più stringenti soprattutto in ambito urbano per le problematiche sempre più complesse legate all’inquinamento e alla qualità dell’aria, rafforzate anche dai cittadini, sempre più sensibili visti gli inquietanti dati legati a killer silenzosi come polveri sottili che da sole provocano in Italia oltre 54.000 vittime e ossidi di azoto (NOx) (vedi post evento “Spolveriamoci” con il Vademecum presentato al Senato).

Il gruppo tedesco Daimler Mercedes-Benz, ha in avanzato stato di sperimentazione di un nuovo TIR elettrico derivato da sperimentazioni effettuate a partire da mezzi più piccoli. Già nel 2010 il gruppo Daimler aveva messo in mostra il suo primo camion leggerofuso-ecanter totalmente elettrico, denominato “e-Canter” e realizzato in collaborazione con Mitsubishi Motors Corporation. A distanza di circa 4 anni poi, è arrivata la seconda generazione che, nel biennio 2015-2016, ha avuto la prima serie di test commerciali sul campo. E’ stata la società di spedizioni Hermes ha utilizzare per prima alcuni mezzi FUSO e-Canter nell’ambito della propria flotta per l’espletamento delle consegne quotidiano a raggio breve. Il ‘fleet test’ ha dimostrato la fattibilità dell’uso della mobilità elettrica nei processi di logistica, tanto da spingere Hermes a voler adottare i mezzi a emissioni zero per tutti i trasporti a corto raggio, spinti fortemente anche dall’avvento degli acquisiti via e-commerce e delle consegne in giornata se non addirittura immediate, in grande espansione nell’era digitale, rappresentando il primo mercato di riferimento per i veicoli commerciali elettrici.

Arrivando oggi all’Urban e-Truck Mercedes-Benz, si tratta del primo studio di fattibilità del settore grandi mezzi, derivando volutamente da componenti commerciali già collaudate, come il telaio dei camion del marchio e l’asse di trazione elettrico già testato ed utilizzato sul bus ibrido-elettrico Mercedes-Benz Citaro. A livello di assetto i tecnici della casa tedesca hanno puntato ad una configurazione ‘in-frame’ per quanto riguarda motori elettrici e batterie, sia per questioni di protezione e sicurezza, sia per la minimizzazione degli ingobri e di ottimizzazione del carico utile. Nella sua prima configurazione Mercedes-Benz Urban e-Truck si presenta per una portata utile di 26 tonnellate con un carico utile di appena 700kg inferiore a quello della versione azionata da motore diesel. L’aggravio di peso rispetto alla versione “fossile è di 1,7 tonnellate, ma le normative permettono una tonnellata di bonus sul payload ai mezzi elettrici.
Il comparto batterie è costituito da tre set di accumulatori al litio, capaci di offrire una capacità totale di 212kWh con un peso di 2,5 tonnellate, con i due motori elettrici applicati direttamente sui mozzi delle ruote posteriori che consentono un risparmio di peso rispetto all’unità a gasolio, che forniscono 125 kW a testa con una coppia alla ruota che dovrebbe raggiungere gli 11.000 Nm. La potenza totale del nuovo truck elettrico è circa pari a quella del motore 6 cilindri da 10 litri utilizzato dai camion della casa automobilistica, che però nelle configurazioni da 240/265 kW offre ‘solo’ 1700/1800 Nm di coppia (a 1100 giri). Nella attuale configurazione, il nuovo camion elettrico Mercedes dichiara un’autonomia di 200 km a pieno carico, candidandosi come alternativa per i trasporti pesanti a corto raggio, tipici dalle cinture periferiche delle grandi città.

Un dato attuale quello conseguito, destinato rapidamente ad evolvere, vista la velocità di ccsevoluzione delle tecnologie che stanno alla base delle batterie, che fanno ipotizzare repentini aumenti delle prestazioni da qui al momento della consacrazione di mercato. Relativamente al sistema di ricarica il nuovo camion full electric utilizza il sistema Combined Charging System (CCS) con connettore Type 2, che con una potenza di 100 kW a disposizione, consente la ricarica completa della batterie in un tempo compreso tra le 2 e le 3 ore.

Un altro grande dimostratore tecnologico quindi, per il quale la commercializzazione del primo veicolo commerciale non è prevista prima del 2020. In questo periodo il gruppo tedesco cercherà di capire al meglio le esigenze dei propri clienti, aggiornando la tecnologia alla base del mezzo per arrivare a un prodotto che possa davvero rappresentare un’alternativa reale alla movimentazione delle merci basata sul solo motore endotermico.

Sauro Secci

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