Fine delle gabbie: clamoroso impegno della UE

Una lunga battaglia, portata avanti in questi anni anche dalla europarlamentare Eleonora Evi, che esulta per l’impegno assunto dalla Commissione Europea per mettere fine all’uso delle gabbie. Di seguito la nota stampa. (Foto di aderna da Pixabay)

La Commissione europea ha risposto all’iniziativa dei cittadini europei (ICE) “End the Cage”, che ha raccolto 1,4 milioni di firme per chiedere all’UE di mettere fine alla pratica crudele dell’allevamento in gabbia, annunciando il suo impegno a vietare l’uso delle gabbie nell’allevamento, attraverso una proposta legislativa che verrà presentata entro il 2023.

“L’impegno della Commissione a mettere fine alla crudeltà dell’allevamento in gabbia è un risultato storico, che rappresenta una pietra miliare nella lotta per il riconoscimento dei diritti degli animali e per l’abolizione di pratiche aberranti di allevamento intensivo, che causano la sofferenza di centinaia di milioni di animali, costretti a trascorrere la propria vita in spazi angusti, impossibilitati a girarsi su se stessi e a compiere i più basilari comportamenti naturali” – dichiara Eleonora Evi, eurodeputata di Europa Verde e Presidente del gruppo di lavoro del Parlamento europeo per un allevamento libero dalle gabbie.

“Un tale risultato era impensabile soltanto due anni e mezzo fa, quando ho ospitato l’evento di lancio di questa ICE al Parlamento europeo. Grazie alla straordinaria mobilitazione di moltissimi cittadini in tutta Europa e al lavoro delle organizzazioni della società civile, siamo riusciti a costringere le istituzioni europee a non guardare dall’altra parte, ottenendo impegni concreti che avranno un impatto reale sugli oltre 300 milioni di animali che ogni anno vengono allevati in gabbia” – dichiara l’eurodeputata, che è anche Vice-Presidente dell’Intergruppo per il benessere animale del Parlamento europeo.

“Ora vigileremo affinché la proposta della Commissione sia all’altezza delle nostre aspettative e preveda un divieto all’uso delle gabbie per tutti gli animali da allevamento entro e non oltre il 2027, contrastando i tentativi di parte dell’industria e dei loro referenti politici volti a ritardare la transizione verso un’agricoltura più umana, che tratti finalmente gli animali come essere senzienti” – conclude Evi.

Eleonora Evi
Member of the European Parliament
Europa Verde
Committee on Environment, Health and Food Safety
Committee on Petitions
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Redazione

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