Fiera del Levante: storia di una rinascita nel segno della mobilità elettrica

Sabato scorso 9 settembre alla Fiera del Levante è stata presentata ‘Tua’, la “prima macchina elettrica realizzata interamente in Italia”. Progettata dalla Tua Industries, è realizzata interamente in alluminio.

Si tratta di una minicar dal pesa di 600 kg ed una autonomia di 200 km per ogni ricarica che e dovrebbe debuttare sul mercato entro l’estate prossima. Si tratta della rinascita a seguito di una delle tante storie di crisi degli ultimi tormentati anni in Italia, come quella dello stabilimento, ex OM Carrelli di Modugno, alla periferia di Bari, dove saranno assunti in questi giorni i 192 operai della vecchia gestione. Una nuova realtà che ha regime dovrebbe occupare circa 440 addetti.  Una presentazione importante quella di questa nuova ambiziosa minicar, che rappresenta un traguardo importante non solo per la Puglia, dove risiede lo stabilimento in cui verrà prodotta, ma per l’intero settore industriale.

Si tratta di una lunga vicenda di crisi che si trascina da oltre sei anni, da quando, a causa di previsioni economiche sfavorevoli, nel 2011 il gruppo Kion, leader mondiale nella produzione di carrelli industriali, manifestò la volontà di abbandonare lo stabilimento di Modugno, determinando la perdita di ben 320 posti di lavoro. Dal 2008 al 2013 la società aveva registrato perdite per 23 milioni di euro e, una volta usufruito di tutti i benefici economici ed utilizzata la cassa integrazione per mesi, aveva deciso unilateralmente di spostarsi ad Amburgo. Una decisione repentina pervenuta per lettera ai dipendenti, che determinò l’occupazione dello stabilimento da parte dei lavoratori.

Una situazione che vide ingressi presidiati con macchinari e carrelli per un valore di 12,5 milioni di euro ancora intrappolati all’interno della fabbrica. A luglio di quell’anno due tir mandati dall’azienda erano riusciti a eludere la sorveglianza degli operai, tranciando un lucchetto e passando da un ingresso sul retro che vide l’intervento della Digos e del sindaco di Modugno Nicola Magrone per riportare la calma. Per i dipendenti l’occupazione della fabbrica e l’immobilizzazione del patrimonio al suo interno era un’azione strategica per ottenere che si discutesse del loro futuro. 

Ma è nel 2015 che un fondo statunitense ridisegna il destino della fabbrica di Modugno, con il gruppo d’investimento statunitense Lcv Capital Management, il quale intravede un ruolo importante in due siti chiave del nostro mezzogiorno come Gioia Tauro e Modugno. All’inizio si parlò di un investimento di 120 milioni per tutte e due, ma solo il progetto pugliese il solo a rimanere in piedi. Da lì in poi la firma di un protocollo d’intesa presso il ministero dello Sviluppo Economico, che riaccende le speranze delle famiglie dei dipendenti. Poi a dicembre 2015, con l’accordo tra il ministero e la Lcv-Tua Autoworks veniva varato un vero piano di riconversione dello stabilimento di Modugno. 

E’ così che siamo arrivati alla presentazione di sabato scorso di “Tua”, una realtà che sancisce il felice epilogo di una storia così duramente combattuta da maestranze ed istituzioni, con un lavoro tecnico in uno stadio avanzato e la nuova società che sta procedendo al rinforzo azionariale. Come sottolinea l’amministratore delegato della ‘Lcv-Tua Autoworks’, Giovanbattista Razelli, “Grazie all’aiuto della Regione Puglia siamo abbastanza avanti”, a questa situazione è collegato il piano industriale e l’obiettivo è di chiudere entro questo mese con i nuovi soci, e di portare gli operai in addestramento in fabbrica prima della fine del 2017, con i relativi piani di produzione che saranno avviati e la consegna ai clienti, che, ad oggi, è possibile fissare prima delle ferie estive del prossimo anno”.

Articolata anche la distribuzione della nuova minicar, che sarà ‘multicanale’, dai clienti ‘grandi aziende’ al cosiddetto ‘ultimo miglio’ per i veicoli commerciali, per arrivare ai privati che potranno acquistare ‘on line’.

A margine della presentazione di “Tua” alla Fiera del Levante, anche il commento del Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, secondo il quale si tratta di un nuovo prodotto che  viene “dalla cultura delle cose fatte bene, ogni giorno, partendo da progetti umili e realizzabili, come umile e realizzabile è il caso della OM carrelli, i cui operai e tecnici, che dopo aver subito la chiusura, hanno con il contributo attivo dello Stato, Regione e comuni di Bari e Modugno dato vita alla prima auto elettrica prodotta in Italia”.

Un grande augurio per questo nuovo progetto imprenditoriale, nel segno di un nuovo modello di sviluppo che vede tra i suoi tasselli fondamentali anche la mobilità elettrica ed alla grande ed encomiabile tenacia degli operai di Modugno, autentico “carburante” per questa nuova vettura.

La Redazione di Ecquologia

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