Calore urbano delle metropoli (UHI): un grande aiuto dalle auto elettriche

Occupandomi spesso di qualità dell’aria, soprattutto in ambito urbano, dove oramai da alcuni anni vive oltre il 50% della popolazione mondiale, ho avuto modo di approfondire uno dei fenomeni maggiormente legati alla mobilità ed alla accresciuta difficoltà alla dispersione degli inquinanti all’interno delle città, come il cosiddetto UHI inteso come “Urban Heating Island”, la cosiddetta “isola di calore urbano“. Fenomeno di riscaldamento locale che si affianca ai fenomeni di riscaldamento globale del’atmosfera.


Una mitigazione significativa di questo deleterio fenomeno, tipico delle città, sembra possa venire proprio dall’avvento e della consacrazione della mobilità elettrica, dal momento che, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports da un team dell’università cinese di Hunan, coordinato da Canbing, i veicoli elettrici, oltre ai già ben noti benefici all’ambiente, danno un contributo determinante proprio per la mitigazione del calore che attanaglia le metropoli urbane nelle stagioni più calde, riducendo anche l’utilizzo dei condizionatori d’aria, con un conseguente ulteriore risparmio energetico.

Non certo casuale la matrice di questa ricerca, proveniente da quella Cina, nella quale ogni inverno la pessima qualità dell’aria nelle grandi città cinesi, sta mietendo vittime a tappeto (Vedi post “Pechino 2013: “cielo grigio su, mascherine giù”), arrivando a provocare addirittura la chiusura per inquinamento di intere città (vedi post “Chiuso per inquinamento: accade in una città cinese“). Un paese la Cina, che proprio per le grandi emergenze ambientali che è costretta ad affrontare ogni inverno, sta divenendo un grande laboratorio per la ricerca di soluzioni ai gravi problemi ambientali della Terra. Nell’immagine seguente, lo schema di impostazione sul quale si è mossa l’azione progettuale.

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Lo studio cinese ha dimostrato che se a Pechino durante i mesi estivi si sostituissero le auto a gas con quelle elettriche, la temperatura si abbasserebbe complessivamente di un grado.

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Sicuramente una ricerca importante per fare serie riflessioni sul pacchetto di azioni da mettere in atto per fermare il riscaldamento globale ed i mutamenti climatici in atto, consumando meno energia, strade inderogabili per salvaguardate il pianeta, o per essere più precisi, per evitare l’estinzione della razza umana, sempre meno resiliente.

Sauro Secci

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